Collana, di 10 libretti, realizzata dai bambini della scuola primaria di Vezzano nel corso di 6 anni scolastici con la collaborazione del Consorzio Vigilanza Boschiva della Valle dei Laghi e del Comune di Vezzano. Ogni libretto termina con la mappa del bosco tra Bersaglio, Ronch e Lusan in cui sono indicate le 7 postazioni, allestite anche con la collaborazione dei genitori, dove questi libretti, plastificati, sono stati posizionati in apposite "casette". Ogni libretto contiene una storia ambientata nello specifico luogo del bosco in cui si trova la pubblicazione ed ha come protagonista un personaggio immaginario, una pianta ed un animale presentati con due schede scientifiche in coda alla storia. Accanto alla casetta è stato posto un cartellino sulla pianta protagonista e la sagoma a grandezza naturale dell'animale protagonista con le sue tracce impresse in una piccola piattaforma di cemento inserita nel terreno.
Le pubblicazioni sono inoltre disponibili in biblioteca, on-line sul sito della scuola e sono state date in copia a tutti i bambini coinvolti.
Questi i titoli
1 A– Paolino e il magico bosco del Bersaglio.
1 B - I folletti al pozzo di Lusan (leccio – lucciola).
2 – Il segreto della strega (sommacco- volpe).
3 – Il bosco incantato (pino nero – topo selvatico).
4 – I tassi innamorati (ciliegio selvatico – tasso).
5 – Festa d'estate (roverella – pipistrello).
6 A – All'ombra dell'edera (edera – capriolo).
6 B - Amico frassino, mi aiuti? (frassino – falco).
7 A– El bus dela Maria Mata (carpino – scoiattolo).
7 B - Le marmitte dei giganti.
La narrazione dell’opera di intere generazioni di judicariensi che hanno saputo mantenere un rapporto corretto, se non amorevole, con il proprio territorio, sfidando piene fluviali e alluvioni: la storia della lotta dell’uomo contro le forze della natura, dalle prime notizie del lontano passato fino all’azione attuale del Servizio di Sistemazione montana della Provincia Autonoma di Trento
Dall'introduzione: "Partendo dal presupposto che la salvaguardia della memoria della nostra piccola comunità risulta essere elemento di interesse educativo fondamentale per la crescita della nuova generazione, il progetto “Frammenti...” ha come obiettivo quello di raccontare la quotidianità vissuta sul nostro territorio negli anni precedenti il boom economico per stimolare un raffronto con il modo di vivere attuale.
Il progetto vuole rivolgersi soprattutto ai ragazzi e la formula pensata per raggiungere lo scopo è di proporre i vari argomenti attraverso degli aneddoti, semplici da capire ma efficaci nel dipingere una situazione che oggi non appare nemmeno reale ma che è stata il vivere quotidiano dei nostri anziani."
Percorso alla riscoperta della storia, dei luoghi, dei produttori del Vino Santo tra Lago di Cavedine, S. Siro di Lasino, Monti di Calavino, Sottovi di Padergnone, Nosioi di Vezzano. Il percorso è descritto in 4 tappe ad anello di lunghezza variabile tra i 5 e i 20 chilometri.
Sono qui raccolti aneddoti sulle fiere degli animali raccontati dai nonni intervenuti in due diverse occasioni in classe prima della scuola primaria di Vezzano all'interno del progetto memoria svolto con Ecomuseo.
Prospero Bressan, emigrato negli Stati Uniti nel 1929, ha conosciuto e sposato là Ines Genovese emigrata dall’Italia nel 1912. Questa foto ricordo è stata scattata sul suolo dove sarebbe sorta la loro casa a Fraveggio, in occasione del loro breve viaggio fatto per acquistare il terreno e dare disposizioni per la costruzione. Dietro la coppia si vede la scuola di Fraveggio com'era nella prima fase della sua esistenza con una sola grande aula. Si notano la coltivazione della vite e dei broccoli, una catasta di ramaglie, l'ambiente sullo sfondo spoglio, il capitello sulla vecchia strada per Lon e, a ben guardare, anche i resti del muraglione di "Castel Tonin" sul doss Tonin (a sinistra).
Oltre i mughi in primo piano, si vede il panorama della Valle dei Laghi con i monti che la circondano, i laghi di Santa Massenza, Toblino e Cavedine. È segnato in mappa il punto dello scatto.
Cinghia in cuoio, con cuciture anch'esse in cuoio, terminante con un anello di ferro nel quale veniva agganciata la fune per il traino a mano del bue. Veniva messa intorno alle corna del bue.
Dopo una parte generale introduttiva, Ambrosi descrive un distretto alla volta; termina con alcune interessanti pagine pubblicitarie.
Da pagina 146 a pagina 162 descrive il Distretto di Vezzano con una parte dedicata alla topografia dei paesi, una ai castelli e una alle escursioni alpine.
Interessanti anche le pagine pubblicitarie: a pag. 205 troviamo una "premiata fabbrica di mostarda e frutti sciroppati uso Cremona di Faustino Giupponi in Vezzano", a pag. 209 sempre a Vezzano l'albergo alla Croce d'Oro e l'Hotel Stella d'Oro, a pag. 112 "Vino Santo puro Giacomo Sommadossi Castel Toblino".
I bambini di prima e seconda sperimentano una prova di forza con l'ultimo bue rimasto a Vezzano e si accorgono con grande stupore che, al segnale "Ooh" di Mansueto Leonardi, li trascina tutti senza alcuna fatica nonostante i loro sforzi per frenarlo.
Un bimbo muove i primi passi nel cortile di casa aiutato da un girello di legno. Sullo sfondo i campi terrazzati che contraddistinguono l'ambiente di Ranzo.
Mansueto Leonardi, come prevede il codice della strada, cammina tenendo il bue che tira il carro carico lungo la strada statale, il fratello Aldo lo segue. Sono loro gli ultimi bovari della zona.