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  • Il formaggio - cartellone

    Cartellone realizzato dai bambini della classe prima primaria di Vezzano in collaborazione con Ecomuseo della Valle dei Laghi nel 2019 per la mostra "Animali e cereali nel progetto memoria". Illustra la produzione del formaggio così come i bambini hanno aiutato il casaro a fare.
  • Il burro - cartellone

    Cartellone realizzato dai bambini della classe prima primaria di Vezzano in collaborazione con Ecomuseo della Valle dei Laghi nel 2019 per la mostra "Animali e cereali nel progetto memoria". Illustra la procedura utilizzata un tempo per la produzione del burro.
  • Ferri per bue

    Per la ferratura del bue, si usavano ferri diversi a seconda dell'unghia che si ferrava e dell'uso che veniva fatto del bue. Il bue ha due dita che toccano terra e quindi ha bisogno di 8 ferri, anche se talvolta venivano ferrati solo davanti o anche solo le unghie anteriori esterne. I ferri, modellati su misura dal maniscalco, avevano dei fori per inserirvi i chiodi con cui fermarli all'unghia. Se il bue doveva lavorare su zone montane, si usava un ferro munito di linguetta che veniva piegata sopra l'unghia verso l'esterno così da distribuire meglio l'impatto del ferro rendendo più duratura la ferratura.
  • Succhiello

    Il succhiello viene utilizzato in falegnameria per praticare piccoli fori nel legno al posto del trapano. La punta metallica e pungente è protetta da una capsula di legno.
  • Stadera

    La stadèra è una bilancia con due braccia di lunghezza diversa ed un fulcro. Veniva appesa grazie ad un gancio sul fulcro. Sul braccio corto veniva agganciata la cosa da pesare su un piatto o in un secchio; sul braccio lungo, graduato, si muoveva un peso, detto "romano" fino a raggiungere l'equilibrio con la posizione orizzontale del braccio e poter così leggere il peso. Questa stadèra poteva essere appesa con due ganci diversi a seconda dell'esigenza: cose più leggere o più pesanti (15-110 kg). Spostando il fulcro si capovolgeva il braccio sul quale erano impresse misure diverse. Su un lato del braccio lungo sono impressi dei simboli che non sappiamo decifrare.
  • Trappola per volpi

    La tagliola veniva innescata nei pressi dei pollai per difenderli dalla volpe che spesso li attaccava. Se la volpe vi inseriva inavvertitamente la zampa si richiudeva a scatto imprigionandola, cosicché veniva catturata ed uccisa.
  • Tenaglia

    Arnese utilizzato dal falegname e dal maniscalco per estrarre i chiodi.
  • Sgorbia

    Piccolo arnese per incidere il legno
  • Martellina

    Piccolo martello che si usava per battere la falce ed in tal modo affilarla.
  • Martello

    Martello con una lama da un lato e una parte ricurva dall'altro la cui funzione non ci è nota.
  • Cassetta per gli attrezzi

    Cassetta di legno di circa 50x30x20 cm serratura e maniglia in ferro sul davanti.
  • Moggiolo

    Il "mògiol" qui descritto è fatto in ferro ed ha una capacità di 12 chili di frumento e 9 di granoturco. Veniva usato per misurare le granaglie che si consegnavano al mulino fin verso il 1950. La barra di ferro che lo attraversa serviva sia come manico per il trasporto sia come strumento per sgranare il granoturco strofinandovelo sopra.