"All'inizio del sentiero che da Calavino porta alla Forra dei Canevai si trova un avvolto interrato che in passato veniva utilizzato come cantina.
Appena entrati, nell’angolo a destra si trova, ancora intatta, la "Busa dela Calcina”, o "Calcinèr”.
Parecchi anni fa a Calavino in molte case era presente questa buca, in cui si metteva la calce che poteva servire per molteplici usi: mescolata con la sabbia per realizzare intonaci per le case o per costruire muri o, ancora, per tinteggiare le stanze. Mischiandola con il verderame si otteneva invece un trattamento anticrittogamico per le viti.
Per produrre la calce si dovevano cuocerei sassi di calcare in una sorta di fornace detta “Calchèra”; i sassi cotti, che diventavano di un bianco candido, venivano posti in queste buche riempite di acqua, e, in poco tempo, si scioglievano diventando una pasta morbida pronta all’uso."
Così lo descrive Emanuele Pisoni, proprietario del luogo ed a questo proposito ci racconta anche il "gioco dei boacéti":
Un bimbo gioca con un carretto costruito in casa ed una bambina maneggia con disinvoltura una forca. La strada è sterrata. Dietro ai bambini il capitello di Sant'Anna.
Gioco di fortuna usato tradizionalmente alla festa della Commemorazione del Voto di San Valentino a Vezzano la prima domenica di settembre. È formato da una griglia in cui sono inseriti dei cilindri di legno, detti "pirolòti", che si differenziano nella parte nascosta in tre tipologie. Quelli bucati sono collegati ai premi più belli, i rossi a quelli di medio valore, i bianchi a quelli di consolazione.
Grazie alla collaborazione dei gruppi culturali Nereo Cesare Garbari del Distretto di Vezzano, La Roda, Retrospettive, Centro Studi Judicaria, Ecomuseo della Valle dei Laghi, Piccola Nizza de Trent, del gruppo Pensionati e Anziani di Vezzano, di molti privati e del patrimonio fotografico degli autori, la nascita del Comune di Vallelaghi ha visto la pubblicazione di questo libro fotografico. Le numerose foto storiche, accompagnate da brevi didascalie e introduzioni ai capitoli tematici, permettono di conoscere peculiarità e similitudini fra le 11 frazioni che compongono il neo comune favorendo così lo sviluppo di uno spirito di appartenenza ad un'unica comunità dei cittadini provenienti dai tre comuni fusi di Terlago, Vezzano e Padergnone.
Diverse foto pubblicate su questo volume sono disponibili nell'Archivio della Memoria per il riutilizzo.
Un bambino porta la sorellina con la carriola. Interessanti le informazioni paesaggistiche: la pavimentazione della Piazzetta di Sant'Anna era in sterrato e della strada in selciato; la zona ora occupata dal parco giochi e da diverse case era allora tutta campagna. Si intravede anche il capitello di S. Anna.