Il mulino dei Faes - Burati

Contenuto

Titolo
Ex mulino dei Faes - Burati
Autore della fotografia
Data della fotografia
4 giugno 2017
Licenza d'uso
CC BY
Nome
Il mulino dei Faes - Burati
Descrizione
Essendo ambedue Faes i mulini documentati presenti a Fraveggio, li descriviamo utilizzando il soprannome di famiglia del ramo dei Faes che li possedeva, in questo caso i "Buràti".
La storia di questo mulino si perde nella notte dei tempi e, come già raccontato nell'introduzione ai mulini di Fraveggio, è documentato che nel 1545 un mulino Faes fosse già attivo e che i figli di Antonio Faes nato nel 1574 avessero assunto il soprannome "Burati", dal nome del buratto, strumento usato nel mulini per separare la farina per granulometria.
Nel 1933 questo mulino non era più in servizio, ma possiamo supporre che sia stato dismesso pochi anni prima poiché Giuseppe Faes, bambino a quel tempo, ricorda che si divertiva ad entrare nella cucina di Vittorina e Luigi (Gigi) Faes “Burat” e, tramite una leva, muovere la doccia esterna in legno che portava l’acqua dall'alto sulla grande ruota idraulica a cassetta, anch'essa di legno, mettendo così in moto, anche solo per gioco e per brevi momenti, la ruota ormai scollegata dal mulino che si trovava un tempo al piano di sotto.
Possiamo quindi supporre che questo mulino fosse stato attivo almeno tra il 1540 e il 1920.
L'acqua della roggia che alimentava la sua ruota idraulica arrivava a Fraveggio dalla cascata del torrione, posta un po' più avanti di dove si trova ora. Per oltre un secolo ha alimentato anche il mulino-falegnameria dei Faes "Nocènti", quindi scorreva a fianco del Vicolo dei mulini per poi dividersi in due rami; all’altezza della chiesa, attraversava il vicolo per affiancare il mulino dei Burati. Ora scorre interrata, solo un pezzo della pietra che la copriva nel tratto in cui attraversava il vicolo è ancora lì, nel punto in cui termina la pavimentazione in porfido ed inizia lo sterrato.
Dismesso il mulino, l’edificio fu venduto ai Bressan che nel tempo l’hanno completamente ristrutturato a fini abitativi. Gli attuali proprietari, attenti alle tradizioni, hanno recuperato dai muri dell’orto due macine in pietra, le hanno ripulite e posizionate accanto all’entrata del vecchio mulino per recuperare così alla memoria l’originale utilizzo della casa in cui vivono.
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Bibliografia:
ecomuseovalledeilaghi.it - Gli antichi mulini di Fraveggio di Caterina Zanin e Rosetta Margoni
Data di costruzione
1540
Livello di precisione della collocazione geografica
Collocazione precisa
Collezione

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Le macine dei "Burati" È parte di Oggetto fisico
Resto della lastra sulla roggia È parte di Oggetto fisico
La roggia di Fraveggio È parte di Oggetto fisico