Un totale di 4 bande suonano assieme in piazza Italia, su una tribuna a 3 livelli; un folto pubblico assiste al concerto.
La seconda immagine ritrae il momento dei discorsi; si noti nello sfondo, sulla destra, la presenza di un'autoscuola, nel locale dove fino almeno al 1980 c'era una macelleria (si veda il link sottostante).
Documentario realizzato in occasione del 120° anniversario dalla fondazione della Banda Sociale di Cavedine caricato in una playlist sul canale Youtube dell'associazione, scomposto nei suoi capitoli
Tesi di laurea presentata all'Università degli studi di Trento -
Facoltà di Lettere e Filosofia - Corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali - Percorso: beni musicali.
Dopo un'esamina della storia delle bande in generale la tesi si sofferma sulla Banda Sociale di Cavedine.
Il presidente della Bandina Francesco Baceda nel 1907 intrattenne con le autorità tirolesi un fitto carteggio per ottenere l'autorizzazione ad indossare una nuova uniforme, già confezionata. Dopo un anno di rifiuti e ricorsi, poichè la divisa assomigliava troppo a quella degli ufficiali italiani, nel 1908 la richiesta venne definitivamente respinta, con grande rammarico dei bandisti.
Nel centenario dell'insorgenza tirolese è indetto il 28-30 agosto 1909 ad Innsbruck il primo "Giubileo Hoferiano", con rappresentaze da tutto il Grande Tirolo. La Bandina aprì il corteo dell'intera delegazione trentina, e per l'occasione, le autorità tirolesi fornirono una divisa, poi mantenuta fino agli anni '60 come uniforme ufficiale, alternata però a quella di taglio italiano. In testa allo schieramento, il mazziere: figura oggi quasi scomparsa nel mondo bandistico.
Il gruppo indossa la primissima divisa, costituita dal solo berretto con stemma della lira e visiera, unico elemento distintivo. È presente il mazziere (il quarto da sinistra, seduto nella prima fila; indossa una fascia con la lira). Il maestro è il sesto da sinistra, contraddistinto dalla bacchetta. Due uomini indossano la stessa spilla/fiore della prima fotografia reperita della Bandina Sociale di Cavedine (1892-1897, v. link sottostante).
La data è scritta nell'angolo in basso a destra della pagina di album.
Fotografia di gruppo realizzata al termine della processione con la nuova statua della Madonna destinata alla Chiesetta delle Coste donata da Aleandro Merlo nell'autunno del 1952. Nello scatto sono presenti l'allora parroco di Vigo Cavedine don Domenico Vanzetta, don Evaristo Bolognani e la Banda di Cavedine.
La banda indossa la divisa invernale del 1971. Si noti la presenza dell'edicola sulla destra, con all'esterno la targa del giornale "L'Adige": oggi (2020) in quel locale è presente un barbiere.
I suonatori sono disposti in gran numero a semicerchio su una tribuna a due livelli sulla destra, attorniati dalla folla. La piazza è addobbata a festa con delle bandierine bianche. Si noti nell'angolo in alto a sinistra la collocazione della Cassa Rurale di Cavedine a quest'altezza cronologica.
La data è scritta a matita sul retro della fotografia.
A questo grande raduno bandistico, oltre alla banda di Cavedine, c'erano anche quelle di Vezzano, Terlago, Mattarello e Vigo Meano. Il pubblico è stato eccezionalmente numeroso, non solo per godere del grande concerto, ma incuriosito anche dal clamoroso evento accaduto la sera prima. Alle 22:15 qualcuno aveva fatto esplodere la trebbiatrice custodita nel cortile del Consorzio cooperativo di Cavedine provocando spavento e danni anche ai mezzi e alle case vicine.
In questo scatto la banda indossa la divisa in tessuto di loden grigio con bordature verdi ricevuta al Giubileo Hoferiano nel 1909, caratterizzata da un cappello con una lunga penna di gallo cedrone; la divisa attuale riprende questo elemento.
La data è tratta da una dedica sul retro.
La banda è qui ritratta in gruppo assieme ad altre persone nel cortile della villa e sulle sponde del lago di Cavedine, probabilmente sempre per un concerto privato in occasione di una festa organizzata da un finanziatore dell'associazione. La divisa è quella di taglio italiano, confezionata nel 1907, caratterizzata da un cappello con piumaggio alla bersagliera, una giacca verde con spalline rosse e pantaloni verdi con una banda rossa.
La fotografia è incollata su un cartoncino ed è purtroppo tagliata sul lato destro. Si noti la presenza di quattro giovani ragazzi seduti per terra in prima fila e del parroco in abito scuro al centro. I componenti sono vestiti con abiti propri perchè nei primi anni di attività l'associazione non possedeva ancora una divisa; tuttavia, sono contraddistinti da una spilla o un fiore chiaro sulla giacca. L'occasione dello scatto potrebbe essere stata un concerto per un privato finaziatore dell'associazione, che potrebbe essere l'uomo seduto alla sinistra del parroco, con un elegante bastone (è infatti uno dei pochi che non regge uno strumento musicale).
L'atto di fondazione della Bandina Sociale di Cavedine risale all'11 giugno 1892, dato ricavato non già dal documento ufficiale, purtroppo mancante, ma dalla ricostruzione effettuata a partire da fonti scritte successive.
La creazione di un'associazione culturale-ricreativa di questo tipo richiese un notevole sforzo finanziario del quale si fece carico l'intera comunità. Nei suoi primi anni di attività la bandina di Cavedine, partecipò attivamente alla vita della comunità accompagnando con la sua musica sagre paesane, processioni religiose e civili e anche concerti per privati benestanti.
Di quel periodo è la partecipazione della banda al "Giubileo Hoferiano" tenutosi ad Innsbruck il 28-30 agosto del 1909, la prima delle grandi uscite che l'associazione avrebbe svolto nella sua storia ultracentenaria.
Durante il corso del primo conflitto mondiale l'attività associazionistica della banda venne forzatamente interrotta, per riprendere con gradualità negli anni del dopoguerra. I problemi politico-economici legati al periodo post-bellico e soprattutto l'emigrazione di massa ridimensionarono l'attività del sodalizio; nonostante tutto fu proprio in quegli anni di crisi che l'associazione perse la primitiva denominazione di "bandina" a favore dell'ancor oggi in uso "Banda Sociale di Cavedine".
Le prove, concentrate durante il periodo di stasi agricola, rinnovavano di anno in anno il repertorio costituito prevalentemente da marcette ed inni patriottici, non facendosi mancare, talvolta, l'impegno della musica operistica.
Oltre all'aspetto musicale, va sottolineato anche quello inerente l'immagine: nel corso della sua storia la banda vide l'alternarsi di ben cinque divise.
Le prime avevano il cappello piumato, ispirato alla tradizione austriaco-tirolese (ricordiamo che fino alla fine della Prima Guerra Mondiale il Trentino-Alto Adige faceva parte dell'impero austro-ungarico).
Con l'avvento degli anni sessanta la fase di stanca dell'associazione sembrò riflettersi anche sulla divisa, che per oltre un decennio si limitò al solo berretto.
Negli anni '70-80 si ritornò alla divisa completa, di taglio diverso e distante dal modello originale.
La divisa attuale è stata rinnovata in occasione del centenario di fondazione e volutamente richiama molti aspetti della tenuta originaria, a testimonianza della propria lunga storia (si vedano le varie fotografie correlate).
FONTE: tesi di laurea, La banda: ieri e oggi, relatore: prof.ssa Rossana Dalmonte, correlatore: dott. Marco Uvietta, laureando: Daniele Gober, Università degli Studi di Trento, Facoltà di lettere e filosofia, Corso di laurea in Scienze dei Beni culturali, a. acc. 2004-05.
Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da importanti cambiamenti in seno al direttivo e da un progressivo e costante miglioramento della qualità e dell'esecuzione di un rinnovato repertorio; l'aspetto musicale è stato affidato dal 2014 al giovane maestro Roberto Garniga, mentre dal 2019 la presidente è Barbara Travaglia, la prima donna nella storia dell’associazione a ricoprire questo ruolo.
Oggi la Banda Sociale di Cavedine può vantare un organico numeroso e di qualità, un rinnovato parco strumenti e un vasto repertorio che spazia dai brani originali per banda alle moderne colonne sonore ed ai pezzi classici, senza dimenticare le tradizionali marce da sfilata.
Merito dei responsabili della Banda è anche quello di aver saputo valorizzare le leve giovanili, organizzando corsi di formazione musicale in collaborazione con la Scuola Musicale Alto Garda, consci del fatto che la banda svolga un ruolo di educazione ma anche un momento di amicizia e di ritrovo.
La soria della banda è qui narrata attraverso foto e documentati presenti in questo archivio:
Festa in piazza a Fraveggio nell'anno 1953 in occasione dell'ordinazione di don Celestino Faes: per l'occasione era presente la banda di Vezzano, poiché a Fraveggio non ce n'è mai stata una.
Da notare la vecchia fontana sulla destra, demolita nel 1960.
Processione della Madonna a Fraveggio in data 8 dicembre 1932, in occasione dell'Immacolata. Si vede la gente che porta in processione la statua della Madonna, con la partecipazione anche della banda di Vezzano.