Il mulino Graziadei Antonio "Gioanét" poi fucina Floriani
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Il mulino Graziadei Antonio "Gioanét" poi fucina Floriani
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Nel 1860 è documentata qui la presenza del mulino di Graziadei Antonio "Gioanét":
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I Graziadei erano una delle famiglie più facoltose del paese e sono stati tra i firmatari della petizione del 1819, sotto riportata, in qualità di proprietari delle acque di Calavino. Questi i Graziadei firmatari: "Graziadei Giovanet Luigi fu Francesco – con due edifici ", "Graziadei Melon Francesco fu Giov. Batt.a, Graziadei Gerolamo fu Giovanni Batt.a", “Graziadei Sardagna dott. Giovan Battista [medico matematico della Pontificia Università di Fano] con quattro edifici, mulini, rassica, folleria dei pomi e botteghe di fabbri ferrai e mangano e terreni a tutte due le sponde”.
Per chi fosse interessato il documento è qui riportato:
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Davanti a questo edificio, a movimentare la sua ruota idraulica scorreva la derivazione che raccoglieva le acque del "Bus Foran" arricchite da quelle della "Fontana dei Menétoi". A fianco, ma a un livello inferiore scorreva invece la roggia e di fianco ad essa c'era poi la strada di valle. Scendendo, poco oltre la casa, la strada superava un ponte e si immetteva nella piazzetta ai Zoni.
Ora, sia la copiosa sorgente della "Fontana dei Menétoi", sia la derivazione, sia la roggia, sono coperte da cemento o asfalto.
L'ultima attività svolta qui è stata quella della fucina con maglio di Lino Floriani negli anni '60.
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Bibliografia:
Mariano Bosetti ne parla a pag. 441 di
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e a pag. 66-68 di
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Collocazione precisa
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Titolo | Etichetta alternativa | Classe |
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Rappresentazione grafica dei mulino Graziadei Antonio "Gioanét" | Oggetto | Immagine |
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fusìna | È parte di | Testo |