La struttura quadrata che ospita questi contenuti è composta da un 16 mattonelle girevoli.
Nelle prime tre colonne, preparate dalle calssi 2^ e 3^ Primaria di Terlago, 4^ Primaria e 3^ secondaraia di I grado di Vezzano, ci sono informazioni sulla geologia del Trentino, sui punti di interesse geologico del Trentino in generale e della Valle dei Laghi in particolare ed infine informazioni sui pozzi glaciali ed Antonio Stoppani. Ogni colonna termina con un simpatico gioco.
L’ultima colonna, comune alle tre aule, è stata pensata dagli esperti coinvolti, per presentare il paesaggio e l’ambiente della Valle dei Laghi attraverso le tre discipline Geologia, Archeologia e Natura.
Sul retro le 16 mattonelle formano una mappa geologica del Trentino.
La struttura quadrata che ospita questi contenuti è composta da un 16 mattonelle girevoli.
Nella prima colonna c'è una sintesi de "La storia di Merlino" che racconta il viaggio della Sarca realizzata dai bambini di 2^ e 3^ della scuola primaria di Sarche (in archivio il libretto completo con il relativo audio).
Nella seconda colonna i bambini di 4^ e 5^ propongono degli indovinelli sugli animali che vivono nei tre ambienti, fiume - campagna - pendici rocciose e boscate, collegati alle loro ricerche raccolte in una pubblicazione a disposizioen nell'aula virtuale.
Nella terza colonna troviamo alcune “pillole di memoria” raccolte dai ragazzi della secondaria di primo grado di Vezzano insieme ai loro desideri per il futuro della Valle dei Laghi.
L’ultima colonna, comune alle tre aule, è stata pensata dagli esperti coinvolti, per presentare il paesaggio e l’ambiente della Valle dei Laghi attraverso le tre discipline Geologia, Archeologia e Natura.
Sul retro le 16 mattonelle formano una mappa della Valle dei Laghi degli anni '50 con notizie raccolte dai ragazzi della secondaria.
I tre pannelli, inseriti nelle tre aule didattiche all'aperto previste dal progetto SI.VAL, presentano nella prima parte una descrizione del progetto stesso in italiano ed inglese, nella seconda parte sono distinti per aula e presentano nello specifico l'approccio metodologico seguito ed i contenuti di quell'aula in italiano e in C.A.A.
Si tratta di tre pannelli 60x100 cm, molto illustrati, con poco testo bilingue italiano-inglese, che sono andati a sostituire i vecchi pannelli ormai deteriorati.
"Bus dei Poiéti" presenta l'utilizzo preistorico da parte dell'uomo ed è posizionato accanto all'ingresso del pozzo 8. Bus dei Poiéti.
"L'acqua che incide la pietra" mostra gli effetti dell'acqua sulla roccia ed è posizionato sul sentiero che porta al pozzo 7. San Valentino lungo il quale si vedono molti esempi di erosione.
"Le tracce di antichi ghiacciai" spiega l'origine dei pozzi ed è posizionato accanto all'ingresso del pozzo 7. San Valentino.
Tre diversi percorsi per un viaggio tra natura, storia e leggenda alla scoperta di antichi sentieri in un territorio che si caratterizza per un bagaglio di storia umana e naturale molto significativo:
- sentiero delle "calchère";
- percorso tra masetti, castagni e leggende;
- “ai Mindi” nella terra del castagno.
Dopo il grande successo del primo albo illustrato da colorare realizzato da Ecomuseo contenente i luoghi più significativi della Valle dei Laghi proposti dai bambini, è stato pubblicato questo secondo albo illustrato, che ci porta a conoscere giochi e filastrocche della nostra tradizione scelti ancora una volta dagli alunni delle scuole primarie dopo un lavoro di ricerca che ha coinvolto molti nonni. L’Ecomuseo è entrato nelle scuole ed ha messo a disposizione pubblicazioni, foto, testimonianze audio e video sul neonato Archivio della Memoria della Valle dei Laghi.
Sono presentati alcuni proverbi che prevedono il tempo, una filastrocca in dialetto ed alcuni giochi contenenti anche parti recitate e/o contate: Océt bèl, Fèra fèra pè, Polenta, Pe un, pe do, pe tre, La danza del serpente, Le scudelete (tappi), Al rimbombo, Rialzo, È cotto il pane?, “Bandón libera tuti”, Settimana (Croce).
Questo pieghevole è stato realizzato e distribuito in occasione del centenario dell'inaugurazione della fontana monumentale di Vezzano. La foto del 1917 che ci mostra come l'antica fontana era stata resa monumentale è stata gentilmente concessa dal Franziskanerkoster Hall in Tirol - Austria.
Nel fascicolo sono riportate tutte le testimonianze raccolte su questi temi dai bambini nel periodo del Coronavirus, a scuole chiuse, e mandate agli insegnanti in forma digitale dalle famiglie degli alunni delle 6 classi che avevano aderito al progetto di Ecomuseo della Valle dei Laghi per la realizzazione del secondo albo illustrato di Vespertillo, del quale costituiranno la base di partenza.
Esse sono elencate secondo l’ordine di età e poi alfabetico del nome dei "nonni".
Accanto ad ogni intervista ci sono dei simboli per trovare a colpo d’occhio i principali argomenti di cui ci parla ogni testimone: gioco di gruppo, di coppia, solitario, di movimento, tranquillo, all’aperto, in casa; conta, filastrocca, mimo/gioco, scioglilingua, indovinello, proverbio, in dialetto.
Questa mappa del paesaggio della Valle Dei Laghi è il frutto di un lavoro svolto dalle scuole secondarie di Vezzano e Cavedine durante i gruppi opzionali per illustrare le uscite alla scoperta del territorio effettuate all'interno del progetto “T.A.L: territorio, ambiente, libri. Percorsi per leggere il territorio”, accompagnati da guide, esperti naturalisti e geologi.
L'attività è stata organizzata dall'Ecomuseo della Valle dei Laghi capofila del progetto T.A.L., svolto in collaborazione con la gestione associata della cultura della Comunità di Valle della Valle dei Laghi, le biblioteche del territorio e l'associaizone Biodistretto della Valle dei Laghi.
Un pannello introduttivo 60x100 cm è posto in loc. alla Fonda all'antica entrata del Borgo di Vezzano, introduce gli antichi mulini del borgo e si sofferma sulla ruota idraulica.
Altri 11 pannelli sono posti lungo il percorso accanto ai relativi opifici, ne illustrano brevemente l’antica funzione ed approfondiscono di volta in volta un argomento:
1. Lo scotano o “foiaròla”
2. La segheria veneziana
3. La lavorazione del rame
4. La falegnameria
5. La tromba idroeolica o “bot de l’òra”
6. Il mulino a palmenti
7. La lavorazione della ceramica
8. Il panificio
9. Il fabbro ferraio
10. La falegnameria
11. Il fabbro carraio.
Traduzioni: Susanna Leonardi.
Progetto grafico: Davide Bolognani
Disegni: Stefano Zuccatti
Il pannello 40x120 posizionato a Covelo all'entrata del paese presenta l'antico mulino di Covelo e quello di Maso Parisoi.
Traduzioni: Susanna Leonardi.
Progetto grafico: Davide Bolognani
Disegni: Stefano Zuccatti
Compongono questa serie sei pannelli esposti a Terlago nei pressi degli anitchi opifici.
Il pannello introduttivo 60x100 cm presenta i mulini nella storia di Terlago ed il più antico mulino del paese.
Gli altri cinque pannelli 40x120 cm descrivono rispettivamente:
1. Mulino Rigotti.
2. Mulino Defant - La segheria.
3. Mulino Mamming.
4. Mulino Cesarini Sforza.
5. La segheria Tasin.
Traduzioni: Susanna Leonardi.
Progetto grafico: Davide Bolognani
Disegni: Stefano Zuccatti
Il pannello 60x100 cm è posizionato accanto all'antica chiesa dei Santi Filippo e Giacomo e presenta gli opifici nella storia padergnonese ed il rapporto tra le credenze popolari ed i mulini.
I cinque pannelli 40x120 cm sono posizionati lungo il percorso e descrivono rispettivamente:
1. Molin dei Pradi e la Sega del Tof.
2. Molin del Pero.
3. Molin de la Gioana e pescicolture Miori
4. Nuovo mulino Miori
5. Il cementificio Miori e la segheria Bassetti. L'opificio a Prato.
Traduzioni: Susanna Leonardi.
Progetto grafico: Davide Bolognani
Disegni: Stefano Zuccatti
Il pannello 60x100 cm è posizionato nella piazza di Fraveggio e presenta sinteticamente i due opifici ad acqua presenti un tempo a Fraveggio.
Traduzioni: Susanna Leonardi.
Progetto grafico: Davide Bolognani.
Disegni: Stefano Zuccatti
La pubblicazione è il risultato di un lavoro di ricerca, svolto nel 2017-18, che ha coinvolto bande, cori, anziani e scuole della Valle dei Laghi allo scopo di recuperare suoni e tradizioni della valle.
Presenta sinteticamente le bande (di Vezzano, Calavino, Cavedine e Compagnia della Musica) ed i cori (Paganella, Valle dei Laghi, Gagliarda, Lagolo, Cima Verde, Camp Fiorì,). Passa poi in rassegna le canzoni del quotidiano, il "la" alla Valle dei Laghi (ossia canti propri della valle), le parole, le leggende. Presenta infine il progetto didattico e i lavori delle scuole di Vigo Cavedine (Cubitosa d'Arco), Calavino (L'acqua del ferèr) e Vezzano (La mano di San Vigilio) con il programma di sala del concerto conclusivo in occasione del quale questa pubblicazione è stata distribuita a tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione.