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Titolo
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Luigi Sommadossi, autista dell'Atesina
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Descrizione
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Luigi Sommadossi, classe 1936, ci racconta della sua vita di autista dell'Atesina (società che gestisce il servizio di trasporto pubblico in Provincia di Trento) e di come ha fatto a lasciare il lavoro di famiglia di calzolaio a Ranzo per dedicarsi a questa professione trasferendosi poi a Fraveggio. Un lavoro che come tutti ha le sue difficoltà ma che, gestito con disponibilità e comprensione, gli ha dato soddisfazione, soprattutto negli ultimi 10 anni di servizio sugli scuolabus della zona.
Nel corso dell'intervista torna più volte a parlare del suo paese natale; ci racconta del boom del pendolarismo verso Trento, dei legami fra i vari calzolai di paese con lo storico calzaturificio Dallapè di Stravino, degli effetti che la costruzione della centrale Idroelettrica di Santa Massenza ha avuto su Ranzo, ...
In collegamento a quanto dice troviamo in archivio:
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Strada Vezzano - Margone/Ranzo
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Scuolabus a Ciago
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La bottega di Fraveggio
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Ranzo nei ricordi di Angelina Daldoss ved. Margoni
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Ermenegildo Garbari
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Centrale idroelettrica di Santa Massenza
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Lingua
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Dialetto trentino
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Tipologia
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Intervista
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Intervistato
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Luigi Sommadossi
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Data di creazione
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19 agosto 2025
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Periodo di riferimento
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1950 – 1990
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Durata
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29 minuti, 49 secondi
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Indice
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00:00 – Autopresentazione
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Autista di pullman per una vita
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00:10 – inizio dell’attività
1:52 - sulla strada di Ranzo primi passaggi pericolosi nel 1950, aperta nel 1954 ma collaudata verso il 1956/1957;
3:07 - il ricavato di un’intera giornata di lavoro serviva per pagare l’abbonamento di un mese, poi è calata;
3:40 - nel 1959 è arrivata la corriera a Ranzo, prima una corsa giornaliera, mattina-sera e poi si è aggiunta quella di mezzogiorno, abbiamo festeggiato l’arrivo della corriera addobbandola di fiori;
4:52 - a Ranzo prima di allora si prendeva la corriera a castel Toblino quando c’era posto;
5:55 – il libro del centenario dell’Atesina valido per ripercorrere la storia del trasporto pubblico trentino, foto di un grave incidente sul Bondone avvenuto il 2 gennaio 1949 a quella che, dopo la riparazione, diventerà la “sua” corriera, la n. 11.
7:29 – dal garage a Ranzo alla fermata notturna a Margone
9:05 - collaudata la nuova strada Ciago-Lon, la corriera è arrivata a Ciago verso il 1965 con fermata in piazza;
10:15 - l’apertura del centro scolastico nel 1969 con opposizione a Ciago e Margone ed i problemi legati a Margone;
11:00 - gli ultimi 10 anni con l’Atesina (Azienda di trasporto pubblico in Provincia di Trento) in servizio sugli scuolabus, mentre Livio col pulmino giallo i primi anni faceva a parte il trasposto per l’asilo
12:23 – a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70 pendolarismo di massa verso Trento perciò raddoppiate le corriere
13:10 – il freddo e il fumo in corriera
13:35 – Ranzo bello ma scomodo, di lì la decisione di costruire casa e trasferirsi a Fraveggio nel 1967 e lavorare per 10 anni sul tram cittadino per guadagnare un po’ di più
14:46 – per lavorare in pace bisogna saper lasciar perdere, a volte non val la pena essere rigorosi (aneddoto ubriaco a Trento e occhio nero a Pinzolo)
17:51 - incidente a Stravino nel 1971 portato in pretura col problema del dialetto
19:16 - il periodo più bello è stato quello dello scuolabus con rapporto educativo condiviso con genitori
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Il rapporto coi Dallapé di Stravino dei calzolai di Ranzo, e altri artigiani
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20:05 – il papà aveva due passioni: i Dallapè e la presenza dei calzolai a Ranzo;
20:26 - la collaborazione dello zio Onorio nel fare scarpe femminili
20:56 - il calzaturificio storico Dallapè di Stravino forniva formazione, materiali e lavoro agli altri calzolai della valle
21:26 – il problema del pagamento del lavoro
22:50 – il rammendo anche delle scarpe era cosa comune
23:34 – scarpe su misura dei problemi di ciascuno
24:15 – altri calzolai: a Ranzo Severino, in tutti i paesi ce n’erano, a Vezzano Leone e Asterio, vicino a lui c’era la sartoria del papà di Umberto che aveva davanti a casa la sua Isetta, una macchina con la portiera sul davanti.
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Il rapporto tra costruzione della Centrale di Santa Massenza e Ranzo
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25:25 – i lavori hanno portato ricchezza ma erano duri
26:26 – l’abitudine a non spendere ha permesso di ristrutturare le case
27:08 – il lavoro notturno
28:12 – prima esperienza da saldatore
28:55 – un sacco di cemento premio portato a spalla da S. Massenza a Ranzo
29:49 - fine
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Livello di precisione della collocazione geografica
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Collocazione generica in riferimento al paese