Nonostante la dicitura nell'intestazione, la valutazione è stata fatta per quadrimestre. Non venivano usate scale di valutazione ma venivano espresse in forma discorsiva le competenze acquisite. Si parla di interesse, partecipazione, impegno e di discipline: religione, italiano (espressione orale e scritta, difficoltà ortografiche, lettura e comprensione), matematica (numeri entro venti, calcoli, problemi), canto, educazione fisica, disegno e drammatizzazione.
Astuccio in pelle 21x14 cm, con un inserto mobile interno sul quale inserire i colori su un lato; matita, penna, compasso e gomma sull'altro.
È stato utilizzato in terza media alla
Questa cartella misura 43x34x10cm ed era adatta ai ragazzi più grandi. All'interno vi è una divisorie e la parte superiore a cui si salda al maniglia è rinforzata con un lamierino. È dotata di due ganci di chiusura con chiavetta.
È stata acquistata a Stravino nel 1956 al prezzo di 1000 lire ed utilizzata nella
Penna utilizzata un tempo per scrivere formata da un asta cava in cui andava inserito un pennino che poi si intingeva nel calamaio. Accanto all'asticciola alcuni pennini di ricambio di diversa foggia.
Questa penna è stata utilizzata presso la
Atto di stima predisposto da periti giudiziari su richiesta del Comune per l'acquisto di un terreno in località Marogna ove costruire la scuola. Vengono ben esaminati il pericolo delle acque e la coltura dei gelsi. In accordo coi proprietari di due terreni attigui viene stabilito il prezzo totale di 438 corone per un terreno di 756 mq.
Documento di compravendita del terreno di Manara Enrico e Virginia per costruirvi la scuola. Sono presenti il Capocomune Cattoni Francesco e i rappresentanti della frazione. Il prezzo pattuito è stato di 197 Corone.
Il "Primo libro di aritmetica per le scuole popolari austriache di C. Kraus e M. Habernal", prodotto a Vienna dall'imperial regio Deposito dei libri scolastici nel 1912, è una ristampa inalterata dell'edizione del 1911 ed era venduto al prezzo di 20 centesimi.
È un libretto di 56 pagine che misura 13,5x20x0,3 cm.
Apparteneva a Maria Bortolotti, classe 1906, di Cavedine.
Sono stati qui riportate le pagine che illustrano i passaggi fondamentali del programma.
Questo "Secondo libro di lettura per le scuole popolari austriache Edizione in tre parti" è stato "compilato dal Cons. di Reggenza Giuseppe Defant, i. r. ispettore scolastico provinciale, colla collaborazione dei maestri G. de Manincor, F. Mosna e L. Gonano" ed edito a Vienna dall'imperial regio Deposito dei libri scolastici nel 1912. È una ristampa inalterata dell'edizione del 1911 ed era venduto al prezzo di 90 centesimi.
È un libro cartonato 14x21,3x1,2cm con dorso telato.
Sono state qui riprodotte le prime ed ultime pagine per mostrare il tipo di contenuto, la modalità di espressione, l'assenza completa di illustrazioni.
In questa copia mancano 4 pagine.
Questo libro di aritmetica per le classi 4^ e 5^ delle scuole popolari austriache del "Cavaliere Dr. Fr. Močnik", prodotto a Vienna dall'imperial regio Deposito dei libri scolastici nel 1899, è una ristampa inalterata dell'edizione del 1896 ed era venduto al prezzo di 60 centesimi.
È un libro cartonato 13,5x20,5x1cm con dorso telato.
Apparteneva ad Erina Roncher (Caterina 1885-1949) dei monti di Cavedine per cui si presume che frequentasse l'ultimo anno nella scuola di Cavedine.
Sono stati qui riportate le prime pagine con gli "Esercizi di ricapitolazione sul calcolo con numeri interi e decimali", che ben illustrano la preparazione di partenza richiesta per la classe quarta, e le ultime pagine riportanti il denaro utilizzato e l'indice.
La prima edizione di questo testo, risalente al 1878 è consultabile e scaricabile su
Questo quaderno privo di copertina, nome e data è conservato insieme ai "Quaderni di italiano" ed è scritto con la stessa calligrafia per cui si desume che appartengano ad una ragazzina di 5^ o 6^ della scuola di Stravino nel 1956/57.
Lo studio dell'Italia viene fatto con una parte introduttiva e poi le regioni una per una (qui abbiamo riportato solo la prima). Ogni argomento è presentato in forma schematica con accanto una cartina descrittiva disegnata a mano.
Si tratta di tre quaderni cuciti insieme col filo, senza copertina e nome ma i testi sono datati per cui se ne desume anno scolastico e scuola; presumibilmente appartengono ad una ragazzina di 5^ o 6^.
Di questo "quadernone" si propongono alcuni testi:
20.1.57 - Vita igienica: la casa pulita
1.4.57 - La "Cosinata"
12.5.57 - La festa degli alberi
30.5.57 - Come trascorro la mia giornata
Questo quaderno di classe quarta inizia con il "Giuramento della Gioventù Italiana del Littorio".
Contiene per lo più problemi che ci possono dare un'idea di quali erano i temi trattati ed i prezzi correnti al tempo. Qui sono riportate solo alcune pagine esemplificative.
Si parla di farina, tela, legna, produzione della lana, confezionamento di mutande e camice, caffè, burro, olio, carne, formaggio, scarpe, calze.
Questo quaderno di classe quinta alterna pagine di problemi (quesiti) ed equivalenze (trasformazioni) a poesie e pagine commemorative. Qui sono riportate solo alcune pagine esemplificative.
Quaderno senza copertina, presumibilmente di sesta classe. Si ricava che spesso le lezioni iniziavano con un cartello introduttivo appeso al muro dal maestro. Qui sono riportati alcuni dei testi legati alla vita nel paese e nella scuola.
27.10.56 - Vita della comunità (descrizione delle attività scolastiche effettuate)
14.11.56 - Conquiste dell'uomo moderno: la televisione
20.11.56 - Fauna e flora del nostro paese
4.12.56 - Dettato: Come nacque l'albero di Natale
5.4.57 - Fra le corna di un bue
8.5.57 - Diario (campagna ghiacciata a maggio)
28.5.57 - Diario (l'anno scolastico sta per finire)
29-5.57 - Guardati attorno, quante cose! (descrizione delle attività scolastiche effettuate)
Come esposto nel cartello all'esterno della scuola, curato dal Gruppo Alpini Cavedine e Comune di Cavedine, "L'edificio attualmente utilizzato come casa sociale fu costruito nel 1922 su progetto del maestro muratore e carpentiere Emilio Comai di Vigo Cavedine. Fino ad allora le lezioni erano tenute in locali presi in affitto non sempre idonei e a volte con problemi igienici. L'edificio è intestato a Pietro Federico Nicoletti che nelle sue volontà testamentarie lasciò una somma a favore della frazione di Brusino per erigere una scuola o un asilo. Internato nel 1915 in Austria ad 80 anni, nel 1917 gli venne concesso il rientro; nel viaggio si perse a Innsbruck dove, prima ricoverato in ospedale e poi in manicomio, morì. Il suo lascito contribuì alle spese per la costruzione delle scuole. Con la ristrutturazione del 2003, l'Amministrazione Comunale ha voluto mantenere il ricordo di questo atto di generosità sociale."
Filastrocca in dialetto trentino per imparare a disegnare in forma schematica una persona, qui presentata ai bambini della Scuola dell'Infanzia di Cavedine. Nel video si vede come i bambini realizzano la figura umana seguendo la filastrocca. In allegato anche la scheda predisposta per questo incontro in cui i collaboratori di ecomuseo hanno narrato anche la storia dell' "asilo", mostrando lavori di bambini di 100 anni fa e presentando giochi del passato.
Nel documento il Commissariato del Governo si rivolge al Presidente dell'E.C.A. di Chioggia precisando che il decreto di autorizzazione all'apertura e al funzionamento di una colonia estiva nell'edificio scolastico di Cavedine è valido a condizione che vengano sistemate le stanze per il personale nel sottotetto.
Il Sindaco è incaricato di verificare la corretta esecuzione di questi interventi strutturali.
Il Commissariato del Governo autorizza l'Ente Comunale di Assistenza con sede in Chioggia ad aprire una colonia nell'edificio scolastico di Cavedine, per un periodo di tre mesi (luglio, agosto e settembre). Viene permessa l'organizzazione di tre turni, ciascuno dei quali può ospitare 84 bambini.
Accordo scritto tra Comune di Cavedine e Presidente dell'E.C.A. di Chioggia riguardo alla cessione in affitto dei locali dell'edificio scolastico di Laguna-Mustè (Cavedine) ad uso colonia estiva.
Questo atto testimonia il fatto che nel periodo estivo, per tre mesi, i locali scolastici venivano utilizzati per ospitare gruppi di bambini in colonia.
L'importo complessivo per l'affitto trimestrale ammontava a 150.000 Lire, escluse le spese di energia elettrica e approvvigionamento idrico, totalmente a carico della colonia, mentre per eventuali spese di imbiancatura dei locali dati in affitto al termine delle attività estive veniva prevista la compartecipazione al 50% tra locatore e locatario.
Quaderno a righe da 9 mm un po' più largo dei soliti quaderni del tempo: 16,5 x 20,5 cm.
Scritto da Adriana Turrina in classe quinta della scuola elementare di Cavedine nel gennaio 1941 - A XIX e poi rimasto inutilizzato.
In prima pagina il testo "La Patria è in guerra, noi l'aiutiamo a vincere".
Quaderno a righe n. 2 scritto da Adriana Turrina in classe seconda della scuola elementare di Cavedine tra il "18 febbraio 1934 - A XII"e l'8 aprile 1934 - A XII.
Da notare come la data è sempre seguita anche dall'indicazione dell'anno dell'era fascista.
Qui sono riportate solo alcune pagine esemplificative.
Fra i pensierini troviamo l'informazione che il 17 marzo di quell'anno aveva ricevuto la Prima Comunione e che ha usato per la seconda volta il telefono.