In copertina si legge: "Libretto d'abbaco - nuova edizione ampliata con aggiunta delle indicazioni recentissime delle misure metriche adottate dal Comitato internazionale e previste per legge. Ragguaglio delle monete vecchie colla nuova valuta in corone".
È un fascicoletto di 16 pagine che misura 11x17 cm. Contiene numerazioni, calcoli che presumibilmente si dovevano conoscere, cifre romane, misure, pesi e monete.
Fra le curiosità segnaliamo la punteggiatura per separare i periodi numerici: dopo i miliardi (chiamati u di migliaia di milioni) c'è il punto, dopo i milioni, la virgola, dopo le migliaia il punto, dopo le unità il puntino in alto.
Fra le misure il decametro ha la marca dkm ed è annotato che le marche vanno scritte in corsivo minuscolo e senza punto.
Manca la data di pubblicazione, che qui mettiamo solo ipotetica in quanto le "recentissime misure metriche" risalgono al 1875, l'introduzione delle corone al 1892, e questa copia era inserita nel
In copertina si legge: "Alessandro Camosci Direttore Generale delle Scuole Elementari di Modena - Il Libro dei Conti per la Scuola popolare (5^ e 6^ classe elementare) - Aritmetica - Geometria - Sistema Metrico - Computisteria - In conformità ai programmi ed alle Istruzioni Ministeriali Vigenti". Il prezzo era di 90 cent. Misura 12,5x19,5 cm.
Attira l'attenzione il grande timbro presente in copertina " Ai fratellini redenti - il comitato milanese - 1915", anno in cui il bambino di Cavedine, a cui apparteneva questo libro, aveva 10 anni:
In copertina si legge: E. Tasin e A. Zanfei Insegnanti nelle Scuole Popolari di Trento - "Osserva e ragiona" libro di aritmetica per la V classe delle scuole elem. Compilato in base ai programmi governativi seguendo il metodo in uso nelle scuole delle Regioni Redente".
È in libro di 18 pagine; misura 13.5x19,6x0,7 cm; era venduto al prezzo di 2 lire.
Nella prima pagina di testo sono inseriti i programmi governativi per la quinta e sesta classe.
Abbiamo qui incluso l'indice per meglio comprendere quanto indicato nei programmi.
In copertina troviamo: "Corso di letture per le scuole elementari maschili e femminili di Monicelli e Armandi" ed all'interno: "Corso di letture per le scuole primarie italiane - classe terza - V edizione completamente riveduta - 70° migliaio"
Non è indicato l'anno di pubblicazione; la lettura di pag. 32, L'Italia patria nostra, induce a pensare che almeno quel brano risalga al periodo della guerra italo-turca del 1911/12. Se fosse stato utilizzato a Cavedine, dove è stato conservato, dovrebbe risalire al dopoguerra, ma in questo libro non s'è trovato nessun accenno alla guerra mondiale, per cui questa ipotesi sembra poco probabile.
È un libro di 248 pagine, che misura 13x18x1,2 cm, con molti disegni al tratto. Sono state qui riportate alcune pagine esemplificative e l'indice.
Dalla copertina: "Guido Fabiani, Andrea Perugini - Casa mia! Patria mia! - Libro di lettura per la Classe 4^ Rurale maschile, femminile, mista (Nuovissima Edizione) L.3,20"
All'interno specifica: "Libro di lettura secondo i vigenti programmi ministeriali con illustrazioni della pittrice Gina Pellegrini e ritratti del pittore I. Cenni".
È un libro di 334 pagine, che misura 12,5x18,5x1,6 cm.
All'inizio sono citati alcuni punti delle "istruzioni ministeriali" a cui segue l'"indice schematico delle Nozioni" che qui viene riportato insieme ad alcune pagine esemplificative.
Il Libro apparteneva alla famiglia Bortolotti.
Il celebre libro di Carlo Collodi è qui in una versione economica con illustrazioni al tratto di Henri Comparini, quella di copertina ha la presenza anche del color rosso.
È una edizione autorizzata dalla ditta R. Bemporad e Figlio di Firenze, proprietaria delle "Avventure di Pinocchio".
Il libro ha 208 pagine e misura 13x19x1,3 cm.
Non è esplicitata la data di pubblicazione, per cui è stato inserito un lasso di tempo ipotetico.
Come si evince dal timbro, è stato acquistato presso la cartoleria e libreria A. Tomasi di Rovereto.
In copertina è indicato quale proprietario Eugenio Pederzolli (maestro "Genio"), all'interno Maria Bortolotti (classe 1906).
Il celebre libro di Carlo Collodi è qui in una versione con illustrazioni F Corbella, alcune al tratto ed altre, a tutta pagina, a colori.
Ha la copertina cartonata, il dorso telato, misura 17x24,7x2 cm ed ha 128 pagine.
La dedica sulla prima pagina recita: "Primo Premio al merito di Bortolotti Luigi alunno della classe II sezione II per diligenza, buon costume e profitto riportato nell'anno scolastico 1894/95. Cavedine, 29 Aprile 1895 Pasolli maestro".
Libro di 480 pagine, 9x144,5x3,5cm, con copertina cartonata e lavorata in rilievo, che così si presenta: "Giornale per un'anima amante di Gesù Cristo ossia Pratiche di Pietà per ben assistere alla Santa Messa accostarsi ai Santi Sacramenti ed altre devozioni. Quindicesima edizione riveduta e corretta coll'aggiunta del vespro delle domeniche".
La dedica sulla prima pagina recita: "Premio II a Galletti Adelina per costumi diligenza e profitto 1895/96. Vigo Cavedine, 15 Luglio 1896 La maestra Rosina Franceschini".
Libro di 292 pagine, 8,5x13,5x2,3 cm, con copertina cartonata e lavorata in rilievo, che così si presenta: "Giardino divoto ad uso del cristiano aggiuntovi il vespro delle domeniche".
Tabella in cui sono indicate le assegnazioni dei docenti alle classi, la composizione delle stesse e l'orario scolastico di ognuna delle 21 scuole elementari del Circolo Didattico di Vezzano
Al tempo, il Circolo Didattico di Vezzano faceva parte della Circoscrizione scolastica di Riva. Il comune di Cavedine aveva 2472 abitanti, era prevalentemente agricolo, aveva 5 scuole elementari statali con 13 insegnanti e un asilo gestito dall'O.N.A.I.R.C. a Vigo Cavedine.
Da notare le segnalazioni fatte nell'ultima pagina:
"3) Problemi scolastici nel comune, la soluzione dei quali ha carattere di maggiore necessità o urgnza: Costruzione di un nuovo edificio scolastico a Stravino, perché quello vecchio è stato dichiarato pericoloso e sgomberato; rinnovo totale dell'arredamento a Stravino e Vigo Cavedine; costruzione di un nuovo edificio per la scuola elementare a Cavedine, per lasciare l'attuale tutto alla Scuola Media.
La relazione inizia con una serie di dati statistici, tra i quali: la presenza di 8 comuni [c'erano anche Vigolo Baselga e Baselga del Bondone], 21 scuole statali e 2 sussidiate [Margone e Castel Madruzzo], indilazionabile la costruzione di nuovi edifici scolastici a Vigolo Baselga e Stravino,48 insegnanti e 17 catechisti in servizio, la classe VI era ormai sparita ma c'erano ancora 9 ragazzi in VII e 3 in VIII, c'erano anche 10 scuole materne, 470 alunni assistiti dai Patronati Scolastici, una scuola con refezione scolastica, 4 con doposcuola, 8 ambulatori scolastici, un ambulatorio dentistico il sabato a Vezzano.
Segue una relazione discorsiva del direttore Giuseppe Biscaglia con osservazioni sugli insegnanti, la preparazione degli alunni, le istituzioni di educazioni popolari con la presenza di un corso di Orientamento musicale di tipo bandistico a Vezzano, i libri di testo con un accenno alla recente legge nazionale sulla loro gratuità [1964], i patronati scolastici e l'assistenza medica scolastica.
La lettera n. 6837/B.20b dice che, nel periodo aprile-giugno 1969, viene sperimentato in tutte le scuole della provincia un orario unico di lezione antimeridiano [8-12.10 dal lunedì al sabato], così da lasciar libero i pomeriggi per organizzare i doposcuola dove graditi, far lezione anche il giovedì, ridurre a due i percorsi casa-scuola.
Al termine della sperimentazione dell'orario unico, vengono inviate le reazioni sinteticamente raccolte in ogni scuola come stabilito dalla circolare n. 6837/B.20 b
Dopo la sperimentazione effettuata, si ritiene utile ma non praticabile per tutti l'orario unico con doposcuola, per cui la scuola nel periodo ottobre-dicembre 1969 ha un orario 8.30-11.40 dal lunedì al sabato ed inoltre 14-16 il lunedì, mercoledì e venerdì, contando sulla disponibilità di enti e associazioni per l'organizzazione di attività nei pomeriggi liberi.
Le scuole che avevano adottato l'orario unico negli anni precedenti potranno continuarlo.
Con lettera prot. n.30441/B.20c il Provveditorato assegna 300.000 lire a ciascun Centro Scolastico per l'acquisto di materiale di facile consumo elencato per le attività integrative.
Con lettera n.7021/B.20c il Provveditorato agli Studi di Trento informa ogni comune degli accorpamenti previsti sul suo territorio per la costituzione dei Centri Scolastici di Padergnone, Cavedine, Vigo Cavedine, Pietramurata, Vezzano, Terlago, che evitavano l'isolamento di bambini e garantivano la presenza di 5 classi distinte.
Con lettera n.17512/B.20c il Provveditorato agli Studi di Trento si rivolge ai Sindaci, Direttori Didattici e Ispettori Scolastici per chiarire le motivazioni della nascita dei Centri Scolastici con l'accorpamento delle scuole comunicato con lettera lettera n.7021/B.20c:
Con lettera di prot.17735/B.20c il Provveditorato agli Studi di Trento dispone l'istituzione sperimentale del Centro Scolastico a tempo pieno di Cavedine con 4,10 ore antimeridiane di istruzione per classi e 4,10 pomeridiane con attività integrative per gruppi.
Specifica la provenienza numerica di alunni ed insegnanti dalle scuole di Cavedine, Brusino, Stravino, Masi di Drena.
Vengono garantiti trasporto e servizio mensa gratuiti per gli alunni provenienti da fuori sede.
Con lettera prot. n. 25038 B.20c il Provveditorato agli studi di Trento informa che "il ministero ha accreditato a questo ufficio la somma di L. 54 milioni complessivi per sussidi didattici da destinare ai Centri Scolastici per le attività pomeridiane" e che "È già in corso la procedura per l'acquisto di detti sussidi, che sono quanto di più interessante e moderno ci sia sul mercato, e che saranno disponibili con il 13 ottobre, quando nei Centri inizieranno le attività pomeridiane."
Elenco completo degli orari di partenza ed arrivo ai singoli paesi afferenti a ciascuno Centro Scolastico (Vezzano, Cavedine e Terlago) ed a tutte le altre scuole (Padergnone, Lasino e Vigo Cavedine) con relative ditte fornitrici del servizio. Se ne deducono tutte le scuole aggregate in valle nel 1969, l'orario di ognuna e la provenienza degli alunni che vi afferiscono.