Franca Marcantoni in classe con le sue compagne per il corso di cucito. I corsi per giovani e adulti venivano svolti nei locali della scuola elementare/media e possiamo così vedere qualche particolare di un'aula scolastica del tempo.
Gli alunni ed il maestro Giuseppe Decarli in classe. Quattro lunghe bancate di legno da cinque posti, col piano inclinato e la panche ad esse unite. Alcune bambine hanno maglie e giacche sulle spalle a testimonianza della temperatura rigida presente in classe. Ai muri sono appese vetrinette contenenti farfalle catturate nelle frequenti uscite.
Verso il 1920, alla festa degli alberi, Berteotti Francesco riceve, come tutti i suoi compagni, una pianta di gelso da piantare nella sua proprietà. Era quella la pianta nutrice dei bachi da seta che ogni famiglia allevava per riuscire a far quadrare i suoi magri bilanci.
Giuseppina Travaglia in 4^ elementare posa davanti alla cartina geografica d'Italia appesa all'esterno della scuola. Calze e grembiule nero, libro aperto in mano. Ai piedi le ciabatte.
Lauretta Bonetti sul banco di scuola in prima elementare in posa davanti al fotografo che passava nelle scuole col suo fondale per immortalare i bambini che raramente avevano foto ritratto al di fuori di queste occasioni. Lauretta indossa il classico grembiule nero con colletto bianco annodato con un fiocco.
Questa pagella è intestata "Provveditorato agli Studi di Trento" .
Tra le discipline previste c'era anche "Igiene e cura della persona".
I voti a disposizione erano quattro: lodevole, buono, sufficiente, insufficiente.
L'anno era diviso in tre trimestri ed era prevista una prova di scrutino finale.
Un alunno poteva essere licenziato dalla scuola elementare in classe 3^ e dalla scuola del lavoro in classe 5^.
Questo alunno aveva frequentato la classe 2^ ed era stato ammesso alla classe 3^.
Sul fronte di questa pagella intestata "Ministero dell'Educazione Nazionale - P.N.F. (Partito Nazionale Fascista)" vediamo che è espressamente indicata anche la datazione del regima fascista "Anno XXI Era Fascista" e che per gli alunni era prevista l'iscrizione alla "Gioventù italiana del Littorio" con registrazione del numero di tessera.
Sul retro vediamo che tra le discipline previste c'erano anche "Nozioni varie e cultura fascista", "Igiene e cura della persona".
L'anno era diviso in tre trimestri ed era prevista una prova di scrutinio finale.
Come spesso succedeva, questo bambino è stato bocciato in prima elementare.
Il quaderno della serie "Leggende cristiane" presenta sul retro il brano "I magi d'Oriente" e sulla copertina un'illustrazione dello stesso.
Sono qui presenti alcune pagine di esempio di come si affrontava il programma di storia.
Già dalla copertina di questo quaderno possiamo ricavare interessanti informazioni: a Vigo Cavedine maschi e femmine in quinta erano in classi separate (classe V maschile) e si usava ancora il quaderno di bella scrittura. Si esercitava sia la scrittura in corsivo che in stampato minuscolo, prestando attenzione anche alle maiuscole decorative.
Sono qui presenti alcune pagine di esempio.
Questo quaderno dalla copertina nera, rovinata nel tempo, era utilizzato per le poesie e la geometria. Nell'ultima pagina risulta molto interessante la presenza dell'orario scolastico settimanale.
La datazione è ipotetica pensandolo di classe quinta.
Il quaderno della serie "Racconti mensili del "Cuore"" presenta sul retro un brano tratto dal libro "Cuore" di Edmondo De Amicis e sulla copertina un'illustrazione dello stesso.
Alcune pagine riportate dall'interno ci mostrano come i resoconti vertevano su qualsiasi argomento presentato ed erano corredati di disegni.
Questo quaderno documenta la presenza di un secondo corso muratori a Cavedine nel 1955.
Sono state qui riportate alcune pagine che, oltre a mostrare ciò che si imparava in questo corso, ci danno anche un'indicazione dei prezzi del tempo in questo campo.
Con questa delibera il Consiglio Comunale di Cavedine approva il progetto esecutivo per la costruzione dell'edificio scolastico di Masi di Vigo Cavedine redatto dall'ing. dott. Marco Eccel da Trento che prevede una spesa di 8,240.000 lire tramite lavori in economia.
Il relativo progetto di massima era stato approvato dalla giunta provinciale il 3.3.1952, che approva anche quest'ultimo il 10. 9.1953.
Si riporta qui la parte grafica del progetto, a firma ing. Marco A. Eccel, per la costruzione dell'edificio scolastico di Masi di Vigo Cavedine.
I disegni, presenti su un unico lungo foglio, sono stati ritagliati ed inseriti separatamente nel pdf.
Questo corposo libro di testo per la classe quinta di A. Mondadori Editore misura 16 x 21 x 3 cm, ha 630 pagine ed al tempo costava 12 lire compreso l'atlantino allegato.
Questo volume in particolare porta i timbri della scuola elementare di Vigo Cavedine.
Sei componenti del Circolo Pensionati e Anziani di Cavedine offrono in questa intervista i loro ricordi relativi alla personale esperienza scolastica. Ciascuno di loro si presenta, indicando la data di nascita e il luogo in cui ha trascorso l'infanzia, così da collocare nel tempo e nello spazio i racconti proposti.
Dalle parole degli intervistati si ricavano numerose informazioni relativamente alla scuola del secolo scorso, sia in riferimento all'organizzazione delle attività didattiche, sia per quanto riguarda gli stili educativi del tempo, sia, infine, in merito all'organizzazione della giornata dei bambini di allora.
L'intervista si colloca all'interno del progetto coordinato da ecomuseo della Valle dei Laghi per la ricostruzione della storia delle scuole del Comune di Cavedine.
Questo quaderno dalla copertina nera formato A5 è stato scritto da un alunno della 6^ classe elementare di Stravino. Abbiamo selezionato alcune pagine da cui si evince l'importanza della coltivazione delle patate in Val di Cavedine e la nascita dei consorzi per la loro commercializzazione, l'arrivo della televisione, la costruzione del plastico delI'Italia.
La fotografia mostra l'arrivo dell'arcivescovo a Stravino durante una visita pastorale a maggio del 1930.
Il paese è adornato a festa e all'ingresso si notano le tipiche "arche" e preziosi copriletti e tovaglie delimitano la strada.
A sinistra è presente Albina Pederzolli, maestra del paese che segue e coordina i bambini durante la cerimonia.
Al centro è presente l'arcivescovo Celestino Endrici intento ad ascoltare la recita del sonetto eseguita dal bambino. Accanto a lui alcuni sacerdoti tra cui don Ermenegildo Tonelli.
Anno importante per Cavedine il 1954/55, il primo in cui gli alunni sono entrati nel nuovo edificio scolastico, quello che oggi è riservato alla scuola secondaria.
Il fotografo non poteva certo mancare in questa occasione e le famiglie approfittavano per avere una foto ricordo dei loro figli. Qui sono ritratti insieme due fratellini, di prima e seconda,
In questa foto di classe vediamo che le femmine portano il grembiule nero di fatture diverse mentre i maschi no. Le bambine indossano gli zoccoli mentre i bambini le scarpe. Con loro il maestro Decarli.
Il maestro Giuseppe Decarli in classe coi suoi alunni. In fondo si vede una vetrina piena di farfalle come quelle personali dei bambini di cui ci è giunto un esempio:
Manca la copertina importante per dirci la classe frequentata e il nome dell'autore, ma questo diario scolastico ci offre comunque con semplicità spaccati di vita del tempo: la ricorrenza di Santa Lucia, la recita in teatro, lo studio nella stalla, l'uso del "Signora Maestra" ed anche i disegni, che accompagnano ogni testo ci offrono altre informazioni come il funerale di una bimba con la bara portata da bambine o donne.