Accanto ai contadini c'erano un tempo in tutti i paesi della Valle dei Laghi molti piccoli artigiani specializzati in settori specifici. Spesso il mestiere si tramandava di generazione in generazione ma altrettanto spesso le persone si adattavano alle esigenze del momento, imparavano sul campo e mettevano in gioco inventiva, passione e capacità pratiche per permettere la sopravvivenza della loro famiglia. Troviamo in questa collezione artigiani; luoghi, macchine e attrezzi di lavoro degli artigiani, prodotti degli artigiani.
Serviva per sostenere la tinozza della "lesiva". Dopo l’ammollo dei panni nella cenere, si levava il tappo da sotto la tinozza e si prelevava la "lesiva" (acqua scivolosa) in un’altra bacinella, con questa si lavava il pavimento in legno delle camere da letto o si riutilizzava per un altro ammollo dei vestiti da lavoro.
Erano confezionati con telerie pesanti e con una trama medio-grossa. L’asciugamano era posto a cavallo del porta lavamano che si trovava in camera da letto, a portata di mano per potersi asciugare.
Nelle case abbienti era obbligo adoperare la tovaglia stesa sul tavolo durante i pasti, ciò non avveniva nelle povere case. Generalmente la sposa portava in dote un paio di tovaglie ricamate ma queste erano utilizzate solamente per qualche evento speciale.
Indumento intimo femminile per la notte. Erano lunghe fino al polpaccio, e pesanti questo perché le stanze da letto erano umide e fredde. Assieme alla camicia da notte la donna indossava anche la cuffietta per riparare la testa dal freddo e mantenere intatto “ ‘l crucol”.
Per il confezionamento delle lenzuola si utilizzava, oltre il cotone anche la tela di canapa che però risultava più pesante e ruvido. Il lenzuolo utilizzato per coprire il materasso era semplice di fattura, mentre il lenzuolo di sopra era arricchito almeno di un pizzo.
Indumento prevalentemente maschile. Era un manufatto eseguito dalle donne. Nei pochi momenti di riposo ( durante le ore del filò)si apprestavano al loro confezionamento.
Era sempre utile avere in cucina un secchiello, serviva non solo per anare a prendere il latte, ma anche come contenitore di alimenti liquidi che si dovevano conservare al fresco sul davanzale della finestra. Serviva anche per portare ad un parente una minestra calda ecc…
Per ridurre e tritare in piccoli pezzi gli alimenti, soprattutto il sale. I pestelli, utilizzati nelle famiglie contadine erano prevalentemente di legno, mentre nelle famiglie più agiate potevano essere di marmo o di pietra levigata.
Consiste in un piccolo quadrato di tela ricamato con un foro al centro realizzato appositamente per coprire il piatto del lampadario. Si usava sia in cucina che in camera da letto.