Accanto ai contadini c'erano un tempo in tutti i paesi della Valle dei Laghi molti piccoli artigiani specializzati in settori specifici. Spesso il mestiere si tramandava di generazione in generazione ma altrettanto spesso le persone si adattavano alle esigenze del momento, imparavano sul campo e mettevano in gioco inventiva, passione e capacità pratiche per permettere la sopravvivenza della loro famiglia. Troviamo in questa collezione artigiani; luoghi, macchine e attrezzi di lavoro degli artigiani, prodotti degli artigiani.
L’abbigliamento del neonato o del bambino diventato grande era conservato accuratamente dalla donna di casa, poiché i vestitini passavano da un figlio all’altro, talvolta adottando delle modifiche secondo l’esigenza. Questa è una camiciola aperta dietro e con maniche lunghe.
Capo d'abbigliamento femminile indossato per la notte, di solito ha un colletto, maniche lunghe ed era abbottonata sul davanti. Era abbellita con lavori d’intarsiatura.
La ragazza preparava personalmente la biancheria da portare in dote. Per identificare la proprietà dei manufatti, in un angolo ricamava, servendosi di un filato rosso le proprie iniziali. Altre invece come si arguisce dal presente lenzuolo ricamava il monogramma, con filato di cotone bianco, al centro della piega dello stesso in modo che diventava un abbellimento.
Sulla mensa le donne stendevano una tovaglia al momento del pranzo, utilizzavano le meno belle (tovaglie di canapa o di un filato grossolano), le migliori, in tela di fiandra, erano utilizzate per le occasioni di festa o cerimonia importanti.
Indumento intimo femminile formato da una cintura/fascia che cinge la vita e da quattro bretelline che avevano la finalità di sorreggere le calze attraverso un gancetto posto alle loro estremità
Per confezionare le camiciole dai neonati si utilizzava un tessuto di cotone molto leggero. Dovevano essere pratiche pertanto l’allacciatura era posta sul dietro con dei nastri.
Bianco utilizzato espressamente dalle donne che lo riponevano nella “scarsela” (tasca) posta a destra della veste. Per gli uomini invece si utilizzata un fazzoletto di color rosso molto grande.
Il centrino è un piccolo manufatto tessile d'arredamento realizzato come merletto o ricamo. Si appoggia su mobili come credenze, comodini e tavoli.- abbellisce i mobili, spesso scuri, mettendo in risalto l’oggettistica che vi si pone sopra.- Protegge le superfici evitando graffi e danni al mobilio.I centrini si possono realizzare con l'uncinetto, il tombolo, i ferri da maglia o ricamando su stoffa . Il materiale più utilizzato è il cotone e il lino mentre i colori più in uso sono il bianco e l'écru. Il centrino confezionato era poi inamidato con lo scopo di mantenerlo rigido, in questo procedimento si usa l’amido ma anche lo zucchero.
Asciugamano con bordatura lavorata a orlo a giorno. I migliori asciugamani della dote erano conservati nel baule e utilizzati in caso di bisogno ossia la visita del medico, dell’ostetrica o di qualche persona di rango elevato.