Accanto ai contadini c'erano un tempo in tutti i paesi della Valle dei Laghi molti piccoli artigiani specializzati in settori specifici. Spesso il mestiere si tramandava di generazione in generazione ma altrettanto spesso le persone si adattavano alle esigenze del momento, imparavano sul campo e mettevano in gioco inventiva, passione e capacità pratiche per permettere la sopravvivenza della loro famiglia. Troviamo in questa collezione artigiani; luoghi, macchine e attrezzi di lavoro degli artigiani, prodotti degli artigiani.
E’ un grande cucchiaio di legno usato in cucina per rimestare minestre ma anche alimenti solidi, ha un lungo manico che permette di non scottarsi le mani.
Attrezzo in legno, rigonfio al centro e affusolato alle estremità dette cocche. Si usava nella filatura della lana a mano per torcere il filo e avvolgere la gugliata sulla spola. Era un lavoro che le donne svolgevano durante le ore del filò. Con la lana filata poi si realizzavano diversi manufatti: calzettoni-calzini- maglie-canottiere ecc
Assieme al “fer per far i rizi ai cavei” formava la toeletta della donna de ‘sti ani. Si acconciavano i capelli il sabato per essere in ordine la domenica alla S.Messa. per tutta la settimana portavano “’l fazol su la testa” con i capelli radunati a “crucol”( crocchia)
Era il contenitore per misurare la quantità di liquido, latte, vino ecc... In cucina non mancava mai. Oltre al litro c’erano anche i contenitori di mezzo litro e di un quartino.
Bottiglia: poteva contenere olio come vino. La “bòzza” diventava anche uno strumento per ridurre il sale grosso in fino. Infatti, mancando il mortaio ed il pestello, si passava con forza la bottiglia sopra i grani del sale.
L'imbuto è uno strumento usato per travasare liquidi in contenitori ;dall'imboccatura stretta ha forma conica, precisamente è formato dall'assemblaggio di due tronchi di cono, uno con imboccatura larga per ricevere e uno molto più stretto per incanalare i liquidi nel contenitore da riempire.
Attrezzo che serviva per setacciare la farina bianca e gialla. Le farine erano conservate nella panera (madia) e talvolta erano contaminate dalle tarme. Non si buttava la farina, bastava solo setacciarla. E’ costituito da una rete di crine o di fili metallici tesi su un cerchio di legno.
Elegante contenitore decorato per la frutta. Quest’articolo proviene da una famiglia alquanto agiata, non si trovava sicuramente nelle case rurali dei contadini.
Contenitore aperto, usato per i fiori. Non era presente in tutte le case se non quelle un po’ agiate, in qual caso si poneva in mezzo al tavolo posato su un centrino. I fiori non erano coltivati negli orti se non i fiori di calendula o qualche arbusto di rose che cresceva spontaneo..
In casa si conservava un limone in caso di necessità, era considerato come un toccasana per diverse patologie leggere: per il mal di stomaco si prendeva una limonata, per il mal di testa un succo di un limone con il caffè, ed infine la sua buccia utilizzata per la confezione di dolci.