Indumento per bambino. Pantaloncini fatti a mano tenuti in vita da un elastico.Le mamme in attesa di un figlio realizzavano qualche indumento, erano prevalentemente lavori a maglia eseguiti con la lana che loro stesse filavano.
L’abbigliamento del neonato o del bambino diventato grande era conservato accuratamente dalla donna di casa, poiché i vestitini passavano da un figlio all’altro, talvolta adottando delle modifiche secondo l’esigenza. Questa è una camiciola aperta dietro e con maniche lunghe.
Per confezionare le camiciole dai neonati si utilizzava un tessuto di cotone molto leggero. Dovevano essere pratiche pertanto l’allacciatura era posta sul dietro con dei nastri.
Serviva per fasciare il neonato. Questi appena nato era completamente fasciato dal collo fino alle caviglie la procedura serviva per irrobustire la struttura ossea ancora debole dell’infante. .
All'epoca i bambini venivano battezzati il giorno stesso o quello immediatamente seguente la nascita. Le partorienti, considerate impure, non potevano partecipare alla cerimonia e i neonati venivano solitamente portati in chiesa da un'altra donna della famiglia. Nella foto la bambina è ritratta in braccio alla nonna Pasquina ed è accompagnata dalle sorelle.
Si noti il prezioso tradizionale porta enfant da cerimonia bianco nel quale la bimba, tutta vestita di bianco, era ben protetta per la sua prima uscita da casa.
Lo zio, che si era avvicinato al mondo della fotografia quando era militare ad Addis Abeba, emigrato in Belgio si era comperato la macchina fotografica e così quando rientrava a Lasino fotografava i suoi familiari. Spesso dobbiamo ai nostri emigrati le testimonianze fotografiche dei nostri antenati.