Alimentazione

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  • Tostino

    Serviva per abbrustolire soprattutto l’orzo. L’orzo poi tostato era macinato e reso in polvere per preparare il caffè.
  • Secchiello per il latte

    Era sempre utile avere in cucina un secchiello, serviva non solo per anare a prendere il latte, ma anche come contenitore di alimenti liquidi che si dovevano conservare al fresco sul davanzale della finestra. Serviva anche per portare ad un parente una minestra calda ecc…
  • Secchiello per il latte

    Per andare a prendere il latte al caseificio
  • Pestello e mortaio

    Per ridurre e tritare in piccoli pezzi gli alimenti, soprattutto il sale. I pestelli, utilizzati nelle famiglie contadine erano prevalentemente di legno, mentre nelle famiglie più agiate potevano essere di marmo o di pietra levigata.
  • Sacco per alimenti

    Contenitore realizzato in stoffa alquanto grezza utilizzato durante il piano Marshall subito dopo la seconda guerra mondiale per rifornire la popolazione italiana di generi alimentari. Nelle foto trattasi di sacchi che contenevano farina.
  • Colabrodo

    Attrezzo da cucina, di metallo a fondo bucherellato, che serve per trattenere i piccoli residui di erbe, di carne e di ossa, quando si passa il brodo.
  • Macinacaffè

    Piccolo utensile domestico per polverizzare i grani del caffè.
  • Scatolette

    Scatola che conteneva prodotti dell'erboristeria torinese Ulrich Domenico per aromatizzare da 50 a 70 litri di Vermouth.
  • Tostino

    Il suo utilizzo consisteva nell'abbrustolire orzo, soia, mais. S’introducevano i chicchi dei rispettivi cereali all’interno del cilindro, si metteva sopra il fuoco, intanto un’elica interna mossa dall’esterno da una manovella muoveva i grani per non farli bruciare.
  • Pestello

    Arnese di legno che serviva per frantumare nel mortaio il sale grosso o qualche spezia. Il sale infatti era venduto solo grosso.
  • Paletta

    Attrezzo utilizzato in cucina per girare le frittate o le “fortaie” (omelette) in padella.
  • Treppiede

    Arnese di ferro di forma triangolare con tre piedini che si colloca sopra il fuoco (focolare aperto) sul quale è posta la pentola per cuocere le vivande. Si utilizza quando i tegami non sono agganciati alla catena (segosta) che scende dalla cappa.