Storia della scuola trentina : dall'umanesimo al fascismo

Contenuto

Titolo

Storia della scuola trentina : dall'umanesimo al fascismo

Descrizione

Accurata storia della scuola trentina dal 1445 al 1945. In appendice l'album fotografico di un maestro trentino: Mario Deflorian (34 pagine)

Autore

Antonelli, Quinto

Data di pubblicazione

novembre 2013

Editore

Trento: Il Margine

Numero di pagine

509

Copertura territoriale

Trentino

Collocazione

Oggetto

scuola

Tipo

libro

Indice dei contenuti

Premessa 13
Parte I - La scuola prima dello stato (1445-1774)
Mappe 19
Capitolo I - Le prime scuole pubbliche
- Monasteri, cattedrali e scuole private, 25 – Le scuole di grammatica, 29
– Dal fervore umanistico la scuola è esclusa, 37
– Leggere, scrivere e far di conto, 42
– «Imprimere Christo nelle nude menti de’ fanciulli», 44
Capitolo II - La fondazione dei ginnasi
- Il ginnasio dei gesuiti di Trento, 47
– Il ginnasio di Rovereto, 53
– Libri e quaderni di scuola, 56
– La follia grammaticale: la critica radicale di Girolamo Tartarotti, 58
Capitolo III - Le scuole per il popolo
- Scuole di città, 65
– Scuole di campagna, 68
– Le «scolette » di Angelo Michele Negrelli, 72
– Le bambine sono ancora escluse dalla scuola, 75 – Orsoline, salesiane, carmeliane, 78
Capitolo IV - Illuministi e gesuiti
- Gli studi superiori a Trento, 82
- La soppressione dei gesuiti e la nascita del ginnasio vescovile, 85
Parte II - Lo stato «scopre» l’importanza della scuola (1774-1795)
Mappe 91
Capitolo I - Il maestro deve sostituirsi al gendarme
- L’istruzione diventa un politicum, 94
– Obbligo, metodo, religione, 95
Capitolo II - La riforma è applicata nel Circolo ai confini d’Italia
- L’eccessivo zelo della scuola normale di Rovereto, 101
– Obbligo e tasse scolastiche, 106
– Una mappa delle nuove scuole, 111
Capitolo III - Il Principe vescovo ignora la riforma
- La continuità con il passato, 116
– Là, dove la scuola è un lusso, 119
– Ad Ala sorge un ginnasio «antico», 121
Parte III - Tra guerre francesi e restaurazione (1796-1848)
Mappe 125
Capitolo I - Non è tempo di fondare o rifondare scuole
- Il dominio austriaco (1803-1805), 131
– Il governo bavaro (1806-1809), 133
– Il regno d’Italia (1810-1813), 137
– La breve vita del collegio di educazione femminile, 141
Capitolo II - Il parroco primo «sorvegliatore» dei maestri di scuola
- Il Regolamento politico, 144
– Le scuole nel distretto di Trento, 148
– La scuola femminile pubblica è ceduta alle suore del Sacro Cuore, 152
– La scuola di Rovereto nelle relazioni di Antonio Rosmini, 153
– Nelle valli, 158 – «L’arma com’è pericolosa in mano d’un imperito, così lo è la coltura nel contadino», 161
Capitolo III - Formare la classe dirigente dello Stato
- Il nuovo Codice ginnasiale, 165
– Ridurre il numero degli studenti, 169
– Le norme repressive, 172
– Dio centro e fine dell’educazione, 176
Parte IV - Grandi riforme, nonostante Francesco Giuseppe (1848-1869)
Mappe 181
Capitolo I - Greco, scienze e filosofia
- Il Progetto di organizzazione del 1849, 187
– Sono incoraggiati i ginnasi non statali, 192
Capitolo II - Scuole tecniche, agrarie, professionali
- La Realschule di Rovereto, 196
– La scuola professionale, 203
– Anche Trento vuole la sua scuola reale, 204
– La scuola di commercio di Trento e il corso speciale per le ragazze, 209
– L’istituto agrario di San Michele all’Adige, 211
Capitolo III - Le «abominevoli» leggi del 1868
- Le leggi laiche del maggio 1868, 216
– Le «massime fondamentali» della Legge del 14 maggio 1869, 219
Parte V - La belle époque trentina (tra ’800 e ’900)
Mappe 225
Capitolo I - Nascono gli istituti magistrali (1870-1874)
- Un programma enciclopedico, 229
– «Divide et impera», 233
– Come novizie di un ordine religioso, 235
– «Voglio studiare da maestro», 239
Capitolo II - La scuola popolare e il movimento dei maestri
- «Il governo vuole scristianizzare la scuola», 246
– Le leggi provinciali del 1892, 248
– «Il Didascalico», la rivista dei maestri trentini, 254
– Prima e dopo la grammatica, il pane, 256
– «Se la scuola non è chiesa è tana», 260
Capitolo III - Bambini (poveri, emigranti, discoli)
- Bambini di montagna, 263
– Bambini proletari, 266
– Un collegio per «le malerbe», 271
Capitolo IV - La donna nuova
- Il liceo femminile di Rovereto, 277
– Operaie coscienti e buone, 285
Parte VI - Lotte nazionali e grande guerra (1880-1918)
Mappe 293
Capitolo I - Scuole come trincee nazionali
- Le associazioni di difesa nazionale, 300
– Luserna, 303
– Lo stile di pensiero dei liberal nazionali di Trento, 305
– «Il Tirolo ai tirolesi», 309
Capitolo II - «Italia voleva dire, per noi Trentini, libertà di pensiero»
- «Come i galeotti nella loro galera», 314
– Una «controscuola» clandestina, 317
– «Fatti non foste a viver come bruti»: un giornalino scolastico clandestino, 319
– La mobilitazione degli studenti per l’università italiana, 326
– «Austria e preti e soldati si equivalgono», 330 – Excelsior!, 333
Capitolo 3 - Un popolo scomparso (1914-1918)
- Una scuola di guerra deve essere patriottica, 335
– La scuola dei profughi, 339
– «Perché, signora maestra, c’è la guerra?», 344
– La scuola italiana nelle zone occupate, 349
Parte VII - La scuola nella Venezia Tridentina (1918-1926)
Mappe 357
Capitolo I - L’eredità dell’Austria e la nuova amministrazione italiana
- Le prime novità, 364
– Scuole «non conformi», 365
– Un massone al Palazzo dell’istruzione, 368
– La religione, semplice materia facoltativa?, 372
– I due partiti: scuola laica e scuola libera cristiana, 375
Capitolo II - «Un grande scompiglio nel campo grigio della scuola trentina»
- Una fotografia: anno scolastico 1922-1923, 381
– Luigi Molina, primo provveditore agli studi, 383
– La riforma della scuola di base, 385
– La religione: fondamento e coronamento, 388
– La riforma delle scuole «superiori», 390
– L’esito: più di mille studenti lasciano la scuola, 392
Capitolo III - Alla conquista dell’Alto Adige
- La marcia su Bolzano, 396
– «Snodare la lingua ai tedeschini», 399
– I corsi dell’Opera nazionale di assistenza all’Italia redenta (Onair), 401
– La negligenza e l’ignoranza dei nuovi maestri, 402
– La resistenza delle scuole clandestine, 404
Parte VIII - Dalla mobilitazione permanente alla guerra (1927-1945)
Mappe 411
Capitolo I - Una scuola attiva e fascista
- La scuola come comunità di lavoro, 418
– Esperienze didattiche di un ispettore trentino, 420
– Da fanciulli a balilla, 424
– «Sacerdoti del Duce», 426
– Scuola fascista in pratica, 428
Capitolo II - Le cronache dei maestri
- Uno spazio autobiografico, 430
– Andare verso il popolo, 432
– «Questa non è scuola, è un dormitorio!», 434
– «Il Negus col suo esercito di conigli», 436
Capitolo III - Storie di presidi e di professori
- Il preside «duce», 441
– Un preside devoto, 442
– Fascismo pubblico, antifascismo privato, 445
– Il primo fascista «cronologico» della Venezia tridentina, 448
– I presidi del liceo di Rovereto, 451
– Un «sorvegliato speciale», 460
– I presidi del liceo Prati, 464
Capitolo IV - «Una nuova, immane, orribile guerra»
- Studio, lavoro, sport e moschetto, 472
– Insegnanti e studenti sul fronte del «riarmo morale», 474
– «I figli della montagna», 477
– Via dalle città, 483
– Un grigio, anonimo, diligente provveditore, 488
– Studiare sotto le bombe, 490
Note conclusive 493
Appendice
L’album fotografico di un maestro trentino 499
Indice dei nomi 501

ISBN

9788860890733

Collezione