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Titolo
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Gina Tozzi: l'arte nel cuore
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Descrizione
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Gina Tozzi, classe 1935, esprimendosi in dialetto trentino, ci racconta del suo percorso artistico: una passione nata in tenera età, messa da parte per qualche anno per i numerosi impegni in famiglia e nel lavoro (moglie e madre, benzinaia, autista, ragioniera), ripresa con successo e compagna di vita anche nella vecchiaia.
I video della mostra sono stati gentilmente messi a disposizione da Sandra Martinelli, la foto finale del Lago di Ledro è di Flaviana Miori, la locandina è di ArteLaghi, la musica di sottofondo è "Go to Sleep My Little One" di Doug Maxwell; Media Right Productions".
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Lingua
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dialetto trentino
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Tipologia
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Intervista
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Registrazione evento
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Intervistato
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Gina Tozzi (ossia Luigina - Luigia)
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Data di creazione
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3 maggio 2025
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7 maggio 2025
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20 maggio 2025
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Periodo di riferimento
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1935 – 2025
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Durata
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37 minuti, 54 secondi
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Indice
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Introduzione
00:00 – Introduzione (spegàzo) con una sua dichiarazione, un breve filmato di lei all’opera, il titolo
01:04 - La mostra a sorpresa “I fiori di Gina Tozzi – Novant’anni di pittura in mostra”, organizzata da Il Melograno, in collaborazione con ArteLaghi presso il Teatro di Valle a Vezzano dal 3 al 5 maggio 2025: l’accoglienza del suo “alunno” Pierluigi Dalmaso” di cui lei credeva di visitare la mostra, la presentazione di Laura Targa, attuale presidente dell’associazione Il Melograno di cui Gina è stata una delle fondatrici, la torta di compleanno, con in contemporanea una carrellata fra alcuni dei suoi quadri esposti.
Autopresentazione
03:25 – il rapporto con i figli
04:15 - la storia del suo nome tra emigrazione, chiesa, famiglia amici: da Luisja a Luigia, Luigina, Gina
05:50 - nata a Vezzano nel 29.4.1935
Una vita fra arte, studio, lavoro e famiglia
06:11 – inizia a dipingere a 5 anni con lo zio Carlo che intagliava le statuine di legno per il presepio [1940]
07:13 – alle medie le scelte per il futuro tenendo conto del consiglio della mamma: “Far dopo el pitór l’è ‘na profession che se mòre de fam, fa qualcoss de concreto”
08:53 – alle superiori si è barcamenata tra la frequenza dell’istituto tecnico commerciale a Trento e in contemporanea da privatista studiava arte col cugino e con un suo amico di Ca Foscari a Venezia
09:23 - la prima mostra collettiva a 16 anni [1951]
10:16 – approfondimento sulle scuole: le medie al tempo non c’erano a Vezzano ha frequentato a Trento al Sacro Cuore, gli ostacoli alle superiori [Se ti interessa capire che scuola media c’era al tempo visita https://archiviomemoria.ecomuseovalledeilaghi.it/s/le-scuole-di-cavedine/page/scuola-secondaria]
13:05 – finita ragioneria i primi lavori: concorso macchine elettroniche di informatica a Bolzano, lavoro presso ditta Busarello di Trento (negozio mobili) prima come ragioniera poi come pubblicitaria
14:58 – dopo il matrimonio [1960] ed i figli, collaborava col marito facendo la benzinaia e autista di scuolabus
16:27 – il lavoro alla Vivai Cooperativi Padergnone; tra il lavoro in ufficio, i figli, il distributore le rimaneva poco tempo per dipingere
20:02 – cresciuti i figli ha ripreso a dipingere ed iniziato ad organizzare mostre e corsi alle Terme di Comano. “Quando pensavo qualcoss mi el vedevo! Bastava che ghe nessa drio” e per questo ai suoi allievi spiegava: “Gh’è do categorie: quei che varda e quei che osserva. … L’importante l’è deventar osservatori… vardà ben, vardà ben!”
23:57 - Per merito di Maria Cozzini ha iniziato i corsi a Pedergnone fondando “Il Melograno”. A alcuni suoi allievi continuano a dipingere e fanno mostre. La sua raccomandazione era: “Enventé colori nòvi, no sté limitarve al disegno!” “sopratutto quel che me ‘nteressava l’era che i tegnissa la so penelada, i so colori...: riuscì a capir quel che l’è el color che ve ciapa….[perché] le persone le riesce a trasmeter le emozion atraverso el so color!”.
28:06 – ha frequentato tanti corsi con esteri ed ha iniziato a dipingere la ceramica e la seta
29:50 – ha partecipato a mostre a Trento con Margherita Conati, presidente della Croce Rossa, che ha formato il gruppo “Pittrici trentine” a cui faceva i corsi, con loro hanno prodotto anche un libro di fiabe illustrate e per la manifestazione “Città in fiore” hanno fatto per il Comune una tela di 6,40 m ora esposto nella sala consiliare di Via Belenzani
32:44 – Alla fine “mi go dit: no ghe la fago pu, ...son nada en pension … a 85 anni cossa se continua a laorar? … son cascada en cosina ... son castigada sula carozina e alor cossa fago dale 4 alle 7? Spegàzo!”
34:37 – diverso è dipingere su richiesta e farlo per proprio interesse, è in questo secondo caso che uno può davvero realizzarsi. Il suo cruccio è quello di non essere ancora riuscita a riprodurre i colori del lago di Ledro: “ogni an vago lì e me digo: Porca miseria! Possibile? Quest’an ghe la fago! Quel el m’è restà chi: i colori del Lago de Ledro! ... Mi ghe digo a tuti: Se volé veder en color splendido en Trentino né al Lac de Ledro!”
37:54 - Fine
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Licenza d'uso
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CC BY 4.0