Quella che molti chiamano "Scuola elementare di Cavedine", come sta scritto sull'edificio che la ospita, fino alla riforma Gentile del 1923 era denominata "Scuola popolare generale di Cavedine".
Nel 1969/70, la Provincia l'ha trasformata in "Centro Scolastico di Cavedine", una scuola sperimentale a tempo pieno, come anche quelle di Vezzano e Terlago, che hanno accolto gli alunni delle scuole uniche pluriclasse vicine soppresse.
Nel 2003 in seguito alla "riforma Moratti" ha assunto il nome di "Scuola Primaria di Cavedine".
Fascicolo realizzato con pagine fotocopiate su una sola faccia e unite con tre punti di cucitrice.
I testi sono scritti a mano, i disegni realizzati al tratto sono stati in parte colorati dopo la fotocopiatura.
Vi hanno contribuito tutte le classi.
Il documento, a firma del Sindaco, descrive la situazione degli studenti della vallata di Cavedine, con preciso riferimento ai paesi di Drena, Masi di Vigo, Vigo Cavedine, Brusino, Cavedine, Stravino, Lasino e Madruzzo, mettendo in evidenza la difficoltà nella prosecuzione degli studi successivi a quelli elementari. Dal documento si evince infatti che la possibilità di raggiungere la città di Trento per il completamento del percorso scolastico era cosa per pochi, “a prezzo di enormi spese e disagi” legati agli spostamenti. La relazione evidenzia le conseguenze di tale situazione, con particolare riferimento ad un eccesso di giovane manodopera nei campi e all'assenza di una preparazione specifica. Di qui la proposta di istituire una Scuola di Avviamento Professionale, quale soluzione ai problemi sopraderscritti della vallata e quale possibilità concreta di fornire ai giovani una preparazione tecnica ben inquadrata e spendibile sul mercato del lavoro.
Già nell'anno scolastico 1961/62, in anticipo sugli obblighi di legge, inizia la sua attività, non obbligatoria, la "Scuola media unica in esperimento" di Cavedine con 47 iscritti alla prima classe, provenienti da tutta la Valle di Cavedine. Le famiglie potevano scegliere se far continuare gli studi, ai loro figli che avevano superato la quinta, presso la scuola elementare del loro paese o se mandarli alla scuola media.
Da notare che già l'anno prima era stata avviata nella stessa sede la "Scuola secondaria Statale di Avviamento Commerciale" e che chi era stato promosso poteva continuare il percorso iniziato.
Dal 1967 è intitolata al Cardinale Cristoforo Madruzzo.
Nel 1997/98 viene aggregata alla scuola media di Vezzano della quale diventa succursale.
Nel 2000/01 diventa la sede del neonato Istituto Comprensivo di Cavedine di cui fanno parte anche i plessi di scuola primaria della Valle di Cavedine: Calavino, Lasino, Cavedine e Vigo Cavedine.
Nel 2006/07 entra a far parte dell'Istituto Comprensivo Valle dei Laghi, con sede a Vezzano, sorto dalla fusione dell'I. C. Cavedine e I. C. Vezzano.
Nel 2016/17, da una nuova fusione con l'I. C. Dro nasce l’Istituto Comprensivo Valle dei Laghi - Dro, di cui questa scuola da allora fa parte.
Questo quaderno, dal formato è 15 x 20,5 cm, è composto dalla copertina e 8 fogli uniti da due punti metallici in centro, per un totale di 32 facciate a a righe da 8 mm con margini.
È stato scritto da Margoni Mario nel 1959/60 mentre frequentava la scuola popolare di Ciago.
Vi si trovano lezioni di matematica, contabilità, francese e italiano. Al suo interno sono conservate pagine, ritagliate da un altro quaderno, che riportano temi e lettere. Sono state scansionate e riportate qui le pagine ritenute di maggiore interesse.
Dello stesso è presente in archivio la certificazione rilasciata a fine anno scolastico:
Il quaderno, realizzato a cura del Ministero della Pubblica istruzione, veniva fornito in omaggio agli allievi della scuola popolare.
Il formato è 15,5 x 22 cm. È composto dalla copertina e 8 fogli uniti da due punti metallici in centro, per un totale di 32 facciate a righe da 8 mm con margini.
Questo quaderno è stato utilizzato da Margoni Mario che frequentava la scuola popolare serale di Ciago nel 1959/60, data da cui è desunta la costruzione del quaderno che però può essere anche antecedente.
Il quaderno della Cassa Rurale di Santa Massenza veniva fornito in omaggio ai soci e figli di soci che frequentavano la scuola. Nella terza di copertina è inserito un testo per invogliare al risparmio.
Il formato è 15 x 20,5 cm. È composto dalla copertina e 8 fogli uniti da un punto metallico in centro, per un totale di 32 facciate a quadretti di 6 mm con margini.
Questo quaderno è stato utilizzato da Margoni Mario che frequentava la scuola popolare serale di Ciago nel 1959/60, data da cui è desunta la costruzione del quaderno che però può essere anche antecedente.
Dal documento si ricava che nel 1947 la Federazione provinciale di Trento dell'O.N.M.I. ha garantito la refezione calda per tutto l'arco dei 12 mesi ai 60 bambini poveri che frequentavano gli asili infantili di Cavedine (34 bambini) e Vigo (26 bambini) con una quota individuale mensile di £. 60 per un contributo totale di £. 43.200.
In archivio possiamo trovare le stesse informazioni anche per l'anno 1944:
È qui riportata la corrispondenza fra la Federazione provinciale di Trento dell'O.N.M.I. ed il Comune di Cavedine, conservata unita con uno spillo.
Vengono richiamate le disposizioni dettate con al circolare n. 155 del 1938 presente in questo archivio:
La circolare inviata dalla Federazione provinciale di Trento dell'O.N.M.I. "Al Signor Podestà Presidente del Comitato di Patronato 0. N. M. I. di CAVEDINE" comunica l'obbligo dei Comitati di Patronato ad adoperarsi affinché il servizio di refezione scolastica per i bambini poveri sia istituito in ogni Comune, ove esistano asili provvisti di refettorio e non solo su espressa richiesta da parte loro, purché riconosciuti idonei in base alla legge del 1926.
Esplicita le condizioni di accesso al servizio e finanzia £. 8 mensili per ogni bambino povero da gennaio a maggio ponendo la soglia di un massimo di 60 bambini.
Il documento, coi suoi allegati, è composto da fogli piegati, inseriti l’uno dentro l’altro e cuciti tra loro col filo. Qui sono riportati solo le pagine scritte.
Il primo foglio fa da copertina.
Sul davanti riporta: “Testamento di Caterina Botesa osia donazione che essa ha fatto alla Vila di Brusino come in questo di fiorini 200 del Tirolo
N 15°”.
Sul dietro riporta: “N° 16”
Il primo allegato è un documento di cinque pagine, datato 13.12.1791, riguardante un censo passivo di fiorini 200 di Pietro Berlanda, da Brusino, verso Caterina Botesi, e termina col timbro del notaio siglato C.B.N., Christophorus de Benvenuti Notarius.
Il secondo e terzo documento, di una pagina ciascuno, datati 12.11.1795 e 13.9.1797, impegnano il Berlanda a saldare il suo debito verso al Botesi.
Il documento finale, di quattro pagine, datato 20 aprile 1806, riguarda la donazione di Caterina Botesi alla vicinia di Brusino di fiorini 200 "all’effetto di stabilire la scuola per istruire li ragazi e fanciuli della villa predettala". Questo ultimo, steso con una scrittura contorta e piena di abbreviazioni, risulta di difficile lettura. Termina col timbro del notaio Angelini siglato C.M.A.F.C.A. (?).
Proposta di ricerca di Ecomuseo rivolta alle scuole primarie della Valle dei Laghi finalizzata a realizzare un albo illustrato da colorare che valorizzi e trasmetta alle giovani generazioni i giochi antichi e le filastrocche tipiche della valle dei Laghi.
Il progetto proposto nel 2019/20 e stato poi prorogato nel 2020/21.
Ad esso è stato assegnato uno spazio dedicato sull’Archivio della Memoria:
Con questo progetto Ecomuseo propone a tutte le scuole della Valle dei Laghi una collaborazione per andare ad indagare le tradizioni che occupano uno spazio ben preciso sul calendario annuale o che, pur essendo andate in disuso, lo caratterizzavano un tempo, come ad esempio feste religiose e laiche, riti, ricorrenze, impegni in campagna, ricette, capi di abbigliamento e giochi legati a particolari periodi dell'anno.
Prevede la produzione di uno spazio dedicato sull’Archivio della Memoria in cui inserire man mano i materiali raccolti e la realizzazione di un calendario cartaceo per l'anno successivo.
Progetto studiato da Ecomuseo della Valle dei Laghi, su richiesta del Comune di Cavedine, che coinvolge le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria nella ricostruzione della storia delle scuole del Comune valorizzando nel contempo gli archivi fisici e digitali del territorio.
Ad esso è stato assegnato uno spazio dedicato sull’Archivio della Memoria aperto a futuri ampliamenti:
Villaggio dei folletti ad un anno dalla sua prima installazione da parte dei bambini della locale scuola primaria a difesa del pozzo numero sei. Casette e folletti, costruiti nel tempo con materiali naturali così da poter disgregarsi spontaneamente nel bosco, hanno vivacizzato questo pozzo per alcuni anni mantenendo un saldo legame tra i bambini e questo luogo.
La didascalia dietro la foto riporta: "Processione Corpus Domini con i bambini dell'asilo Vezzano 1960 n.14", da ciò si è potuta ricavare la data precisa dello scatto.
Il Corpus Domini, fino al 1977, si festeggiava il giovedì della seconda settimana dopo la Pentecoste. La foto ci mostra come i bambini dell'asilo seguissero la processione con la loro maestra, grembiulino e cuffia bianca, calla in mano.
Sulla destra si vede la farmacia ed il negozio di alimentari dei Benigni da poco ristrutturati, al piano di sopra un copriletto è esposto alla finestra com'era tradizione in occasione di questa festività. Su via Roma vediamo quella che allora era la sede della famiglia cooperativa.
L'intervista alla signora Gemma è stata fatta su invito di Gaia, una delle bambine coinvolte nel "Progetto calendario" che Ecomuseo sta svolgendo con la collaborazione delle scuole del territorio.
Gemma, classe 1939, nel raccontare le esperienze legate al calendario si è soffermata anche a narrare episodi della sua vita di bambina: qualche marachella, gli interventi educativi del papà e della maestra, ...
Alla visione del video assemblato ha poi voluto aggiungere ancora qualche ricordo.
Come di consueto, in fondo alla scheda trovate i termini dialettali utilizzati da Gemma ed inseriti nel nostro glossario; se non capite qualche altra parola provate ad utilizzare la ricerca libera, se avete richieste o precisazioni da fare non esitate a contattarci.
L'intervista alla signora Amelia è stata fatta su invito di Carlo, uno dei bambini coinvolti nel "Progetto calendario" che Ecomuseo sta svolgendo con la collaborazione delle scuole del territorio.
Come si vede dall'indice, molte sono le ricorrenze raccontate con trasporto da Amelia, classe 1940.
A parte riportiamo anche il suo racconto sul lavoro stagionale che faceva alla "fabbrica delle noci":
Questo ricettario è stato prodotto dalla scuola elementare di Vezzano in occasione del Concerto di Natale 1997
dedicato agli anziani.
Raccoglie 18 ricette di dolci natalizi tradizionali che le anziane hanno consegnato ai bambini.
Realizzato in formato A5 al pc, è stato fotocopiato e distribuito ai bambini ed a quanti hanno collaborato alla sua realizzazione.
Dietro riporta la scritta "New school in Fraveggio", il che fa presumere che sia stata scattata da un emigrato in America e poi spedita. La scuola è identificata come "nuova" poiché da poco era stata ampliata con l'aggiunta della seconda aula e dell'appartamento al piano superiore.
In primo piano si vede la vecchia strada per Vezzano circondata dai muri, ma davanti alla scuola si vede passare anche la nuova strada di collegamento del 1948 al bivio con la strada Vezzano-Lon .
L'ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato in questa occasione, mostra un gruppo di scolari all'aperto, presumibilmente di Cavedine.
In fondo al gruppo si riconosce don Evaristo Bolognani.
Cerchiamo maggiori informazioni su questo scatto.
La fotografia è stata scattata il 3 ottobre 1954 durante l'inaugurazione del nuovo edificio scolastico a Cavedine.
Questo scatto mostra il momento del taglio del nastro tricolore da parte della vedova del defunto Commendatore Giulio Cattoni, alla cui memoria fu intitolato l'edificio.
Si riconoscono l'attuale arciprete di Cavedine don Luigi Demattè e don Simone Felicetti che sorregge il paramento liturgico.
A seguire sono presenti la maestra Gregorina Cattoni, il maestro Eugenio Pederzolli e il maestro Mario Chesani.
Si tratta di un ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato nel 2021.
Cartellone realizzato dai bambini della classe prima primaria di Vezzano in collaborazione con Ecomuseo della Valle dei Laghi nel 2019 per la mostra "Animali e cereali nel progetto memoria". Illustra la produzione del formaggio così come i bambini hanno aiutato il casaro a fare.