Il progetto di questo edificio che doveva dare una degna sede alle scuole elementari di Cavedine, è del 1952, a firma ing. Mario Eccel.
La posa della prima pietra risale al 3 maggio 1953 e l'inaugurazione della nuova scuola al 3 ottobre 1954.
Nel 1954/55 vi è iniziata l'attività didattica.
Dal 1960/61, per tre anni, ha avuto lì la sua sede la Scuola Commerciale di Avviamento professionale.
Nel 1961/62 ha preso il via, in questa stessa sede anche la scuola media.
Successivamente è poi stata costruita una nuova sede per la scuola elementare così da lasciare tutto l'edificio alla Scuola Media.
Come esposto nel cartello all'esterno della scuola, curato dal Gruppo Alpini Cavedine e Comune di Cavedine, "L'edificio attualmente utilizzato come casa sociale fu costruito nel 1922 su progetto del maestro muratore e carpentiere Emilio Comai di Vigo Cavedine. Fino ad allora le lezioni erano tenute in locali presi in affitto non sempre idonei e a volte con problemi igienici. L'edificio è intestato a Pietro Federico Nicoletti che nelle sue volontà testamentarie lasciò una somma a favore della frazione di Brusino per erigere una scuola o un asilo. Internato nel 1915 in Austria ad 80 anni, nel 1917 gli venne concesso il rientro; nel viaggio si perse a Innsbruck dove, prima ricoverato in ospedale e poi in manicomio, morì. Il suo lascito contribuì alle spese per la costruzione delle scuole. Con la ristrutturazione del 2003, l'Amministrazione Comunale ha voluto mantenere il ricordo di questo atto di generosità sociale."
Con questa delibera il Consiglio Comunale di Cavedine approva il progetto esecutivo per la costruzione dell'edificio scolastico di Masi di Vigo Cavedine redatto dall'ing. dott. Marco Eccel da Trento che prevede una spesa di 8,240.000 lire tramite lavori in economia.
Il relativo progetto di massima era stato approvato dalla giunta provinciale il 3.3.1952, che approva anche quest'ultimo il 10. 9.1953.
Si riporta qui la parte grafica del progetto, a firma ing. Marco A. Eccel, per la costruzione dell'edificio scolastico di Masi di Vigo Cavedine.
I disegni, presenti su un unico lungo foglio, sono stati ritagliati ed inseriti separatamente nel pdf.
Il Capo Comune di Cavedine - su segnalazione dell'I[mperial] R[egio] Capitano Distrettuale di Trento - si rivolge ai rispettivi deputati frazionali chiedendo:
- a quello di Brusino che la muraglia a settentrione del locale delle scuole venga riparata perchè troppo umida;
- a quello di Stravino di acquistare 2 sedie e 20 calamai di piombo e di far riparare "due tavole nere" (lavagne);
- a quello di Vigo che "deve esser tolto l'intollerabile abuso che il cesso dei fanciulli debba servire anche pelle fanciulle".
Le spese erano a carico delle singole frazioni.
Carteggio dell'I[mperial] R[egio] Capitano Distrettuale di Trento col Capo Comune di Cavedine riguardo le seguenti voci di spesa:
a) salari ai maestri
b) affitti di locali
c) steore
d) requisiti scolastici e premi
e) interessi di capitali passivi
per le scuole di Laguna Mustè (Cavedine), Vigo Cavedine, Brusino e Stravino.
Per il vocabolo "steora" si veda il nostro glossario.
Si noti che il maestro della scuola di Stravino "viene pagato coll'entrata del fondo della Chiesa di Stravino".
Il Comune di Cavedine ha un archivio storico, contenente documenti del comune dal 1341 al 1962 e di altri archivi aggregati, riordinato ed inventariato nel 2004:
Progetto studiato da Ecomuseo della Valle dei Laghi, su richiesta del Comune di Cavedine, che coinvolge le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria nella ricostruzione della storia delle scuole del Comune valorizzando nel contempo gli archivi fisici e digitali del territorio.
Ad esso è stato assegnato uno spazio dedicato sull’Archivio della Memoria aperto a futuri ampliamenti:
Grazie alla collaborazione dei gruppi culturali Nereo Cesare Garbari del Distretto di Vezzano, La Roda, Retrospettive, Centro Studi Judicaria, Ecomuseo della Valle dei Laghi, Piccola Nizza de Trent, del gruppo Pensionati e Anziani di Vezzano, di molti privati e del patrimonio fotografico degli autori, la nascita del Comune di Vallelaghi ha visto la pubblicazione di questo libro fotografico. Le numerose foto storiche, accompagnate da brevi didascalie e introduzioni ai capitoli tematici, permettono di conoscere peculiarità e similitudini fra le 11 frazioni che compongono il neo comune favorendo così lo sviluppo di uno spirito di appartenenza ad un'unica comunità dei cittadini provenienti dai tre comuni fusi di Terlago, Vezzano e Padergnone.
Diverse foto pubblicate su questo volume sono disponibili nell'Archivio della Memoria per il riutilizzo.
L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la consulenza tecnica della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, a cura della Cooperativa ARCoop di Rovereto; il lavoro è stato ultimato nel 2004.
L'inventario, redatto con il programma "Sesamo 2000", è stato pubblicato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net).
L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del Trentino e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Francesca Benini, Chiara Bruni, Ines Parisi ed Emanuela Pandini (Cooperativa ARCoop) nel corso del 2009, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006".