Contenuti
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Cruciverba di Archeovallelaghius
Quali sono le attività dell’archeologo e quali reperti troviamo nel nostro paese -
Cruciverba sulla geologia della Valle dei Laghi
All'interno del progetto "Si.VAL - educazione all'aperto", al termine dell'attività con la geologa e della successiva rielaborazione collettiva, gli alunni della classe quarta di Vezzano hanno scritto le definizioni di alcuni termini geologici prestabiliti, ideando questo cruciverba. I contenuti relativi sono presentati nella relazione qui sotto collegata. Per il controllo finale queste sono le soluzioni: 1. glaciale, 2. giurassico, 3. inghiottitoio, 4. porfido, 5. ghiacciaio, 6. carbonati, 7. dolomite, 8. placche, 9. carsismo, 10. lagune. -
Aula all'aperto di archeologia
L’aula all’aperto di archeologia è stata realizzata all’interno del progetto SI.VAL (acronimo di Sazio Immersivo Valle dei Laghi) - educazione all’aperto, insieme all’aula di geologia ed a quella di natura, nell'anno scolastico 2023/24, grazie alla collaborazione di Ecomuseo della Valle dei Laghi, Istituto comprensivo della Valle dei Laghi, Comunità della Valle dei Laghi, Comune di Cavedine, con finanziamento Caritro. La classe terza della Scuola Primaria di Calavino, la classe quarta della Scuola Primaria di Cavedine, un gruppo opzionale della Scuola Secondaria di Primo Grado di Cavedine e le esperte Archeologhe della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della P.A.T, Luisa Moser, Mariaraffaella Caviglioli, Mirta Franzoi, sono i protagonisti che hanno progettato e realizzato i contenuti dell’aula, selezionato quelli da porre sui pannelli e condiviso altro materiale nell’aula virtuale ospitata dall’Archivio della Memoria della Valle dei Laghi, collegata all’aula fisica tramite qr-code. Le Archeologhe hanno coinvolto gli alunni nell’apprendere gli aspetti principali del metodo dell’indagine archeologica per poi utilizzarlo in modo autonomo nella ricerca di informazioni relative alle principali scoperte archeologiche realizzate sul loro territorio, diventando protagonisti nella ricerca. Nei pannelli troverete in che cosa consiste il lavoro dell’archeologo, dallo scavo, allo studio e all’interpretazione finale dei dati, siano essi reperti o strutture. I bambini hanno proposto delle interviste ai nonni per conoscere i ritrovamenti e le tracce del passato sul territorio. Infine hanno rielaborato le informazioni raccolte attraverso la proposta di giochi e quiz. A questo seguono i dati relativi alla presenza dei Romani sul territorio, partendo dai toponimi che possono costituire un importante indizio, per poi soffermarsi sulle tracce di abitazioni e sul ruolo della valle come importante via di comunicazione tra l’area gardesana e la valle dell’Adige dove dominava la città di Tridentum. Attraverso attività strutturate in aula e lungo il percorso archeologico di Cavedine, gli studenti hanno imparato a riconoscere gli elementi distintivi del paesaggio che li circonda, leggendo le tracce e i segni lasciati dall’azione delle comunità umane, dalla natura e dal tempo e provando a immaginare possibili paesaggi futuri. Hanno poi proposto il geocaching come modalità alternativa per osservare con attenzione il paesaggio attraverso la ricerca di alcuni punti di interesse archeologico. I pannelli propongono inoltre un collegamento anche alle altre aule così da presentare il paesaggio e l’ambiente della Valle dei Laghi dai punti di vista geologico, archeologico e naturalistico e invitano alla riflessione sul futuro che vorremmo. Un’attenzione particolare è stata rivolta all’accessibilità attraverso l’uso della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) ed una breve presentazione è stata fatta anche in lingua inglese. Accanto ai pannelli, delle sedute con tronchi naturali ed un bug hotel completano l’arredamento dell’aula. Essa può essere utilizzata dalle scuole per la didattica outdoor, che vede nell’ambiente naturale un contesto di apprendimento privilegiato, ed anche da famiglie e viaggiatori, come punto di arrivo o di partenza per esplorare il territorio circostante. Nell'aula virtuale collegata trovano spazio gli stessi contenuti dell'aula fisica ed altri riguardanti la Valle dei Laghi su questa tematica: -
Aula all'aperto di natura
L’aula all’aperto di archeologia è stata realizzata all’interno del progetto SI.VAL (acronimo di Sazio Immersivo Valle dei Laghi) - educazione all’aperto, insieme all’aula di geologia ed a quella di natura, nell'anno scolastico 2023/24, grazie alla collaborazione di Ecomuseo della Valle dei Laghi, Istituto comprensivo della Valle dei Laghi, Comunità della Valle dei Laghi, Comune di Madruzzo, Bacino Imbrifero Montano Sarca Mincio Garda, con finanziamento Caritro. Le classi seconda, terza, quarta e quinta della Scuola Primaria di Sarche, due gruppi opzionali della Scuola Secondaria di primo grado di Vezzano, l’esperto naturalista Dott. Alessandro Marsilli, sono i protagonisti che hanno progettato e realizzato i contenuti dell’aula, selezionato quelli da porre sui pannelli e condiviso altro materiale nell’aula virtuale ospitata dall’Archivio della Memoria della Valle dei Laghi, collegata all’aula fisica tramite qr-code. Durante gli incontri sono stati individuati alcuni tematismi in ambito naturalistico, ambientale e paesaggistico come il viaggio della Sarca, gli animali della Valle dei Laghi, le modificazioni e l’interpretazione del paesaggio. Interventi in classe ed uscite sul territorio hanno dato l’opportunità ai ragazzi di conoscere ed approfondire la loro conoscenza della Valle e di realizzare il materiale ora a disposizione di tutti. La storia di Merlino vi racconterà il viaggio della Sarca. Tre ambienti, il fiume, la campagna e le pendici rocciose e boscate vi faranno conoscere alcuni degli animali presenti. Infine alcune “pillole di memoria” vi ricondurranno a pensieri e storie di vita antiche, ma anche a ciò che desiderano i giovani per il futuro della Valle dei Laghi. I pannelli propongono inoltre un collegamento anche alle altre aule così da presentare il paesaggio e l’ambiente della Valle dei Laghi dai punti di vista geologico, archeologico e naturalistico e invitano alla riflessione sul futuro che vorremmo. Un’attenzione particolare è stata rivolta all’accessibilità attraverso l’uso della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) ed una breve presentazione è stata fatta anche in lingua inglese. Accanto ai pannelli, delle sedute con tronchi naturali ed un bug hotel completano l’arredamento dell’aula. Essa può essere utilizzata dalle scuole per la didattica outdoor, che vede nell’ambiente naturale un contesto di apprendimento privilegiato, ed anche da famiglie e viaggiatori, come punto di arrivo o di partenza per esplorare il territorio circostante. Nell'aula virtuale collegata trovano spazio gli stessi contenuti dell'aula fisica ed altri riguardanti la Valle dei Laghi su questa tematica: -
Aula all'aperto di geologia
L’aula all’aperto di geologia è stata realizzata all’interno del progetto SI.VAL (acronimo di Sazio Immersivo Valle dei Laghi) - educazione all’aperto, insieme all’aula di archeologia ed a quella di natura, nell'anno scolastico 2023/24, grazie alla collaborazione di Ecomuseo della Valle dei Laghi, Istituto comprensivo della Valle dei Laghi, Comunità della Valle dei Laghi, Comune di Vallelaghi, con finanziamento Caritro. Le classi seconda e terza della Scuola Primaria di Terlago, la classe quarta della Scuola Primaria di Vezzano, un gruppo opzionale delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado di Vezzano, l’esperta geologa Angela Castagna sono i protagonisti che hanno progettato e realizzato i contenuti dell’aula, selezionato quelli da porre sui pannelli e condiviso altro materiale nell’aula virtuale ospitata dall’Archivio della Memoria della Valle dei Laghi, collegata all’aula fisica tramite qr-code. Con dei percorsi di presentazione creati ad-hoc per ogni età, agli studenti è stata introdotta la geologia del Trentino e in particolare della Valle dei Laghi e la formazione dei pozzi glaciali. Questo ha dato modo a tutti i ragazzi coinvolti di poter ampliare ed approfondire le loro conoscenze di Scienze della Terra e soprattutto della geologia della Valle in cui vivono. Sui pannelli ci sono informazioni che partono dalla geologia del Trentino e dei punti di interesse geologico del Trentino in generale e della Valle dei Laghi in particolare ed infine informazioni sui pozzi glaciali ed Antonio Stoppani. Alla fine di ogni colonna c’è un simpatico gioco pensato dai ragazzi. I pannelli propongono inoltre un collegamento anche alle altre aule così da presentare il paesaggio e l’ambiente della Valle dei Laghi dai punti di vista geologico, archeologico e naturalistico e invitano alla riflessione sul futuro che vorremmo. Un’attenzione particolare è stata rivolta all’accessibilità attraverso l’uso della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) ed una breve presentazione è stata fatta anche in lingua inglese. Accanto ai pannelli, delle sedute con tronchi naturali ed un bug hotel completano l’arredamento dell’aula. Molto interessante è anche la raccolta di minerali catalogati e messi a disposizione dal Muse nell'aula didattica del vicino Casino di Bersaglio degli Schützen. Essa può essere utilizzata dalle scuole per la didattica outdoor, che vede nell’ambiente naturale un contesto di apprendimento privilegiato, ed anche da famiglie e viaggiatori, come punto di arrivo o di partenza per esplorare il territorio circostante. Nell'aula virtuale collegata trovano spazio gli stessi contenuti dell'aula fisica ed altri riguardanti la Valle dei Laghi su questa tematica: -
Geologia della Valle dei Laghi
All'interno del progetto "Si.VAL - educazione all'aperto", promosso da Ecomuseo, la classe IV è stata accompagnata dalla geologa Angela Castagna nel riprendere e approfondire il percorso sulla orogenesi della Valle dei Laghi, svolto in classe terza in geografia. L’esperta, il 13 e il 27 novembre 2023, ha presentato ai bambini la struttura del pianeta Terra, il ciclo delle rocce, la storia geologica che ha interessato l’ambiente, la deriva dei continenti, la formazione dei carbonati, l’erosione degli stessi, dovuta al passaggio dell’ultima glaciazione e al fenomeno del carsismo. Il 4 dicembre, la classe ha visitato alcuni pozzi glaciali del Sentiero Stoppani; con l’aiuto della geologa ha ricostruito le fasi della loro formazione e ha discriminato diversi tipi di roccia riconoscendo alcune delle loro caratteristiche. In seguito, gli alunni hanno composto, con l’aiuto dell’adulto, un testo collettivo sintetizzando le informazioni; hanno disegnato alcuni aspetti trattati e, in gruppo, hanno scritto le definizioni di alcuni termini prestabiliti, ideando un cruciverba. Il lavoro si è concluso nel mese di gennaio 2024. -
Margone e la sua strada
Studiando l'autonomia del Trentino, dopo la visita al Consiglio Provinciale, gli alunni della classe quarta della scuola primaria di Vezzano hanno deciso di approfondire il tema della provincializzazione delle strade sul loro territorio e di percorrere la più interessante andando a visitare il paese di Margone. Insieme alle loro insegnanti, hanno poi deciso di interfacciarsi con l'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi, che già avevano conosciuto in precedenti occasioni, e di intervistare Eddo Tasin, nativo di Margone ed ex sindaco dell'ex comune di Vezzano, che ha ben saputo adeguarsi al livello dei suoi interlocutori. Dopo l'intervista sono stati visionati alcuni contenuti dell'Archivio della Memoria e successivamente altri ne sono stati inseriti per documentare quanto detto. -
Fauflò
Gioco a carte sulle Aree Protette della Valle dei Laghi. Sono presenti tre file pdf: uno con le carte da gioco, uno con la scatola e uno con varianti di regole del gioco. Il gioco, già uscito in più ristampe da parte della rete delle riserve del Sarca e del Bondone, può essere stampato e diffuso da chiunque per espressa volontà dei bambini, che l'hanno creato allo scopo di diffondere la conoscenza delle aree protette della Valle dei Laghi, degli ambienti, animali e piante che la caratterizzano, delle azioni che si possono fare per la protezione dell'ambiente. Indice delle carte da gioco: p. 1 e 54 - 2 carte jolly con la mappa di tutte le aree protette della Valle dei Laghi p. 2 - Zona Speciale di Conservazione Laghi e abisso di Lamar p. 3 - Riserva Locale Prada A B C p. 4 - Zona Speciale di Conservazione Terlago p. 5 - Riserva Locale Palù p. 6 - Riserva Naturale Provinciale - ZSC Torbiera delle Viote p. 7 - Riserva Naturale Integrale - ZSC Tre Cime Monte Bondone p. 8 - Riserva Naturale Provinciale - ZSC Lago di Toblino p. 9 - Riserva Naturale Provinciale - ZSC Marocche di Dro p. 10 - Zona Speciale di Conservazione Monte Brento pp. 11-25 - 15 carte piante pp. 26-40 - 15 carte animali pp. 41-53 - 13 carte azioni positive p. 55 - retro delle carte pp 56-58 - come si gioca --- Per maggiori informazioni visita -
Rap del Sarca
In preparazione dell'inaugurazione del “Parco fluviale della Sarca”, celebrata domenica 14 dicembre 2014 a Sarche, la classe quarta, coordinata dalla maestra Raffaela Zanoni, ha scritto e musicato il “Rap del Sarca”, con l'aiuto di un esperto esterno: Simone Daves. Qui in allegato troviamo il testo, il ritornello cantato da Simone e la prima strofa in una delle prove del 19 novembre 2014. Se qualcuno avesse la registrazione della canzone completa, o il video da cui estrapolare l'audio, e la volesse condividere, contatti archiviomemoria@ecomuseovalledeilaghi.it. Grazie. -
Ricordo di scuola 1963-64
Il fotografo in visita a scuola ha ritratto Tullio Comai in terza elementare davanti ad una cartina. Al muro sono appese fotografie e mensole. Dagli oggetti sulle mensole possiamo capire gli argomenti che si stavano trattando: peso netto (patate) e tara (scatola vuota), risparmio (salvadanaio). -
Tavole uscita ulivo
La classe ha aderito all'uscita a Santa Massenza, proposta da Ecomuseo, per vedere la raccolta delle olive, coltivazione tradizionale nella bassa Valle dei Laghi. Nei giorni successivi hanno rappresentato sui loro quaderni, col disegno, i loro ricordi della giornata, legati alle loro sensazioni visive, tattili, uditive, olfattive e gustative. Sui disegni hanno poi inserito le parole chiave individuate per la giornata. -
"Parole a cadena" all'UTETD di Vezzano
Attività partecipativa all'interno di un incontro autogestito all'Università della terza Età e del Tempo Disponibile di Vezzano. L'incontro prevedeva la presentazione dell'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi con un momento dimostrativo di una possibile modalità di partecipazione diretta alla creazione di nuovi contenuti. Seduti in cerchio chiunque poteva prendere la parola dicendo un termine in dialetto trentino, spiegandone o chiedendone il significato. Altri potevano poi intervenire per dare proprie spiegazioni e varianti dello stesso vocabolo. Si passava poi a catena ad un'altra parola seguendo una qualsiasi connessione logica. In assenza di voci collegate chiunque poteva proporre un altro termine, anche pescandolo da un cestino di parole scritte su bigliettini. -
Sezione itinerari - Archivio della Memoria della Valle dei Laghi
Il video ripropone la presentazione della sezione itinerari dell'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi fatta al teatro di Calavino in occasione della diffusione del n. 108 della rivista Judicaria. L'evento è stato sfruttata anche per chiedere la collaborazione dei partecipanti (il teatro pieno) alla preparazione del percorso tra gli opifici di Calavino e Padergnone. Al di là dell'occasione specifica, la visione dal minuto 0:43 al 10:15 mostra le possibilità offerte dalla navigazione di questa sezione. -
Chiesa e scuole di Covelo
La foto alla chiesa da questa angolazione inquadra in primo piano la nuova scuola, inaugurata il 27 aprile 1959 e, sotto la chiesa, la vecchia scuola di inizio '900. È stata utilizzata poi come parte di un'altra cartolina. -
Schede di archiviazione
Tutte le classi che collaborano con l'Archivio della Memoria possono produrre materiali da inserire nell'archivio della memoria, se compatibili con le sue finalità. Ogni materiale va però schedato e quindi si ritiene opportuno condividere le schede di archiviazione dei diversi tipi di contenuto, sono in pdf ibrido per cui potete scaricarle, aprirle con LibreOffice Writer, compilarle, salvarle con nome ed inviarle insieme ai jpg o ai pdf allegati a archiviomemoria@ecomuseovalledeilaghi.it , indirizzo al quale potete rivolgervi per ogni necessità riguardo questo Archivio. Si precisa che non possono essere inseriti testi, foto, immagini... di cui non si è proprietari, a meno che non siano espressamente dichiarati in formato libero. Anche se solo il titolo e una seppur breve descrizione sono gli unici campi obbligatori, risulta evidente che ogni informazione inserita arricchisce la scheda e facilita il suo ritrovamento. Per maggiori informazioni e scaricare le liberatorie, se necessarie, consultare la pagina -
Retrospettive (2023/68)
Periodico culturale Valle dei Laghi -
La scuola di una volta
Traccia di una lezione rivolta ad una classe prima con l'obiettivo di rendere consapevoli i bambini che un tempo in ogni paese c’era una scuola e saper riconoscere quella del proprio paese di provenienza; capire che in tempi e luoghi diversi la scuola era/è diversa. Data l'età dei bambini la parte descrittiva è stata ridotta per far spazio alla parte motoria e pratica. La lezione, preparata e condotta dall'esperta esterna in collaborazione con l'insegnante di classe, è stata arricchita con molti materiali portati da casa dai bambini e dall'insegnante, ripresa successivamente, e documentata dai bambini sui loro quaderni, come da pagine di esempio: -
La scuola dei nonni
Sono qui inserite alcune pagine prese dai quaderni dei bambini che illustrano una lezione svolta sulla scuola al tempo dei nonni, con la trascrizione in fotocopia della rielaborazione orale collettiva dei bambini, un disegno collaborativo fatto con la carta carbone e personalizzato poi col colore da ciascuno, una personale rappresentazione grafica delle posizioni assunte in classe, una esperienza individuale di scrittura con l'uso dell'asticciola. -
Didattica 1927
È qiu riprodotta una parte della sezione Didattica della rivista "Scuola italiana moderna" - Anno XXXVII n. 2. Essa permette di farsi un'idea delle idee e programmi scolastici del tempo. La storia di questo periodico è qui ben presentata: -
Quaderno di matematica - Sarche 1912
Il quaderno di matematica, qui consultabile in modo parziale, apparteneva ad un ragazzo del 1898 che nel 1911/12 frequentava la cl. 1^ sez. 3^ della scuola promiscua di Sarche. Si capisce l'importanza che veniva data alla matematica dal fatto che il quaderno è stato completato in un mese ed a febbraio si era già al cinquantunesimo tema. Contiene esercizi di calcolo, concetti geometrici e soprattutto problemi dai quali si possono desumere gli argomenti di interesse del tempo, prezzi, prodotti... Si citano ad esempio: balle di carta a 85 corone, "mercede" settimanale di un garzone di 19,2 corone, lastricato a 9,15 corone il mq, getto di una fontana 1,18 hl al minuto ed un'altra 2,14 hl all'ora, automobile che viaggia a 30,345 km orari, il tritello (residuo della macinazione dei cereali, usato nell'alimentazione degli animali) 0,5 corone al litro, il vino a 0,7 corone al litro, 10 corone per 2,6 litri di lenticchie, la tela a 3,28 corone al metro, l'aceto a 23,15 corone all'ettolitro, 2, 65 kg di sementi di lino per ogni ara (damq), avena a 12,8 corone al quintale, 2,4 hl di frumento e 6,23 hl di segala mensili per una famiglia, frumento a 13,6 corone l'ettolitro, segale 10,8 corone l'ettolitro. -
Scuola Primaria di Sarche
Riportiamo qui la storia di questa scuola pubblicata sul sito dismesso nel 2016 "istitutocomprensivovalledeilaghi.it": La Scuola Primaria di Sarche vanta una storia lunga e singolare. Più volte insegnanti e alunni l'hanno voluta raccontare pubblicando testimonianze, documenti e foto. Oggi queste opere costituiscono la memoria storica dell’istituzione scolastica: 200 anni densi di esperienze umane, emozioni, episodi curiosi. Le informazioni più remote che siamo riusciti a recuperare sulle origini della scuola le abbiamo attinte da una intervista fatta dagli alunni di classe IV e V a Mons. Luigi Bressan, nativo di Sarche e attuale Arcivescovo della Diocesi di Trento, che, in veste di esperto di storia locale, raccontò loro la storia della scuola trentina dell’Ottocento e Novecento.. “ Nel 1813 il Trentino passò sotto la dominazione dell’Impero d’Austria e fu chiamato “Contea Principesca del Tirolo”. Già a quei tempi le scuole erano obbligatorie. Dai 6 ai 12 anni si frequentava la Scuola Popolare divisa in inferiore e superiore. Dai 13 ai 15 anni si frequentavano i corsi festivi o di ripetizione. Fino al 1868 la Scuola nel Trentino era controllata dalla Chiesa che sceglieva pure i maestri. E’ dimostrato che nel 1941 esisteva a Sarche una scuola con una sola aula ed era situata nel casone del Convento: l’aula si trovava nei locali che, fino a poco prima della ristrutturazione, erano occupati dalla cantina. A più di 90 anni fa risalgono invece le scuole in P.zza Mons. Valussi inizialmente due sole aule mentre più tardi nel 1947 fu aggiunta una terza e nel 1977 una quarta.” Nell’anno scolastico 1998/99 alunni e insegnanti pubblicano un libro dal titolo “Una casa.... una storia....” . Il testo, curato in tutti i particolari, riporta numerose testimonianze storiche, due di queste meritano di essere riportate per intero in quanto narrano momenti di vita scolastica. La prima è un’intervista rilasciata da alcune nonne agli alunni di classe seconda, che con un linguaggio semplice ma concreto, riescono a ricostruire i momenti salienti della loro infanzia scolastica. Raccontano episodi semplici descrivendo un mondo ormai lontano ma ancora così vivo nei loro ricordi. “......a scuola , le aule venivano riscaldate da un fornello, che la bidella accendeva regolarmente alle quattro di mattina con la legna portata a turno dagli scolari. Tutti i bambini raggiungevano la scuola a piedi, pertanto chi abitava lontano doveva alzarsi di buon’ora, sopportando in inverno i disagi dovuti al freddo e al buio. Le lezioni si svolgevano quotidianamente al mattino e al pomeriggio, escluso il giovedì dopo pranzo. A mezzogiorno c’era la refezione, che consisteva in un semplice pasto a base di minestra, preparata dalla bidella, e da un formaggino triangolare. A quei tempi c’era un solo maestro per classe che impartiva l’insegnamento di tutte le materie, esclusa la religione cattolica, che veniva insegnata dal Parroco. I maestri erano severi e inflessibili, esigevano silenzio e obbedienza: in classe si doveva” ascoltare e tacere”. I bambini disponevano di un solo libro di testo che durava per uno o più anni scolastici. Ricordo ancora il titolo “In cammino fanciulli”. Le elementari duravano otto anni, ma c’erano solo le classi prima, seconda, terza, quarta e quinta (spesso pluriclassi). Pertanto gli alunni, una volta raggiunta la quinta, la ripetevano fino al completamento dell’obbligo scolastico, anche se erano bravissimi. Alla fine della classe seconda, gli scolari dovevano sostenere gli esami per l’ammissione alla terza. Una volta concluso l’ultimo anno di quinta (all’età di quattordici anni), gli alunni venivano esaminati da insegnanti esterni. A quei tempi non esisteva la scuola media mentre le superiori potevano essere frequentate solo dai ricchi.” (intervista alle nonne Classe seconda anno scolastico 1998 – 1999) La seconda è una testimonianza commovente, scritta con grande maestria e profonda umanità dalla maestra Maria Uez. Dal giornale della classe terza (anno scolastico 1943 – 44 ). 15 dicembre 1943 La Scuola di Sarche ha subito oggi un brutto quarto d’ora. “Verso le 23 – mentre mi trovavo in classe in attesa dell’adunata degli alunni – mi sono sentita d’improvviso scossa da rombo di numerosi apparecchi. Prima che potessi rendermi conto di ciò che accadeva, ho visto traballarmi d’intorno il soffitto e pareti, mentre una pioggia di vetri saltavano in aria. Corsi verso l’uscita preoccupata per i ragazzi che si trovavano nei pressi della scuola. Solo una bimbetta, la più minuscola della classe, giungeva in quel momento nel piazzale. Corsi giù appena in tempo a trascinarla sotto l’avvolto dell’edificio, che una nuova bomba cadeva sul pendio ghiaioso del monte prospicente, producendo un vulcano di sabbia. Con la scolarina spaventata fra le braccia- ne sentivo il battito del cuore in tutte le membra – e cercando di toglierle dal viso il muto spavento, non ebbi il tempo di provare il benchè minimo senso di paura. Forse la preoccupazione per gli alunni fu più forte e m’impedì di pensare a me stessa. Per buona sorte essi si erano tutti posti in salvo negli avvolti delle case vicine assieme ai loro cari. Appena cessato il pericolo li vidi infatti uscire fra la gente spaventata e piangente che si guardava attorno per vedere gli effetti del bombardamento. Io guardavo i miei ragazzi cercando di riconoscere, in quei volti pallidi e piangenti o muti di spavento, l’altro volto, birichino e pieno di vivacità, ch’ero usa a vedere. Visitammo le buche prodotte dalle bombe – una quindicina! – scavate nei vigneti e nei prati circostanti, sul fianco orientale del paese. Presso l’edificio scolastico ne caddero tre a venticinque – trenta – cinquanta metri. Alla vista del pericolo corso e tanto vicino e al pensiero di ciò che sarebbe potuto accadere a tutti quei ragazzi, allora sì mi son sentita invadere dalla paura. Invece solo vetri infranti, fra i quali i maggiormente danneggiati quelli delle aule. Con la collega constatai che era impossibile riprendere le lezioni sia per lo stato d’animo generale che per le condizioni delle aule. Rimandammo perciò tutti gli alunni alle famiglie, in attesa di ordini superiori. Intanto, dal nostro scampato pericolo, il pensiero si volgeva ai ben più terribili bombardamenti delle martoriate città italiane, ai molti bimbi che non avrebbero più riveduto il volto della mamma, alle mamme straziate sulla sorte dei figli. Nel 1982 gli alunni del secondo ciclo pubblicano “Tuttinsieme” il giornalino scolastico dove trovano spazio le testimonianze storiche sulla vita della gente contadina raccolte fra i nonni e le persone anziane del paese. Il Presidente della Repubblica, in quell’epoca Sandro Pertini, fece giungere le sue congratulazioni agli alunni con l’invio di un telegramma che riportiamo di seguito in forma integrale: “ Grazie di cuore, carissimi per il giornalino che con tanta simpatia avete voluto offrirmi in dono. Mi congratulo con voi er la cura e l’impegno con cui lo avete realizzato. Un cordiale saluto alle vostre insegnanti ed ai vostri genitori. A voi tutti il mio più fervido augurio ed un affettuoso abbraccio. Sandro Pertini” Nel 1991 la Scuola Elementare si trasferisce nella nuova struttura appositamente costruita e posizionata nella parte alta del paese. L’edificio è moderno e risponde pienamente alle esigenze scolastiche di bambini e insegnanti. Nel 1996 la Scuola estende il proprio bacino d’utenza oltre che ai paesi di Sarche e Ponte Oliveti anche a quelli di Padergnone e S.Massenza. Nel 2012 iniziano i lavori per l'ammodernamento dell'edificio. Il 15 dicembre del 2013 l'inaugurazione con la nuova mensa, il campo sportivo, il cortile esterno con il gazebo, la messa in sicurezza degli accessi ,i nuovi laboratori e le aule a secondo piano. La scuola ora può considerarsi una struttura in grado di accogliere in modo dignitoso gli alunni che sceglieranno di frequentarla. ... In questi ultimi anni la didattica, riferendosi all’esperienza storica e culturale della Cooperazione Trentina, ha saputo valorizzare l’apprendimento cooperativo. Nelle scuole gli alunni hanno costituito cooperative scolastiche allo scopo di imparare a lavorare in gruppo collaborando per raggiungere obiettivi comuni. Le esperienze del 2010 e 2011 sono raccolte in due pubblicazioni: "Impariamo al Cooperazione" e "Gli alunni della cooperativa scolastica "Il dolce lavoro" - Scuola Primaria di Sarche presentano il libro delle ricette" --- Alcune delle pubblicazioni realizzate dalla scuola sono disponibili in biblioteca e /o on-line in questo Archivio. -
Quaderno di italiano - Sarche 1911
Il quaderno di lingua, qui consultabile per intero, apparteneva ad un ragazzo del 1898 che nel 1911/12 frequentava la cl. 1^ sez. 3^ della scuola promiscua di Sarche. Possiamo notare una curata scrittura con l'asticciola, le poche correzioni in rosso dell'insegnante, il margine destinato alle correzioni poco inutilizzato, la valutazione sempre ottima con V1. Destano curiosità l'uso degli accenti all'interno delle parole ed il linguaggio dell'epoca. I "temi" dettati sono: 1. L'inverno 3. Natale 4. Continuazione della dettatura "Il Natale" 5. La neve 6. L'origine di Carlsbad 7. Il clima ed i prodotti della provincia del Tirolo 8. Il giovinetto a quattordici anni (che non finisce su questo quaderno) Particolarmente interessante il tema 7 che oltre a parlare in generale del clima e dei prodotti del Tirolo specifica la presenza delle coltivazioni di viti, gelso, olivi e limoni nella Valle del Sarca. Storicamente al tempo il Trentino faceva parte del Tirolo, regione dell'impero austro-ungarico, come anche la Boemia di cui si parla nel tema 6. -
Ricordiamo Maria Faiòta - 2
Maria Cappelletti, detta Faiòta, (1890-1965) ha passato la sua vita a Covelo (TN) prodigandosi per tutti quelli che avevano bisogno. Prima che il suo ricordo vada perso, raccogliamo la testimonianza di chiunque l'abbia conosciuta; pubblichiamo in questo video altre tre voci nella speranza che stimolino altri a condividere i loro ricordi. --- -
Retrospettive (2023/67)
Periodico culturale Valle dei Laghi -
Scolari in processione
Davanti vediamo i bambini dell'asilo con la loro maestra, grembiulino colorato, colletto bianco e le femmine col fiocco in testa. Seguono gli scolari col maestro Ermete Piccoli e gli uomini coi gonfaloni. Dietro si vede il vecchio essiccatoio. La data è desunta dall'età dei bambini riconosciuti.