Seppure questa copia manchi di copertina, sulla prima pagina si legge: "Nuova grammatica della lingua italiana con brevi nozioni intorno ai principali generi di componimento ad uso delle scuole per G Parato e C. Nottura - opera prescelta a libro di testo nelle principali Provincie del Regno per l'insegnamento della lingua e composizione italiana secondo gli ultimi Programmi - Edizione stereotipata - 84^ ristampa".
È un volumetto di 148 pagine, con la scrittura fitta e minuscola, dalle misure di 12,3x18,5x0,5 cm.
Si riportano qui l'ultima parte, "Nozioni intorno alla composizione" e l'indice, che danno l'idea del linguaggio, della forma e dei contenuti del tempo.
Questa copia apparteneva a Nicolina Galetti
Viste le scarse risorse della frazione e la richiesta del Comune, l'imperial Regio Capitano Distrettuale autorizza "che l'onorario del maestro della scuola di Stravino venga per un altro triennio pagato coi redditi della rispettiva Chiesa come avvenne pel passato".
L’I. R. Capitano Distr. richiama il Capo Comune Cavedine perché “pella scuola di Vigo coll’imminente anno scolastico, venga assunta una qualificata maestra con corrispondente salario”, risultando incomprensibile per il solo risparmio sia stata assunta una maestra non qualificata pagata soli 20 fiorini [annui]. “Anche il salario di soli f 40 pella maestra di Cavedine è evidentemente troppo meschino”.
“Così pure sarà riparato alla umidità della muraglia rimarcata nel locale delle scuole a Brusino e saranno ridotti ad uso di scuola i locali di Vigo togliendo anche l’intollerabile abuso della promiscuità del cesso pei fanciulli e pelle fanciulle.”rimarcò pure sotto ogni aspetto l’inopportunità pell’insegnanemnto promiscuo nella scuola di Stravino frequentata da più di 70 fra fanciulli e fanciulle, ed ordino che l’insegnamento deve essere dato separatamente. L’istituzione di apposita scuola femminile è reclamata anche dal bisogno dell’istruzione nei lavori femminili.”
“L’I.R. Reggenza applaude infine alla proposta fatta dal Sign. Ispettore Scolastico Distr. Sulla necessità d’assumere anche un’assistente che istruisca la gioventù dai 6 ai 7 anni dacché provenendo nello stesso locale e dallo stesso maestro cui è affidata l’istruzione dei giovani più adulti all’istruzione anche di quelli detà più tenera gli uni devono necessariamente venir negligentati a danno degli altri.
L'ispettore scolastico distrettuale ricorda al Capo Comune di Cavedine che "col giorno tre dell'imminente Novembre devono anche in questo Distretto essere riaperte le scuole elementari, e così pure nell'immediata domenica quelle festive di ripetizione, e mentre di ciò viene avvertito in pari tempo se Lo invita a disporre che le scuole del di Lei Comune vengano in sul fatto provvedute del necessario".
Il documento risponde ad un ricorso del Comune di Cavedine.
Due sono i problemi affrontati: qual’era il maestro che doveva insegnare a Vigo Cavedine (con 72 alunni c’era una sola classe) e con che stipendio.
Alla fine, nonostante la nota del Comune che “finora i docenti in Vigo percepirono un onorario di annui f 100”, “Col decreto dell’i.r. Consiglio scol. Distrettuale 30 ottobre 1894 N.782 venne nominato certo Emilio Berti a maestro ausiliare presso la scuola popolare sistematica in Vigo Cavedine per l’anno scol. 1894/95 con una remunerazione di f 150 ad onta che quel posto di maestro fosse stato conferito in via definitiva, con decreto dell’i.r. Consiglio Scol. Prov. 26 giugno 1894 N.2249 al docente Agostino Pasolli, lasciando quest’ultimo al suo posto anteriore in Laguna-Musté.”
“in esito al suesposto dovendo il maestro Agostino Pasolli occupare col nuovo anno scol. 1895/96 il posto di Vigo, pel quale è nominato in via definitiva, quest’i.r. Consiglio scol. distr. ha gìà predisposto per l’apertura al concorso del posto di maestro dirigente in Laguna Musté per l’anno 1895/96 coll’onoraio di f. 210 onorario stabilito per tal posto con anteriore decisione”
Il comune di Cavedine chiede alla Giunta Provinciale Tirolese di Innsbruck l’autorizzazione a cedere gratuitamente alla parrocchia l’orto attiguo alla casa comunale “per la fabbrica dell’asilo infantile e sala di ricreatorio [festivo per le ragazze] con annesso il relativo piazzale per la ricreazione” ricevendo risposta positiva.
In archivio la richiesta del parroco:
Don Antonio Spada scrive alla "Lodevole Rappresentanza comunale di Cavedine.
L'umile sottoscritto considerato come per promuovere l'istruzione e l'educazione della gioventù sia necessario erigere un asilo-ricreatorio nel quale in seguito verranno collocate le Suore che si applicheranno all'educazione dei bambini e delle ragazze nell'insegnare alle stesse i doveri ed i lavori di famiglia, a risparmio della stessa, così il cucito, il taglio, il ricamo ed altre, e così divenire brave e buone madri di famiglia, prega umilmente che gli siano ceduti a tale scopo gli orti a settentrione del palazzo municipale."
Il Capocomune risponde che la rappresentanza comunale "ha trovato di accordarle gratuitamente quel pezzo d'orto".
Questo non è un documento completo ma ben descrive la situazione delle scuole di Brusino prima della realizzazione del nuovo edificio: "compreso della necessità di un edificio scolastico per la frazione di Brusino ove gli scolari venivano radunati in due locali l'uno dall'altro distanti e antiigienici persino per gli animali".
La data è presunta dalla frase "il comune e la frazione di mutuo accordo misero mano all'opera e ancora nell'autunno del 1921 gli uditori poterono servire allo scopo."
Questo progetto prevede al piano terra palestra ginnastica, bagni, caldaia, locale di rivestimento; al primo e al secondo piano due scuole e due cessi.
Il progetto è stato così rivisto in base a
Questo progetto prevede al piano terra Dirigenza, Biblioteca e due latrine esterne; al primo piano due scuole e due cessi.
Il progetto è stato poi rivisto in base a
Il Dirigente Ufficio distrettuale politico di Trento scrive al sindaco del Comune di Cavedine che il progetto della scuola di Brusino va bene e prosegue il suo iter ma chiede che quello della scuola di Vigo Cavedine venga rivisto con l'aggiunta di un piano per ricavarvi lo spazio per altre due aule ed inserire palestra e gabinetti all'interno dell'edificio.
Questo progetto predisposto dal Commissariato Generale Civile Venezia Tridentina Sezione Lavori Pubblici presumibilmente nel 1920 prevedeva la costruzione di un nuovo edificio per la scuola popolare di Brusino con al piano terra un'aula ed una stanza riservata; al primo piano un'aula e la direzione; il sottotetto; i bagni interni.
Questo progetto predisposto dal carpentiere Emilio Comai di Vigo Cavedine nel marzo 1921 prevedeva la costruzione di un nuovo edificio per la scuola popolare di Brusino con al piano terra l'asilo, la sala d'adunanza e due cessi esterni, al primo piano due scuole con tre bancate ciascuna; il sottotetto.
Supplica dei rappresentanti frazionali di Vigo Cavedine al Municipio di Cavedine per la costruzione di un edificio ad uso canonica con annessi locali scolastici.
Vi è allegato un rapporto del perito-geometra Quintilio Manara che individua lo spazio adatto per tale costruzione descritto anche attraverso uno schizzo preliminare del paese con inserito il desiderato edificio.
I. R. Ingegnerato Distrettuale Trento si rivolge alla Pretura di Vezzano per richiedere una modifica al progetto riguardante la "adattazione dei necessari locali scolastici per la frazione di Laguna-Mustè Comune di Cavedine" previsti nei due edifici attigui sulla piazza di Cavedine. A tal fine allega un nuovo progetto "nel quale vengono proposti due locali per le scuole maschili nel secondo piano della casa comunale coll'entrata dalla parte della stessa casa, e due locali nel secondo piano della casa Dorigati con separato accesso mediante una nuova scala che mette nel ponticello al di dietro, sul quale saranno aperti i due usci ai due locali per la scuola femminile".
I locali risultano "convenientemente lucidi, e ventilati, e con modica spesa si potranno ottenere le quattro scuole per 230-240 individui."
Allega poi anche il programma che prevede la costruzione dell'opera per la primavera successiva ed esplicita altri particolari:
"Un fornello nella parete per metà sarà collocato per riscaldare i locali N I e II, ed un ugual fornello sarà adattato per riscaldare i locali N II e IV i quali verranno riscaldati all'esterno l'uno nell'andito, e l'altro sul ponticello".
!Il cesso pelle scuole dei ragazzi verrà adattato nell'andito in I, e quello pelle ragazze dovrà essere provveduto per collocarlo nel primo piano della casa Dorigati, in un qualche angolo a ciò adattato."
Bambino di 9 anni seduto al suo banco in classe a Brusino. Indossa camicia, maglione e giacca a dimostrazione della temperatura rigida al tempo presente in classe.
Nonostante la dicitura nell'intestazione, la valutazione è stata fatta per quadrimestre. Non venivano usate scale di valutazione ma venivano espresse in forma discorsiva le competenze acquisite. Si parla di interesse, impegno, convivenza, partecipazione, collaborazione nelle attività di gruppo e di discipline: religione, italiano (espressione orale e scritta, lessico, regole ortografiche, elementi grammaticali, schemi linguistici, lettura e comprensione), matematica (operazioni aritmetiche con le prove, problemi, sistema metrico decimale), storia e geografia (studio e ricerche, scienze (esperimenti e ricerche), canto corale e uso del flauto, attività ginniche.
Nonostante la dicitura nell'intestazione, la valutazione è stata fatta per quadrimestre. Non venivano usate scale di valutazione ma venivano espresse in forma discorsiva le competenze acquisite. Si parla di interesse, partecipazione, impegno e di discipline: religione, italiano (espressione orale e scritta, difficoltà ortografiche, lettura e comprensione), matematica (numeri entro venti, calcoli, problemi), canto, educazione fisica, disegno e drammatizzazione.
Astuccio in pelle 21x14 cm, con un inserto mobile interno sul quale inserire i colori su un lato; matita, penna, compasso e gomma sull'altro.
È stato utilizzato in terza media alla
Questa cartella misura 43x34x10cm ed era adatta ai ragazzi più grandi. All'interno vi è una divisorie e la parte superiore a cui si salda al maniglia è rinforzata con un lamierino. È dotata di due ganci di chiusura con chiavetta.
È stata acquistata a Stravino nel 1956 al prezzo di 1000 lire ed utilizzata nella
Penna utilizzata un tempo per scrivere formata da un asta cava in cui andava inserito un pennino che poi si intingeva nel calamaio. Accanto all'asticciola alcuni pennini di ricambio di diversa foggia.
Questa penna è stata utilizzata presso la
Raffinato astuccio in legno intagliato e decorato con scomparto laterale chiuso da un righello.
Al suo interno sono conservati l'asticciola con alcuni pennini di diversa foggia e dei piccoli colori a matita con la punta fatta con il coltellino.
L'astuccio veniva generalmente acquistato in prima e durava per tutti il ciclo scolastico.
Questo è stato utilizzato presso la