La fotografia fu realizzata a seguito della celebrazione solenne della prima Santa Messa di don Attilio Comai, avvenuta il 3 aprile 1932 nella chiesa di San Biagio a Vigo Cavedine.
Nella fotografia si riconosce al centro il festeggiato, don Attilio Comai attorniato da parenti e amici. Il sacerdote sulla sinistra dovrebbe essere il compaesano don Alfonso Bolognani, mentre l'ultimo sacerdote sulla destra dovrebbe essere un altro compaesano ordinato sacerdote nel 1915: don Francesco Manara.
Lo scatto è avvenuto sul retro della chiesa, davanti alla canonica del paese.
La fotografia mostra un gruppo di uomini di Stravino durante il carnevale del 1936.
In prima fila da sinistra verso destra: Celeste "Furia", Oliveto Berteotti, Saverio "Zaiacom".
In piedi da sinistra verso destra: Aldo "Aldin", Dario "Monech", Simone "Galiaz" e Arturo Malfer.
Dietro quest'ultimo: Silvio "Tomasela". A destra in piedi: "Bepi Filipo".
La fotografia ritrae un gruppo di "coscritti" di Brusino nati nell'anno 1931.
Per festeggiare questo rito di passaggio alla maggiore età in ogni paese della valle erano soliti vestirsi eleganti e in particolare indossare un caratteristico cappello decorato con fiori. Immancabile era anche la foto ricordo di gruppo con indicato il loro anno di nascita.
La fotografia mostra un momento di accoglienza di un vescovo durante la recita di un sonetto da parte di una bambina in piazza a Stravino.
Il paese è adornato a festa e si notano le bandierine.
Accanto alla bambina è presente Albina Pederzolli, maestra del paese che segue e coordina i bambini durante la cerimonia. Partecipa a questa importante occasione tutta la popolazione che per l'occasione veste l'abito più elegante.
Utilizziamo questi scatti del carnevale per parlare della nuova piazza di Ciago, riconosciuta come tale solo dai residenti, presente in paese fin dal 1966 come si vede in quest'altro contenuto:
La fotografia ritrae un gruppo di persone in abito elegante.
Probabilmente si tratta di una gita "fuori porta" in occasione di una festa.
Si riconosce Agnese Bridarolli, moglie di Giulio Dallapè. I signori sono amici della famiglia Dallapè, probabilmente appartenenti alla famiglia De Varda o De Vilos.
Lo scatto dovrebbe essere realizzato in una zona di Stravino facilmente raggiungibile a piedi.
I vestiti sono eleganti sia per le signore che per il rematore. Ci sono anche mazzi di fiori, probabilmente si tratta di una gita "fuori porta" in occasione di una festa.
Si riconosce Agnese Bridarolli, moglie di Giulio Dallapè. Le signore sono amiche della famiglia Dallapè, probabilmente appartenenti alla famiglia De Varda o De Vilos.
Lo scatto risale agli anni '30 quando i fratelli Dallapè iniziarono a dilettarsi come fotografi.
La fotografia mostra l'arrivo dell'arcivescovo a Stravino durante una visita pastorale a maggio del 1930.
Il paese è adornato a festa e all'ingresso si notano le tipiche "arche" e preziosi copriletti e tovaglie delimitano la strada.
A sinistra è presente Albina Pederzolli, maestra del paese che segue e coordina i bambini durante la cerimonia.
Al centro è presente l'arcivescovo Celestino Endrici intento ad ascoltare la recita del sonetto eseguita dal bambino. Accanto a lui alcuni sacerdoti tra cui don Ermenegildo Tonelli.
La fotografia mostra l'arrivo del vescovo a Stravino durante una visita pastorale a maggio del 1930.
Il paese è adornato a festa e all'ingresso si notano le tipiche "arche" e preziosi copriletti e tovaglie delimitano la strada.
La fotografia mostra il rituale della processione con la statua della Madonna del Carmine a Stravino.
Lo scatto risale al 1956.
Sullo sfondo si nota il capitello di San Rocco completo di gradini e di un piccolo cancello che furono distrutti negli anni a seguire per la viabilità.
In occasione della prima comunione sono riuniti presso la canonica gli insegnanti e il direttivo dell'Azione Cattolica che hanno organizzato il rinfresco per i comunicandi. Al tempo anche gli insegnanti partecipavano coi loro alunni alla vita religiosa del paese.
La fotografia ritrae le famiglie Dallapè, De Varda e De Vilos, durante un pomeriggio festivo al Luch.
In piedi da sinistra si riconosce Celeste e seduto accanto Giulio, i due fratelli fondatori del calzaturificio Dallapè. Accanto a Giulio si riconosce Agnese.
Il signor Tranquillo è quello seduto più in alto.
Nella fotografia sono presenti un gruppo di coscritti di Stravino, presumibilmente nati nel 1935.
I giovani vestono l'abito delle festività ed indossano il caratteristico cappello decorato con i fiori.
Nella fotografia viene immortalato il momento della benedizione durante la posa della prima pietra del nuovo asilo infantile di Vigo Cavedine.
Il parroco è don Livio Ruggera. Tra i partecipanti è presente don Matteo Eccher, allora giovane studente.
I lavori continuano:
La fotografia, scattata nel piazzale della chiesa di Santa Maria Assunta di Cavedine, ritrae un gruppo di fedeli in attesa.
Si possono notare le bandierine e in particolare le ghirlande sul portone di ingresso della chiesa, segno di evento religioso importante.
Si tratta presumibilmente dell'ingresso del nuovo parroco, oppure la Prima Messa di un novello sacerdote di Cavedine; non possiamo neppure escludere una qualche attinenza con le fisarmoniche di Stradella. Qualcuno ha qualche informazione in più su questo scatto?
L'ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato in questa occasione, mostra un carro allegorico realizzato da Costante Roncher per il carnevale di Arco.
Lo scopo era di promuore il "Vin Sant" (Vino Santo) realizzato dalla premiata ditta Costante Roncher di Cavedine.
L'ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato in questa occasione, mostra un carro allegorico realizzato da Costante Roncher per il carnevale di Arco.
Lo scopo era di promuore il "Vin Sant" (Vino Santo) realizzato dalla premiata ditta Costante Roncher di Cavedine.
La fotografia ritrae una donna con un cesto di vimini e un ramo d'uva appena raccolta.
Nella descrizione dell'ingrandimento in formato 30x40 cm, scansionato in questa occasione, appare la seguente frase: "Festa dell'Uva".
La donna fotografata potrebbe essere Armida Dorigatti.
L'ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato in questa occasione, rappresenta una foto di gruppo in occasione di un festeggiamento del fante Bortolotti, posizionato al centro del gruppo.
A sinistra del festeggiato è presente Silvio Comai, postino di allora.
I vigili del fuoco, organizzatori della "sbigolada" di carnevale a Fraveggio mangiano la loro porzione di spaghetti al ragù nei loro piatti portati da casa, come era tradizione prima dell'avvento de piatti in plastica usa e getta.
La piccola Luisa Bressan suona lo zufolo travestita da tirolese nello spazio circolare ai piedi del giovane cedro nella piazza di Fraveggio.
Presso i lavatoio si intravede la postazione per la sbigolada ed intorno qualche persona, segno che la festa del carnevale stava per cominciare.