L'acronimo in copertina significa Unione Magistrale Nazionale - Trentina; si tratta della sezione trentina di una delle più importanti associazioni di maestri dell'epoca in Europa. (FONTE: https://www.sissco.it/recensione-annale/alberto-barausse-lunione-magistrale-nazionale-dalle-origini-al-fascismo-1901-1925-2002/)
Da notare le indicazioni riportate nella prima pagina ("Leggi e ricorda!").
L'alunna, Gisella Parisi, era in una classe mista e ha frequentato regolarmente la scuola per 8 anni, testimoniando una minore durata degli anni scolastici rispetto ad oggi in quanto anche i bambini costituivano un'indispensabile forza lavoro per molte famiglie.
Dal documento si evince che nel 1916/17 la valutazione dalla forma in giudizio è passata ai punteggi, dove 1 era il massimo, e nel 1919/20 è passata ai voti, in cui 10 è il massimo.
Notiamo come anche la cura di sé ("forma esterna") rientrasse nei criteri di giudizio scolastico, così come il "contegno" e la "diligenza".
Venivano impartite anche lezioni di "lavori donneschi".
Nella sezione "disposizioni legali" in fondo al libretto si legge come le assenze ingiustificate da scuola potessero venire punite con un'ammenda fino a L. 40 o addirittura con l'arresto fino a 4 giorni!
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Della stessa alunna disponiamo di una foto di classe:
Si tratta di un estratto della copertina del libretto dedicato alla Prima S. Messa di don Attilio Comai, celebrata il 3 aprile 1932.
Nella parte alta del documento sono riportate tutte le fotografie dei sacerdoti presenti per l'evento.
Documento scritto dalla comunità alle autorità chiedendo aiuto a seguito di una violenta grandinata che, il 13 settembre 1902, colpì le coltivazioni di Vezzano, Fraveggio e Lon.
La richiesta di aiuto ammonta a 82.000 corone.
Etichetta di Vino Santo annata 1981 della cantina fratelli Rigotti (probabilmente il Vino Santo fu imbottigliato dalla cantina Pravis, dopo che per via della crisi Rigotti gli aveva ceduto le ultime botti. Pravis mantenne comunque il nome Rigotti sulle etichette).
I Rigotti sono soprattutto noti per aver creato il vitigno Rebo, che porta il nome del creatore, Rebo Rigotti.
Etichetta di Vino Santo Trentino della cantina di Beniamino Bassetti di Santa Massenza, che oggi non è più in attività (chiuse nella seconda metà del 1900).
Locandina pubblicitaria che decanta le proprietà del Vino Santo Trentino prodotto da Giacomo Sommadossi a Castel Toblino.
Giacomo è un personaggio che viene considerato il padre del Vino Santo Trentino, presente già nel 1822 a Castel Toblino e amministratore della proprietà per conto dei Wolkenstein.
Partiture musicali manoscritte per clarino in si bemolle, bombardone in mi bemolle e basso in fa.
Le informazioni sono tratte dalla ricerca di Veronica Pederzolli per il
Si riporta integralmente il documento:
"All'Ufficio Comunale di Fraveggio
Intenzionato il sottoscritto di unirsi in matrimonio con Piera Sommadossi di Giuseppe da Ranzo, e perciò prega codesto ufficio comunale a volerli rilasciare il prescritto permesso politico.
... Bassetti Giovanni.
"Al Lodevole ufficio comunale Fraveggio
Supplica di Giovanni Baßetti da S. Maßenza per ottenere il permesso di matrimonio.
Visto e da parte dello scrivente ufficio nulla osta che il supplicante si unisca in matrimonio con la ... nominata Piera Sommadossi.
Fraveggio Comune 2/10 1869
Il Capocomune ed il Consigliere Comunale
Francesco Baßetti C.C.
Lorenzo Baßetti"
Da notare il timbro "Comune di Fraveggio".
Si riporta integralmente il documento:
"A Pietro Baßetti
Cacciatore in
permesso
di
Sta Maßenza
Al
Cacciatore in permesso Pietro Baßetti
di S. Massenza
Per evasione dell'analoga sua istanza gli si autorizza la ricercata licenza et atto di delegazione per passare a matrimonio con Maria Tamanini di Banale all'ordine di presentare seguito il matrimonio un estratto in carta semplice del relativo registro matrimoniale per essere trasmesso all'i. r. Comando del Reggimento dell'Imp. R. Giud. Distr.
Vezzano, li 26 Gennaio 1849"
Segue il timbro dell'Imperial Regio Giudizio Distrettuale di Vezzano
Si riporta integralmente il documento:
"Reggenza Circolare del Tirolo Italiano.
Comune di S. Massenza e Fraveggio.
A Giovanni Bassetti di S. Massenza.
Si accorda al medesimo visto il consenso della Rappresentanza comunale il permesso politico di poter ammogliarsi con Oliva Armanini di Primione supposto che non vi osti alcun' impedimento legale ecclesiastico ossia civile.
Dall'Uffo comle
S. Massenza 12 Ottobre 1853.
Il Capo Comune
Baßetti"
In calce da notare il timbro "Comune di S. Massenza e Fraveggio"
Compravendita di un orto a Vezzano compiuta da "Domenica vedova Bones". Le firme comprendono anche quelle dei testimoni, dove alcune sono delle semplici croci.
Risposta del Comune di Calavino a "Cesare ed eredi fu Valeriano Graziadei" dopo che questo, probabilmente, aveva protestato in seguito al danneggiamento del terreno dovuto alla caduta di massi.
Licenza per l'esercizio del commercio ambulante; all'interno si legge che il commercio era di "animali suini ovini", oltre all'elenco delle province nelle quali potersi recare.
Il documento contiene diversi bozzetti relativi alla chiesetta di S. Udalrico. Si può notare come appariva prima degli anni '60 e due possibili soluzioni da adottare a seguito della demolizione della tettoia. Tra i vari appunti si legge che la chiesa è stata costruita nel 1400 dai Conti d'Arco.
Bozzetti relativi al progetto di rifacimento della facciata della piccola chiesa di S. Udalrico. Oltre ai disegni realizzati a matita e a penna, sono presenti appunti e informazioni riguardanti l'edificio costruito per volere dei Conti d'Arco.
Si possono leggere informazioni riguardo una visita pastorale di B. Clesio nel settembre 1537 e appunti relativi ai Conti d'Arco. Particolare rilevanza desta la seguente annotazione: "a S. Odorico correva il confine tra la Signoria dei Conti d'Arco e la Signoria dei Madruzzo".
Questo registro riporta i nomi di tutti gli iscritti alla Confraternita dal 1931 fino al 1971. Sono qui riportate al completo le pagine degli iscritti tra il 1931 e il 1941, solo due pagine del periodo 1942-52, 1953-1962, 1963-71 per mostrare il cambiamento delle quote.
198 soci risultano aver pagato la loro quota nel primo anno (1931), 175 nell'ultimo anno (1971).
Gli iscritti dovevano versare una tassa iniziale di iscrizione e poi una quota annuale. La tassa di iscrizione variava a seconda dell'età e quindi della speranza di vita del neo iscritto in quanto alla morte di un socio la confraternita aveva l'impegno di far celebrare a sue spese tre messe a suffragio del socio defunto. La tunica veniva acquistata a parte, era rossa con una corda di lana intrecciata in vita e un triangolo che cadeva dalle spalle sulla schiena terminante con una nappa. Un semplice foglietto inserito nel registro riporta le quote della tassa di iscrizione (1956), poi corrette(1963): dai 20 ai 30 anni £ 200, poi 300, dai 30 a i 40 anni £ 300 poi 400, dai 40 a i 50 anni £ 500 poi 700, oltre i 50 anni £ 1000 poi 1500, tassa annuale £ 100 poi 150. Per i periodi precedenti la quota annuale si può desumere dai pagamenti effettuati £ 1 nel 1931, cresciuta a £ 2 nel 1941, a £ 10 nel 1946, £ 20 nel 1948, £ 40 nel 1949, £ 50 nel 1954.