Numeroso gruppo di bambini e ragazzi sulla neve con i loro slittini costruiti in casa e palle di neve.
I più piccoli portano i pantaloni corti.
Dietro si vede una parte del paese di Ranzo.
Sullo sfondo, il Gazza completamente spoglio da vegetazione si presenta come un ghiaione.
Una bambina è seduta sullo slittino, con cappotto, calze, muffole e cuffia di lana. Notare il bambino che le è accanto in pantaloncini corti nonostante la presenza della neve, abitudine diffusa un tempo, cosicché si diceva ai bambini: "fin a Nadal fret no 'l fa, braghe d'istà, dopo Nadal fret pasà... braghe d'istà".
[Fino a Natale non fa freddo perciò si usano i pantaloni estivi, dopo Natale il freddo è passato perciò si usano i pantaloni estivi]
Un bimbo gioca con un carretto costruito in casa ed una bambina maneggia con disinvoltura una forca. La strada è sterrata. Dietro ai bambini il capitello di Sant'Anna.
Anche una volta cani e gatti erano spesso compagni di giochi dei bambini.
Altro gioco molto usato era "scondilever", ossia nascondino, lo si faceva liberamente in giro per il paese entrando ed uscendo da case e fienili, nascondendosi tra i numerosi attrezzi agricoli presenti ovunque, come ad esempio sotto la "bèna" che si vede nella foto. La "bèna" era una grande contenitore che si metteva sul carro per trasportare il letame o altri materiali.
La strada interna della parte alta del paese era ancora sterrata.
Isidoro Cattoni, detto Dòro, festeggia il suo 102° compleanno. Per l'occasione è intervenuta anche la Banda del Borgo di Vezzano. Di lui si scrive anche a Singapore e a Rio de Janeiro.
La sua longevità aveva attirato molta attenzione. In occasione di questo compleanno avevano parlato di lui anche quotidiani stranieri, che oggi troviamo in internet.
Il "Singapore Standard", quotidiano edito a Singapore in inglese, nell'edizione del 23 luglio 1957 nell'articolo intitolato "FOR LONG LIFE" riferisce questo consiglio di Isidoro: "Se vuoi raggiungere la mia età prendi solo tabacco da fiuto. Fa bene alla salute.".
Il "Correio da Manhã" edito a Rio de Janeiro in portoghese, nell'edizione del 9 agosto 1957 riporta un comunicato ANSA che parla della festa fatta da autorità e popolazione a Isidoro in occasione del 102° compleanno dell'allegro vecchietto, che dichiara di aver attraversato ben quattro volte l'oceano per andare a lavorare in Argentina e di aver sempre fatto uso di tabacco da fiuto.
La foto è stata scattata aI funerale di Isidoro Cattoni, chiamato Dòro, nato nel 1855 a Ciago, dove è morto nel 1958. In archivio abbiamo una foto del suo
Non era infrequente che la moto fosse l'unico mezzo di trasporto della famiglia e così succedeva, come in questa foto, che papà, mamma e figli viaggiassero tutti insieme, in questo caso su una Moto Guzzi Galletto 192.
Dietro loro si intravede l'insegna della Famiglia cooperativa un tempo posizionata proprio in via Roma, affacciata sulla piazza.
Angelina Miori visita il capitello ai Piovesi costruito da Donato Miori nel 1961 quale ex voto a Santa Rita dopo aver recuperato l'uso delle gambe, perso nel 1957 in seguito ad una paralisi che l'ha costretto in ospedale per ben 28 mesi.
Un gregge esce dal paese. Si notano la strada interna sterrata e la nuova strada per Margone-Ranzo, costruita tra 1947 e il 1954, asfaltata. Bene in vista all'entrata del paese un punto luce dell'illuminazione pubblica. Sulla foto con la chiesa in lontananza si vede sulla sinistra il "Ristorante Fior di Roccia", costruito nel 1958, che ci permette di datare la foto successivamente a tale data.
Nella foto col gregge si vede, al di sotto dell'entrata in paese, il punto dove è stato realizzato il pubblico lavatoio alla sorgente della roggia che poi scende a Fraveggio e si getta nel lago di Santa Massenza. Un tempo si presentava diversamente e, fino alla realizzazione dell'acquedotto potabile, era lì che la gente di Lon andava a prendere l'acqua,
Il concerto è stato effettuato in occasione della festa di commemorazione del voto di San Valentino. Si nota l'insegna del municipio e del negozio Benigni nella sua collocazione del tempo. I lavori in corso all'edificio che verrà poi occupato da quello stesso negozio potrebbero portare ad una datazione precisa della foto.
Queste foto sono state scattate alla cerimonia di commemorazione del voto di San Valentino, che dal 1945 si celebra ogni anno la prima domenica di settembre a Vezzano.
Si vede San Valentino che lascia la chiesa seguito da un grande gonfalone. La confraternita che porta il santo veste una tunica bianca con lunga cintura rossa annodata in vita e mantellina rossa. Bandierine triangolari bianche e rosse ravvivano sia la piazza centrale che piazza Perli. Un copriletto ed un coperta sono stesi ai balconi, usanza molto praticata in passato per abbellire le case in queste occasioni. Alla processione partecipano, oltre i numerosi fedeli, la banda, gli alpini e i carabinieri.
In piazza centrale si notano le insegne dell'albergo Stella d'oro e del bar accanto alla fontana monumentale, lavori in corso sull'edificio al lato opposto della piazza che potrebbero permettere una datazione più precisa delle foto, le insegne della cassa rurale e di una edicola sul lato lungo via Roma, la vecchia illuminazione pubblica, i cavi aerei della corrente con i bracci di sostegno delle linee elettriche muniti di isolatori in ceramica.
Nella foto si vede la località ai Vernisi, alle spalle del paese, ancora coperta dalla campagna. Gli anni '60 sono stati caratterizzati dal boom edilizio e qui si vedono ben tre case in costruzione
Negli anni '50, primi anni '60 i bambini venivano ancora battezzati il giorno stesso o quello immediatamente seguente la nascita. Le partorienti, considerate impure, non potevano partecipare alla cerimonia e i neonati venivano solitamente portati in chiesa da un'altra donna della famiglia.
Nelle foto si possono vedere Terlago col lago e Vigolo Baselga, Selva Faeda e la prateria di Prada, il Gazza e la Paganella senza antenne. Il ripetitore RAI sulla Paganella è entrato in funzione il 7.12.1955, il che ci fa datare questi scatti al massimo al 1955, nonostante l'indicazione dell'autore riporti che la sua collezione risale al 1956-68
La processione del Santo patrono veniva celebrata nel giorno esatto della ricorrenza, il 10 agosto; vi partecipavano anche gli abitanti dei paesi vicini, in particolar modo quelli di Lon, che rimpinguavano anche il coro. La confraternita che portava il Santo portava una tunica blu con sopra una bianca e sopra una mantellina blu.
Si notano le case in sassi a vista e la strada sterrata. La casa sulla sinistra ha la soffitta aperta sul lato strada con stretto balcone, vi si nota la presenza del fieno.
Sull'angolo della stessa si vede il braccio di sostegno delle linee elettriche aeree con i cinque isolatori di corrente in ceramica.
Nella seconda foto, in effetti scattata per prima, si vede che la processione era arrivata all'altro capo del paese; al capitello di San Rocco si girava per rifare il percorso a ritroso. In primo piano entra nell'immagine una pianta di fico.
Il motocoltivatore di Valentino Verones di Covelo, immortalato in questo scatto, è stato il primo a raggiungere le praterie del Monte Gazza sul finire degli anni '50, inizio anni'60, dopodiché molti abitanti del Pedegaza hanno seguito il suo esempio.
Era un motocoltivatore AEBI AM 53 con motore MAG; il serbatoio era diviso in due parti, una piccola conteneva benzina e serviva esclusivamente per accendere il motore tirando una corda, appena acceso si collegava l'altro serbatoio che conteneva petrolio.
Nella foto vediamo che qualcuno era a bordo, altri gli camminavano intorno attaccandosi a volte per aiutarsi nella salita; questo mezzo era infatti abbastanza lento da poter essere seguito a piedi.
Da notare come al tempo la strada, "novicter factam" nel 1447, fosse ancora completamente selciata.
Il toponimo "Presalter" ci riporta alla figura del "saltaro", presente nelle antiche carte di Regola, che aveva il compito di sovrintendere al controllo di una determinata zona. La testimonianza dei più anziani ci riporta che il prato sulle coste del Gazza a "Presalter" era di proprietà pubblica e veniva affidato di anno in anno a persone diverse, evidentemente in cambio di questo servizio per la comunità.
Si notino le due strutture lignee con le tende e con in cima due piccole statue di santi, ai lati del tabernacolo: sono scomparse sicuramente prima del 04.05.2008 (dato ricavato da un'altra fotografia della collezione, non pubblicata).
L'occasione dello scatto è un battesimo.