La fotografia ritrae la piccola montagna rocciosa detta "crozoi" presente a Stravino sul lato sinistro della strada principale, nei pressi del capitello della Pietà, ora poco visibile.
Sullo sfondo si vede il monte Brento.
La fotografia ritrae una giovane donna in abito elegante alla moda degli anni '20-'30 del 1900.
Lo scatto fu fatto sulla strada principale che attraversava Stravino e sullo sfondo è possibile notare la roccia oggigiorno nascosta quasi completamente dalle case.
La fotografia ritrae un uomo, probabilmente di Stravino, in abito elegante.
Lo scatto è stato fatto davanti al calzaturificio Dallapè, quando i fratelli si dilettavano con la fotografia.
Sullo sfondo si nota il capitello della Pietà e la strada principale che prosegue in direzione del capoluogo.
La fotografie ritrae Dallapè Bortolo e consorte in uno scatto del 1916.
L'uomo indossa la tipica divisa militare dell'Impero austro-ungarico, mentre la donna l'"abito della domenica".
Sullo sfondo la campagna con alberi da frutto.
I vestiti sono eleganti sia per le signore che per il rematore. Ci sono anche mazzi di fiori, probabilmente si tratta di una gita "fuori porta" in occasione di una festa.
Si riconosce Agnese Bridarolli, moglie di Giulio Dallapè. Le signore sono amiche della famiglia Dallapè, probabilmente appartenenti alla famiglia De Varda o De Vilos.
Lo scatto risale agli anni '30 quando i fratelli Dallapè iniziarono a dilettarsi come fotografi.
La fotografia mostra l'arrivo dell'arcivescovo a Stravino durante una visita pastorale a maggio del 1930.
Il paese è adornato a festa e all'ingresso si notano le tipiche "arche" e preziosi copriletti e tovaglie delimitano la strada.
A sinistra è presente Albina Pederzolli, maestra del paese che segue e coordina i bambini durante la cerimonia.
Al centro è presente l'arcivescovo Celestino Endrici intento ad ascoltare la recita del sonetto eseguita dal bambino. Accanto a lui alcuni sacerdoti tra cui don Ermenegildo Tonelli.
Fotografia ricordo di famiglia Dallapè di Stravino.
La prima donna a sinistra è Agnese Bridarolli, moglie di Giulio Dallapè. La fotografia riporta la seguente data: 13.9.31
La fotografia mostra l'arrivo del vescovo a Stravino durante una visita pastorale a maggio del 1930.
Il paese è adornato a festa e all'ingresso si notano le tipiche "arche" e preziosi copriletti e tovaglie delimitano la strada.
La fotografia rappresenta una specie di duplicato fotografico artigianale. Si tratta di uno scatto fatto ad un ritratto artistico di una famiglia di Stravino. Dato l'abbigliamento si tratta di un ritratto risalente massimo ai primi anni del 1900.
La fotografia ritrae due donne di Stravino, presumibilmente madre e figlia.
Nelle due donne si evidenzia la gonna stretta in vita ed il corpetto separato.
La fotografia mostra un ragazzo che posa con la sua bicicletta nei pressi di casa Dallapè, sulla strada principale che attraversa la valle di Cavedine.
Sullo sfondo si vede il capitello della pietà di Stravino.
La fotografia, risalente al 1932, ritrae un gruppo di uomini di Stravino.
Al centro, seduto in prima fila, è presente l'allora curato del paese.
Potrebbe trattarsi presumibilmente di una foto di gruppo del coro della chiesa. Qualcuno sa darci conferma o smentita di questa ipotesi?
La fotografia mostra il rituale della processione con la statua della Madonna del Carmine a Stravino.
Lo scatto risale al 1956.
Sullo sfondo si nota il capitello di San Rocco completo di gradini e di un piccolo cancello che furono distrutti negli anni a seguire per la viabilità.
Lo scatto ritrae un signore che posa seduto mostrando due fotografie di edifici su un piccolo album. Se qualcuno riconosce i luoghi può cortesemente comunicarcelo?
Anno importante per Cavedine il 1954/55, il primo in cui gli alunni sono entrati nel nuovo edificio scolastico, quello che oggi è riservato alla scuola secondaria.
Il fotografo non poteva certo mancare in questa occasione e le famiglie approfittavano per avere una foto ricordo dei loro figli. Qui sono ritratti insieme due fratellini, di prima e seconda,
In occasione della prima comunione sono riuniti presso la canonica gli insegnanti e il direttivo dell'Azione Cattolica che hanno organizzato il rinfresco per i comunicandi. Al tempo anche gli insegnanti partecipavano coi loro alunni alla vita religiosa del paese.
In questa foto di classe vediamo che le femmine portano il grembiule nero di fatture diverse mentre i maschi no. Le bambine indossano gli zoccoli mentre i bambini le scarpe. Con loro il maestro Decarli.
Il maestro Giuseppe Decarli in classe coi suoi alunni. In fondo si vede una vetrina piena di farfalle come quelle personali dei bambini di cui ci è giunto un esempio:
La fotografia ritrae le famiglie Dallapè, De Varda e De Vilos, durante un pomeriggio festivo al Luch.
In piedi da sinistra si riconosce Celeste e seduto accanto Giulio, i due fratelli fondatori del calzaturificio Dallapè. Accanto a Giulio si riconosce Agnese.
Il signor Tranquillo è quello seduto più in alto.
Nella fotografia sono presenti un gruppo di coscritti di Stravino, presumibilmente nati nel 1935.
I giovani vestono l'abito delle festività ed indossano il caratteristico cappello decorato con i fiori.
La fotografia è stata realizzata nei pressi dell'attuale casa di riposo di Cavedine.
Si nota la campagna con varie colture, la canonica e la chiesa di Santa Maria Assunta.
La fotografia ritrae un angolo molto caratteristico della casa natale di don Evaristo Bolognani a Vigo Cavedine.
Date le sue forme gli abitanti del paese erano soliti chiamarla "Torre" o in forma dialettale "Tor".
Oggi tale struttura non è più visibile.