Panorama di Vezzano visto da sud con la via principale circondata da muri.
Cartolina non viaggiata. Dalla divisione in due parti del retro si deduce una datazione della stampa successiva al 1905, anno in cui questa tipologia è stata adottata in Austria.
Cartolina viaggiata scritta dai bambini e le maestre delle Scuole Materne di Calavino e Vezzano alla loro direttrice l'8.6.1943. È affrancata con un francobollo da 30 centesimi.
Cartolina viaggiata affrancata con francobollo del 1908 Kaiserliche Königliche Österreichische Post (Imperiale Reale Posta Austriaca) da 5 Heller col ritratto di Francesco Giuseppe I .
La datazione tiene conto anche di un altra cartolina presente in Archivio:
Panorama di Vezzano con il "Pedegazza" sullo sfondo con una rada vegetazione.
La cartolina, viaggiata, è stata scritta il 9.7.1936 ed affrancata con francobollo da 10 centesimi.
Panoramica del paese in cui è ben riconoscibile la forma a croce che lo contraddistingueva.
Cartolina viaggiata affrancata con francobollo austriaco del 1898 da 5 heller (centesimi) raffigurante "Kais. Koenigl." Dalla divisione in due parti del retro si deduce una datazione della stampa successiva al 1905, anno in cui questa tipologia è stata adottata in Austria.
Sotto il riquadro della panoramica di Vezzano, c'è il particolare della piazza con l'ampia facciata riportante bilingue la scritta "ALBERGO ALLA CROCE D'ORO CON GIARDINO" e "GASTHOF ZUM GOLDEREN KREUZE MIT GARTEN" con in mezzo l'insegna in ferro battuto. Si intravedono poi sopra le porte insegne di altri esercizi pubblici e quella in ferro battuto dell'albergo Stella d'oro.
In primo piano una carrozza.
Cartolina viaggiata scritta 11.7.1903. Come d'uso al tempo, il testo della missiva è sul davanti mentre sul retro c'è solo l'indirizzo del destinatario che abitava a "Pietramurata Tirolo dellà del pont".
Cartolina della serie "Visioni della Nuova Italia" con nastro tricolore sull'angolo superiore sinistro sormontato da una stella col ritratto di Sidney Sonnino e la scritta "S. E. Sidney Sonnino", figura di rilievo nel governo del Regno d'Italia.
È una cartolina viaggiata spedita il 23.12.1915. Dalla divisione in due parti del retro si deduce una datazione della stampa successiva al 1905, anno in cui questa tipologia è stata adottata in Austria.
Fotografia acquerellata di castel Toblino con barcaiolo.
La cartolina, viaggiata, riporta la data del 1922 ma il timbro postale è del 1926. Dalla divisione in due parti del retro si deduce una datazione della stampa successiva al 1905, anno in cui questa tipologia è stata adottata in Austria.
È siglata "Uff. Rev. Stampa Milano N.6521"
Fotografia acquerellata di castel Toblino.
La cartolina è viaggiata. Risulta molto particolare l'apposizione del francobollo piegato su ambo i lati della cartolina. Il timbro postale è illeggibile ma sembra partita da Brescia, considerato anche il francobollo italiano da 5 centesimi risalente al 1906; da questo particolare si deduce una datazione ipotetica dello scatto.
Il nome dell'autore è per la maggior parte coperto dal francobollo perciò anche qui si va per ipotesi.
Panoramica in bianco e nero su castel Toblino e la valle scattata dal monte Oliveto.
La cartolina viaggiata è stata scritta il 17 agosto del 1935 e stampata sicuramente dopo il 7.XI.1925, data della legge citata.
Strada sterrata, macchina d'epoca, giovani alberi e paracarri in pietra a bordo strada possono aiutare a datare questa cartolina non viaggiata.
La foto è datata tenendo conto di altre due informazioni:
nel 1905 è stata aadottata in Austria la divisione in due parti del retro delle cartoline,
nel 1908/1909 è stata costruita dal comune di Trento la centrale di Fies con la linea elettrica che portava l'elettricità in città, a lato di questa strada, come si vede in quest'altra foto:
Panoramica del paese di Terlago con alle spalle il Monte Gazza con scarsa vegetazione.
La cartolina è stata spedita a Crucipuzzle - Firenze per la partecipazione ad un concorso a premi (CP n. 84) proponendo come proverbio chiave "Per un punto Martin perse la cappa."
Manca il francobollo e la data, ma probabilmente era già allora una vecchia cartolina.
La data è solo ipotetica.
Cartolina non datata e non viaggiata per cui la datazione è solo ipotetica, ma sicuramente antecedente al 1951, data riportata su una copia viaggiata della stessa.
La didascalia riporta: "PADERGNONE m. 286 (Trentino) - Albergo 2 Laghi (prop. Germano Bassetti)".
Sull'albergo campeggia la scritta " ALBERGO DUE LAGHI VINO SANTO RISTORANTE", All'esterno vi sono due alberi, una pergola, tavolini con avventori e biciclette.
Lungo la strada ci sono paracarri in pietra e, sul lato opposto all'albergo, giovani cipressi.
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Una copia della stessa cartolina è presente con l'identificativo Pa-03 presso:
In questo scatto vediamo un angolo caratteristico di Ranzo con pavimentazione in acciottolato, solai aperti coi tipici "bochéri", panni stesi, arco in pietra con vegetazione, scale esterne, poggioli con griglia in legno su cui si essiccavano le pannocchie.
La cartolina non è datata né viaggiata: possiamo perciò solo indicare una data approssimativa.
La cartolina è stata spedita ad un'emigrata di Ranzo in Belgio nel 1956, per cui sicuramente lo scatto è antecedente a tale data.
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Una copia della stessa cartolina è presente con l'identificativo Ra-03 presso:
Bambino di 9 anni seduto al suo banco in classe a Brusino. Indossa camicia, maglione e giacca a dimostrazione della temperatura rigida al tempo presente in classe.
Elena Bolognani, col suo grembiulino a quadretti bianchi e rosa con allacciatura sul dietro, impegnata in un'attività didattica presso la scuola materna.
Franca Marcantoni in classe con le sue compagne per il corso di cucito. I corsi per giovani e adulti venivano svolti nei locali della scuola elementare/media e possiamo così vedere qualche particolare di un'aula scolastica del tempo.
Gli alunni ed il maestro Giuseppe Decarli in classe. Quattro lunghe bancate di legno da cinque posti, col piano inclinato e la panche ad esse unite. Alcune bambine hanno maglie e giacche sulle spalle a testimonianza della temperatura rigida presente in classe. Ai muri sono appese vetrinette contenenti farfalle catturate nelle frequenti uscite.
Verso il 1920, alla festa degli alberi, Berteotti Francesco riceve, come tutti i suoi compagni, una pianta di gelso da piantare nella sua proprietà. Era quella la pianta nutrice dei bachi da seta che ogni famiglia allevava per riuscire a far quadrare i suoi magri bilanci.
Giuseppina Travaglia in 4^ elementare posa davanti alla cartina geografica d'Italia appesa all'esterno della scuola. Calze e grembiule nero, libro aperto in mano. Ai piedi le ciabatte.
Lauretta Bonetti sul banco di scuola in prima elementare in posa davanti al fotografo che passava nelle scuole col suo fondale per immortalare i bambini che raramente avevano foto ritratto al di fuori di queste occasioni. Lauretta indossa il classico grembiule nero con colletto bianco annodato con un fiocco.