Nella foto in bianco e nero è rappresentata parte della scalinata di accesso alla chiesa di Ciago con le mura esterne del sagrato e lo spigolo sinistro della chiesa. Si notano all'esterno delle mura tre cipressi e all'interno del sagrato due ippocastani. Sul lato sinistro si nota parte di un edificio privato con una pergola e un ballatoio alla trentina.
Vista di Ranzo; la foto è scattata dalla strada provinciale Vezzano - Margone-Ranzo, in parte visibile.
Lo stato della strada, agibile ma non ancora asfaltata, permette di ipotizzare la datazione tra il 1954 (costruzione della strada) e il 1962 (anno in cui è stata asfaltata).
La foto è in bianco e nero, di dimensioni 15x10cm.
Sul retro è riportata la scritta "Ranzo- Strada Vezzano-Margone-Ranzo" e "PROVINCIA m 3/10"
Panorama dall'alto di Vezzano. Come si può notare al tempo non c’era ancora la variante al paese realizzata verso il 1970. “Piazza fiera” non era su un ponte come oggi, era circondata dalla campagna, aveva il lato sud alberato e quello nord aperto verso la strada. La scuola non aveva la mensa e la palestra e l’ultimo piano era più basso (ampliamento 1988). Non c’era l'officina Morandi realizzata negli anni ‘60 e molti altri sono i particolari osservabili in questo scatto.
Veduta in bianco e nero di Ranzo con il monte Gazza sullo sfondo. La foto è stata ipoteticamente scattata dal monte Dain Piccolo (stessa inquadratura di Ra 01)
Si vede la nuova strada, costruita negli anni '50.
La cartolina, di dimensioni 15x10 cm, è viaggiata. Presenta due francobolli di Poste italiane, uno da 5 lire e uno da 10 lire dedicato ai giochi della XVII olimpiade; posizionati sul retro e timbrati con data 24 luglio 1961.
Foto dell'altare dedicato a S. Valentino all'interno del santuario di San Valentino in Agro. Sulla parete di fondo erano allora presenti numerosi quadri ex voto. Pur non essendo viaggiata, il formato 9x14 cm, con cornice bianca e bordo dentellato ci porta a presumere una datazione precedente al 1945.
Veduta in bianco e nero di Ranzo con il monte Gazza sullo sfondo, ipoteticamente scattata dal Dain Piccolo.
La datazione si ipotizza per l'assenza dell'attuale strada di collegamento al paese (costruita negli anni '50) e per l'evidenza dei sentieri che salgono verso malga Bael e il monte Gazza. Anche la presenza del francobollo italiano da 10 centesimi (posizionato sul fronte, nell'angolo in basso a sinistra) contribuisce ad ipotizzare la datazione.
La cartolina è viaggiata, non è annotata la data; è presente il bollo delle Poste Italiane da 10 centesimi, il timbro di spedizione non è più visibile. Dimensioni 15x10cm
Veduta dell'interno della chiesa di San Vigilio e Valentino dalla navata. Sono presenti gli elementi che caratterizzavano le chiese prima del concilio vaticano secondo (1962-65): il pulpito destinato alla predicazione, le balaustre che delimitavano il presbiterio, l'altare verso il quale il parroco celebrava la messa dando la schiena ai fedeli. si vede esposta, pronta per la processione, la Madonna del Rosario la cui ricorrenza si celebra il 7 ottobre, così come un gonfalone con la Madonna ed una bandiera tricolore a bande orizzontali, presumibilmente quella della Provincia Autonoma di Trento che fa supporre una ricorrenza particolare a noi non nota.
Foto dell'interno della chiesa di San Vigilio e Valentino. La foto è stata scattata prima del 1925 anno di spedizione della cartolina, come si evince dal timbro sul retro. Sono presenti gli elementi che caratterizzavano le chiese prima del concilio vaticano secondo (1962-65): il pulpito destinato alla predicazione, le balaustre che delimitavano il presbiterio, l'altare verso il quale il parroco celebrava la messa dando la schiena ai fedeli.
Cartolina che ritrae la chiesa di San Vigilio e Valentino con prospettiva laterale da sud-ovest. La data della foto è compresa tra il 1909 quando è stata costruita la nuova chiesa e il 1919 quando è stata spedita la cartolina.
Panoramica di Ciago con in primo piano la vecchia strada per Lon situata leggermente più in basso rispetto all'attuale. Si intravede il tetto del cosiddetto "baracon" demolito nel 1966 al fine di realizzare la "nuova piazza" come documentato in
Cartolina viaggiata in bianco e nero raffigurante tre panoramiche di Ciago e uno scorcio della "piazza" con la bottega aperta e la fontana in pietra. La datazione è precedente al 1960, anno di chiusura della bottega, considerato che nell'immagine la bottega è aperta.
La cartolina è viaggiata del 1975.
Cartolina in bianco e nero raffigurante il capitello di San Rocco, i mulini Cappelletti, Eccel e Zuccatti, la scuola, la canonica e la Chiesa di San Lorenzo. La datazione è stimata in base al confronto con altre cartoline.
Cartolina non viaggiata, in bianco e nero, dimensioni: 10 x 7 cm.
Il formato della cartolina e la presenza di pali della luce fa ipotizzare una datazione tra gli anni 10 e 20 del 1900.
Lo scatto raffigura un gruppo di case di Padergnone.
Si intravedono due pali della luce che fanno pensare alle linee elettriche Fies-Trento realizzate nel 1908/09.
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Approfondimento
Condividiamo con piacere le preziose informazioni storiche che ci ha inviato Silvano Maccabelli osservando questa fotografia:
In questa panoramica orientale del paese s'intravede, in primo piano al centro, il retro semidiroccato di Casa Walzl, poi ristrutturata nei primi anni Cinquanta.
Più importanti sono gli elementi architettonici siti accanto al campanile sulla destra della foto.
L'edificio che si vede nella foto immediatamente accanto al campanile venne distrutto da un incendio nei primi anni Cinquanta del secolo scorso, fu demolito ed oggi al suo posto c'è un giardino privato.
(Si tratta di quello che un tempo era il "civico n. 56" acquistato all'incanto presso il Giudizio Distrettuale di Vezzano nell'agosto del 1882 dal curato padergnonese Domenico Pozzi in qualità di amministratore del "Fondo per l'ampliamento della chiesa curaziale" del paese. Dieci anni più tardi, nel 1892, era pronto pure il progetto, opera di don Donato Perli, allora cooperatore presso la chiesa decanale di Calavino, e poi curato di Vezzano. Il "Comitato pro ampliamento chiesa", tuttavia ebbe vita breve a causa di forti contrasti nel suo seno, e solo nel 1907, col patrocinio del nuovo curato don Vigilio Tamanini, ne poté vedere la luce una nuova edizione, che si affidò al progetto dell'architetto Mario Sandonà. Fu poi la guerra a porre fine anche a questo secondo "Comitato", che tuttavia risorse ancora una volta dalle sue ceneri nel 1924, sotto la guida del curato don Giuseppe Tamanini, riuscendo però soltanto a portare a termine esclusivamente alcune piccole modifiche, che gli fruttarono pure una denuncia di cui dovette rispondere davanti al Pretore del mandamento di Vezzano, nell'aprile del 1925, per avere operato senza la necessaria autorizzazione delle competenti Autorità. Contrapposizioni assortite all'interno del "Comitato pro ampliamento chiesa" perdurarono anche prima e dopo la seconda guerra, quando venne approntato un nuovo progetto di ampliamento da parte del Sandonà. Questo stato di cose portò diritto all'idea di sostituire il progetto di ampliamento con quello della edificazione ex novo, a proposito della quale il parroco don Luigi Flaim riuscì a porre la "prima pietra" della nuova chiesa nel luglio del 1964.)
L'edificio che vediamo aggettato ad est di quello appena descritto è stato anch'esso demolito nella seconda metà del Novecento, lasciando luogo ad una abitazione privata, ora anche B&B, in via Nazionale 62.
(Anche l'attiguo 56a apparteva al "Fondo pro ampliamento chiesa". Nel 1911 venne venduto al Beneficio canonicale Rigotti, il quale lo lasciò più o meno tale e quale a come si vede nella foto e ne fece la - miseranda - casa colonica per i suoi dipendenti, quali ad esempio la famiglia Mauro e quella di Beniamino Rigotti.)
Entrambi i luoghi, compreso un vecchio orto attiguo, denominato "Lunèl", subirono dopo la demolizione, delle modifiche ambientali dovute all' "interramento" prodotto dallo scarico dei materiali di scavo della nuova chiesa, edificata più a sud in località detta "Le Ave" per la presenza d'un vecchio alveare.
Cartolina in bianco e nero raffigurante quattro mulini di Ciago, la scuola e la chiesa. La datazione è stimata in base al confronto con altre cartoline.
In questa foto storica si vede in primo piano la stalla e di seguito la "casèra", ossia l'edificio dove vivevano i malgari e dove il casaro si occupava della lavorazione del latte. Sullo sfondo, a sinistra, il lago di Lagolo. Non si vedono altri edifici. In assenza di informazioni indichiamo una data puramente ipotetica ed ampia dello scatto.
La fotografia formato 7 x 10 cm è incollata su un foglio e non riporta nessuna dicitura. Non siamo riusciti a localizzare lo scatto per cui abbiamo accettato la classificazione effettuata e ipotizzato potagonista e data: Saluto tra Carlo I d'Austria (?) e soldato austriaco di spalle.
Cartolina colorata. Vista del paese con sullo sfondo i laghi di Santa Massenza e Toblino.
Sul retro, dal testo della cartolina, si può ricavare il tempo che impiegava la corriera ad andare da Padergnone a Trento, nel 1958 e la velocità del servizio postale (il messaggio veniva recapitato in un giorno).