Questa piccola fotografia in formato 8,2 x 5,4 cm mostra un gruppo di militari sulla scalinata dell'edificio che al tempo era municipio e scuola.
Tra queste due parole impresse sopra la porta d'entrata c'è lo stemma del comune con le tre barche una sopra l'altra separate da due fasce.
La fotografia è sicuramente antecedente al 1930, anno in cui il pittore Matteo Tevini affrescò sul soffitto della navata i segni delle Virtù: Prudenza, Speranza, Pace, Fortuna, Giustizia e Intemperanza.
Sulla barca a vela un uomo è seduto al timone e una donna è in piedi accanto all'albero maestro.
Questa cartolina non è viaggiata e la data è desunta da un'altra dello stesso autore e con la stessa barca:
In questo scatto si vede in primo piano la strada bianca di accesso al paese coi paracarri in pietra su lato sinistro e giovani alberi lungo il lato destro.
Sullo sfondo il centro abitato e la montagna boscosa.
La datazione è desunta dal confronto con altre con identificativo simile.
La stampa, formato 10x14,5 cm, sul retro presenta il titolo scritto a mano ed il timbro riportante "Foto Cine 9352".
In questo scatto si vedono bene sia i campi lunghi e stretti nella conca davanti al paese, sia i terrazzamenti nella parte sopra il paese, prima del margine boscoso. Poco oltre il, paese sulla sinistra si può osservare il serbatoio dell'acqua potabile.
La datazione è desunta dal confronto con altre con identificativo simile.
La stampa, formato 10x14,5 cm, sul retro presenta il titolo scritto a mano ed il timbro riportante "Foto Cine 9349".
L'Albergo Stella Alpina, qui in funzione, chiuderà i battenti nel 1969,.
La datazione è desunta dal confronto con altre con identificativo simile.
La stampa, formato 10x14,5 cm, presenta sul retro la scritta a mano "Margone m. 951 (Trentino) Albergo Stella Alpina" ed il timbro riportante "Foto Cine 9356".
Vediamo la strada sterrata, sulla destra l'Albergo Stella Alpina che ha chiuso i battenti nel 1969, sulla sinistra la corriera di linea che non sappiamo da quando ha raggiunto il paese.
La datazione è desunta dal confronto con altre con identificativo simile.
La stampa, formato 10x14,5 cm, presenta sul retro la scritta a mano "Margone m. 951 (Trentino) " ed il timbro riportante "Foto Cine 9354".
Sono presenti gli elementi che caratterizzavano le chiese prima del concilio vaticano secondo (1962-65): il pulpito destinato alla predicazione, le balaustre che delimitavano il presbiterio, l'altare verso il quale il parroco celebrava la messa dando la schiena ai fedeli. È esposta una statua non individuabile (Madonna Immacolata 15 agosto, o San Rocco 13 giugno, o al tempo c'era una statua della Maddalena 22 luglio? Queste le feste celebrate a Margone), sull'altare maggiore ci sono 12 lunghe candele, due lucernari e due croceffisi sono pronti per una processione. Il presbiterio era tutto decorato e dietro l'altare maggiore lo spazio per il coro era chiuso da una tenda.
La datazione è desunta dal confronto con altre con identificativo simile.
La stampa formato 10x14,5 cm presenta sul retro il titolo scritto a mano ed il timbro riportante "Foto Cine 9358".
È inquadrata la facciata principale della chiesa di Santa Maria Maddalena. Possiamo osservare che al tempo Via Don Eugenio Plotegher era strada bianca, mentre Via 12 Aprile 1887 era selciata; la rete di distribuzione dell'energia in paese era aerea.
La datazione è desunta dal confronto con altre con identificativo simile.
La stampa formato 10x14,5 cm presenta sul retro il titolo scritto a mano ed il timbro riportante "Foto Cine 9357".
Cartolina viaggiata.
La didascalia recita: "Margone m. 1000 (Trentinl) Ristorante Chalet "Bar blu" (propr. Onorio Zambanini)" seguita da un timbro riportante "Ristorante Bar blu".
Questo locale è stato attivo dal 1962 al 1982.
Per maggiori informazioni:
Franceschini, Roberto, Il mitico Bar blu, IN: Vezzano notizie dai sette paesi, Vezzano (TN), A. 21, n. 1, apr. 2007, p. 23 [accesso: 29.01.2025]
Miori, Nicoletta, El Bar blu, IN: Vezzano notizie dai sette paesi, Vezzano (TN), A. 21, n. 1, apr. 2007, pp. 23-24 [accesso: 29.01.2025]
Questa stampa misura 16,7x11,7 cm con l'aggiunta di un orlo bianco dentellato.
Mostra il tratto della "nuova strada" di collegamento con Vezzano all'uscita del paese con a fianco una grande croce lapidea. Sul cippo alla base di questa croce è incisa la data del 1791, molto più vecchia quindi della strada la cui realizzazione è iniziata solo nel 1947 e sulla quale si possono trovare informazioni sulla scheda linkata.
Sono qui immortalati 25 alunni di Ciago dei 31 nati fra il 1914 e il 1921 ed ancora viventi a Ciago in quell'anno.
Con loro don Silvio Vogt curato di Ciago dal 1914 al 1968 ed una giovane maestra di cui non conosciamo il nome.
Un ragazzi dell'ultima fila regge la bandiera del Regno d'Italia (1861-1946).
Nella foto una piccola imbarcazione guidata da un lungo remo e carica, si suppone, di turisti, scivola sul Lago di Santa Massenza, passando davanti all’Albergo Pensione Conti. Questa zona del lago verrà poi riempita con il materiale estratto dallo scavo delle gallerie per la centrale. Sembra una cartolina ma sul retro non riporta le classiche divisioni e testi di una cartolina e non riporta alcuna informazione sull'autore dello scatto.
Scorcio dell'antica chiesa curaziale padergnonese dei santi Filippo e Giacomo con davanti il Monumento ai Caduti nella sua posizione originaria. Sulla prima casa sulla destra un'insegna pubblicizza l'albergo ristorante che si trovava 100 metri dopo.
Oltre il paese si vede il traliccio dell'alta tensione e più lontano il Monte Gazza.
L'antico portico prima del monumento e il traliccio di legno per la corrente elettrica sull'altura dei Crozzòi, presenti su una foto più antica e qui scomparsi, ci permettono di ipotizzare la data dello scatto.
Sembra una cartolina ma sul retro non riporta le classiche divisioni e testi di una cartolina e non riporta alcuna informazione sull'autore dello scatto.
Nella foto una bambina nuota nel Lago di Santa Massenza, aiutandosi a restare a galla con un fascio di canne. Sull'altra sponda del lago si vedono i primi edifici di Santa Massenza e un ghiaione.
Nella foto sono presenti gruppi di persone, uomini, donne e bambini, che si rilassano in riva al Lago di Santa Massenza. Indossano costumi da bagno del tempo; accanto a loro si notano le cabine per cambiarsi ed il "filo" teso fra gli alberi con i panni appesi ad asciugare.
Panoramica del Monte Gazza e del Pedegaza vista dalla sp 84 sotto Calavino in direzione Vezzano.
La strada era sterrata ed aveva grossi paracarri di pietra. In primo piano si erge un traliccio e lungo la strada contorti "pali della luce".
In lontananza due persone camminano in direzione Vezzano.
Questo scatto è stato utilizzato per la copertina del libro fotografico "Da Pedegaza a Vallelaghi".
La posizione in mappa è approssimativamente quella dello scatto.
La cartolina in bianco e nero mostra un panorama di Vezzano.
Sulla fiancata della grande casa in centro è visibile il canale di carico della "bót de l'òra" della fucina Morandi.
La casetta piccola in primo piano era il porcile del caseificio sociale di Vezzano; smesso l'allevamento del maiale, è stato dato in uso a privati per custodire le galline e poi, negli anni '60, è stato abbattuto, ora lì c'è un piccolo slargo della strada.
Sullo sfondo si può notare come al tempo la vegetazione fosse rada e come la strada per Ciago fosse circondata da muri.
La foto è precedente al giugno 1947, data in cui è stata spedita a Firenze; curioso il testo pieno di sigle da cui si evince che sia stata una corrispondenza fra radioamatori.
Al tempo la spedizione costava 6 lire.
La posizione in mappa è approssimativamente quella dello scatto.
Si tratta di una cartolina postale che raffigura Padergnone e il lago di Toblino. La foto è antecedente all’agosto 1909, data in cui è stata presumibilmente spedita. La data è scritta in modo particolare, con il giorno e il mese posti fra le cifre dell’anno. Da quanto si può presumere dal testo, verosimilmente in lingua ceca, la cartolina è stata spedita in Cecoslovacchia, allora parte dell’Impero Austro-Ungarico, a Černosiče, vicino a Praga.
Da quel che si evince dal poco rimasto del timbro postale, è stata spedita dall'ufficio postale di Vezzano.
La posizione in mappa è approssimativamente quella dello scatto.
Nonostante l'inevitabile crisi dovuta alla pandemia Covid 19, grazie alla collaborazione con il Corpo bandistico di Calavino e la Banda Sociale di Cavedine, il Corpo bandistico del Borgo di Vezzano ha potuto celebrare con successo il 130° anniversario della fondazione.
Dal 1988 la banda di Vezzano è stata affiancata da un gruppo sportivo femminile di twirling che ha accompagnato cortei e concerti con evoluzioni e figure geometriche per oltre 20 anni. Qui vediamo la compagine in occasione di un'uscita a Molveno.