Il mulino di Covelo
- Titolo
- Ex mulino di Covelo
- Descrizione
- Questo edificio ospitava un tempo il mulino di Covelo. Anche se la roggia è nascosta dalla vegetazione, si può ben immaginare il salto utile che l'acqua faceva per movimentare la ruota idraulica.
- Autore della fotografia
- Rosetta Margoni
- Data della fotografia
- 9 giugno 2025
- Licenza d'uso
- CC BY 4.0
- Nome
- Il mulino di Covelo
- Descrizione
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Il mulino di Covelo, situato all'entrata del paese per chi proviene da Ciago, in via Nino Pooli, attualmente abitazione civile, è stato presumibilmente costruito nei primi anni '60 del 1800, in quanto nella mappa catastale del 1860 lo vediamo segnato tratteggiato.
Possiamo solo ipotizzare che lì sia stato trasferito uno dei primi opifici a ruota idraulica nel territorio di Vallelaghi attestato da fonti storiche nei lontani anni 1244 – 1247 come “retro molendinum apud Wasketum”.
Un mulino viene citato nella Carta di Regola di Covelo nel 1421 all’articolo 25 in occasione della regolazione della zona di pascolo destinata alle bestie minute: "Item quod nullus terrigena sive forensis audeat ducere sive pasculare cum bestiis minutis a vaiono Pelegrini de Bonanottis usque ad molendinum qui iacet subtus Coavalum: in poena quinque solidorum pro qualibet bestia minuta." (Inoltre, che nessun residente o forestiero osi condurre o far pascolare piccoli animali dal burrone di Pelegrin de Bonanottis al mulino che si trova sotto Covelo: sotto la pena di cinque solidi per ogni piccolo animale.)
Dove poteva dunque essere posizionato prima? Osservando di nuovo la stessa mappa catastale, troviamo segnata la località “Molin” e quindi ipotizzare che quella fosse la sua sede originale, sempre e comunque alimentato dal movimento dell’acqua del Fos de Cadenis che sorge poco sopra il paese.
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Bibliografia: - Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine.
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Opifici storici della Valle dei Laghi: i mulini
- Livello di precisione della collocazione geografica
- Collocazione precisa
- Media
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Ex mulino di Covelo


