Antichi mulini di Padergnone
- Titolo
- Antichi mulini di Padergnone - illustrazione
- Descrizione
- Disegno raffigurante la dislocazione degli antichi mulini di Padergnone
- Tipologia
- Mappa
- Autore
- Stefano Zuccatti
- Data
- 2018
- Collocazione
- Ecomuseo della Valle dei Laghi
- Licenza
- CC BY
- Nome
- Antichi mulini di Padergnone
- Descrizione
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Il percorso degli antichi mulini di Padergnone si snoda principalmente a partire dall’incrocio tra via XII Maggio e via San Valentino, attraversa i Vòlti dei Caschi, segue via Montagnola ed infine percorre via di Pendè. Lungo questo itinerario il visitatore può leggere i pannelli dedicati, scoprire la storia degli antichi opifici del paese e notare le differenze esistenti tra gli antichi edifici e quelli odierni.
Sono stati collocati sei pannelli illustrativi che descrivono le caratteristiche e le vicende dei seguenti stabili: “mòlin dei Pradi” e la sega del “tòf”, “mòlin del Pero”, “mòlin de la Giòana” e le pescicolture Miori, Nuovo Mulino Miori ed infine cementificio Miori (trasformato nell’ex segheria Bassetti) ed il perduto opificio della famiglia a Prato.
Nel corso dei secoli a Padergnone furono sicuramente attivi 4 mulini e 5 opifici costruiti lungo il corso della roggia che attraversa ancora oggi il centro abitato. Nel 1881 la Camera di Commercio e d’Industria di Rovereto testimonia la presenza di 3 mugnai attivi a Padergnone.
Diverse testimonianze si possono rintracciare e ricavare anche dalla lettura e dall’analisi delle leggi, diretta espressione dei bisogni e della necessità di regolamentare lo sfruttamento delle risorse naturali del territorio. È interessante ricordare in particolare l’articolo 78, presente nella copia posteriore della Carta della Regola del XVII secolo, che prevedeva la deviazione della roggia dal naturale corso sui prati, nei giorni festivi, da “un vespero ad un altro”. In tale periodo di tempo, era infatti proibito ai mugnai di far refluire l’acqua nel suo letto, per garantire il movimento della ruota del mulino, a meno che un Vicino non si trovasse nell’urgente bisogno di macinare il proprio grano.
La popolazione di Padergnone, ispirata dalla fede e dall’importanza socio-economica dei mulini, ha creato ed attribuito dei proverbi ai tre più antichi opifici del paese. Al “Mòlin dei Pradi” è stata associata la frase “Dio ‘l te aiuta”, al “Mòlin del Pero” il motto “Se ‘l podrà ‘l te aiuterà” ed al “Mòlin de la Giòana” il detto “El pòl se ‘l vòl”. Queste espressioni, pronunciate più volte a voce alta, imitano la velocità stessa della roggia che da lenta diventa sempre più rapida.
La tradizione locale ha riportato questi proverbi nel “Coro dei Molini”, un canto che ripropone con cadenza ritmico-musicale la potenza dell’acqua della Roggia Grande.
Si ringraziano per le preziose testimonianze e la collaborazione: Assunta Mauro, Pierluigi Daldoss, Maria e Valentino Sommadossi, Claudio Miori ed Ezio Bressan.
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Bibliografia: - Antichi mulini di Padergnone a cura di Caterina Zanin e Silvano Maccabelli
- Il Libro delle acque - rogge e sorgenti della Valle dei Laghi dalle viscere della terra alle opere dell'uomo.
- Limes Lacus - Viaggio nei toponomimi padergnonesi - Atlante dei nomi di luogo.
- Padergnone.
- La via dei mulini : dall'esperienza della mietitura all'arte di macinare
- Glossario molitorio dell’associazione italiana amici dei mulini storici
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Silvano Maccabelli, I caschi (toponimi padergnonesi) in «Padergnone Notizie», Anno 3, n^ 2, settembre 1997
Silvano Maccabelli, Inserto medioevo padergnonese in «Padergnone Notizie», Anno 6, n^ 1, 2000
Silvano Maccabelli, I toponimi padergnonesi in «Padergnone Notizie», Anno 10, n^ 1, dicembre 2004 -
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Per chi ama vivere il territorio si consiglia l'itinerario dedicato ai mulini che passa da Padergnone: - Anello sulle tracce dei vecchi mulini di Padergnone e Calavino
- Data di costruzione
- 1583
- 1902