Divise, vestiti e accessori che segnano un’epoca o che vengono posti in evidenza per qualche particolarità, ma anche i materiali, gli attrezzi, la lavorazione, la filiera che porta alla loro realizzazione.
Le delegazioni delle sette frazioni del Comune di Vezzano sono composte da un cavaliere ed un portastendardo, che indossano i nuovi vestiti realizzati dalla Pro Loco di Ciago, da una dama ed il suo accompagnatore, che indossano i vestiti prestati dal Comune di Trento.
Il presente documento-pubblicazione è stato preparato in occasione dello scioglimento del "Comitato Palio delle sette frazioni" e del passaggio di proprietà dei beni al Comune di Vezzano al fine di censire i costumi realizzati, spiegare come sono stati concepiti e come usarli.
1. Introduzione sulla realizzazione dei costumi
- Il medioevo e gli affreschi di Torre Aquila
- Il Comitato Palio delle 7 frazioni
- Cenni storici sul vestiario medievale tra fine 1300 ed inizio 1400
- Cambiamenti ed evoluzioni nel vestiario nobiliare
8. Inventario dei beni del Comitato Palio delle 7 frazioni
13. Le dame
15. I nobili
17. Il completo da cavaliere
19. Portabandiere, portastendardo, giudici di gara
23. Costumi vari
25. Costumi dei contadini
Documentario realizzato in occasione del 120° anniversario dalla fondazione della Banda Sociale di Cavedine caricato in una playlist sul canale Youtube dell'associazione, scomposto nei suoi capitoli
Il presidente della Bandina Francesco Baceda nel 1907 intrattenne con le autorità tirolesi un fitto carteggio per ottenere l'autorizzazione ad indossare una nuova uniforme, già confezionata. Dopo un anno di rifiuti e ricorsi, poichè la divisa assomigliava troppo a quella degli ufficiali italiani, nel 1908 la richiesta venne definitivamente respinta, con grande rammarico dei bandisti.
Nel centenario dell'insorgenza tirolese è indetto il 28-30 agosto 1909 ad Innsbruck il primo "Giubileo Hoferiano", con rappresentaze da tutto il Grande Tirolo. La Bandina aprì il corteo dell'intera delegazione trentina, e per l'occasione, le autorità tirolesi fornirono una divisa, poi mantenuta fino agli anni '60 come uniforme ufficiale, alternata però a quella di taglio italiano. In testa allo schieramento, il mazziere: figura oggi quasi scomparsa nel mondo bandistico.
Il gruppo indossa la primissima divisa, costituita dal solo berretto con stemma della lira e visiera, unico elemento distintivo. È presente il mazziere (il quarto da sinistra, seduto nella prima fila; indossa una fascia con la lira). Il maestro è il sesto da sinistra, contraddistinto dalla bacchetta. Due uomini indossano la stessa spilla/fiore della prima fotografia reperita della Bandina Sociale di Cavedine (1892-1897, v. link sottostante).
La data è scritta nell'angolo in basso a destra della pagina di album.
Fotografia di gruppo realizzata al termine della processione con la nuova statua della Madonna destinata alla Chiesetta delle Coste donata da Aleandro Merlo nell'autunno del 1952. Nello scatto sono presenti l'allora parroco di Vigo Cavedine don Domenico Vanzetta, don Evaristo Bolognani e la Banda di Cavedine.
La banda è ritratta in occasione della celebrazione liturgica della Madonna Assunta; indossa la divisa estiva del 1971. Questa è la prima fotografia dove sono presenti le prime due bandiste donne del sodalizio (terzultima e penultima della seconda fila, da sinistra).
Nella seconda fotografia, si noti come la divisa sia stata adattata con una gonna. La prima donna sulla sinistra proviene per l'occasione dalla Banda di Calavino, per questo non è dotata della divisa, ma solo della spilla di Cavedine sulla camicia.
La data è riportata a penna sul retro.
La banda è qui ritratta in gruppo assieme ad altre persone nel cortile della villa e sulle sponde del lago di Cavedine, probabilmente sempre per un concerto privato in occasione di una festa organizzata da un finanziatore dell'associazione. La divisa è quella di taglio italiano, confezionata nel 1907, caratterizzata da un cappello con piumaggio alla bersagliera, una giacca verde con spalline rosse e pantaloni verdi con una banda rossa.