La Valle dei Laghi deve il suo nome alla presenza dei laghi: Lamar (La Mar e Santo), Terlago, Santa Massenza, Toblino, Cavedine, Lagolo, Bagatoi, Solo, ai quali si aggiungono i laghetti artificiali per la pesca sportiva di Naran e Laghestel.
Flora racconta momenti positivi vissuti a Fraveggio dopo la distruzione della sua casa a Trento il 2 settembre 1943.
Cesarino Bassetti, insegnante di musica di Flora, appare in foto mentre suona la chitarra.
Le foto del rifugio di cui ci racconta Flora sono attuali: la vista sul lago e la valle è ora interrotta dalla vegetazione.
Le sorelle Lidia, Leopoldina e Gina Tasin in posa per uno scatto durante un bagno nel Lago di Santa Massenza. Da notare la trasparenza dell'acqua.
Lo scatto ben raffigura il lago prima della costruzione della
Gruppo di persone fanno il bagno nel lago di Santa Massenza. La signora Flora, nel riguardare questo scatto, ricorda l'allegra musica di sottofondo che veniva dall'albergo Conti e le spensierate nuotate che facevano più quelli provenienti dalla città che non quelli dei dintorni. Lei, trasferita da Fraveggio a Trento in tenera età, aveva potuto frequentare con le sue sorelle la piscina comunale di Via Madruzzo, denominata "Cock"e così, quando tornava a Fraveggio per le feste, le vacanze, o come profuga dopo il bombardamento di Trento, poteva farsi una passeggiata fino a Santa Massenza e nuotare in compagnia.
In genere quelli che vivevano sul lago sapevano nuotare ma quelli dei dintorni si accontentavano dei giri in barca o di stare in compagnia a riva a cantare e suonare.
Lo scatto ben raffigura il lago prima della costruzione della
Foto panoramica con Fraveggio e Santa Massenza. Si può notare la strada che collega le due frazioni circondata da muri.
Sul lago di Santa Massenza si vedono i primi depositi di materiale di scavo che porteranno ad una riduzione della superficie del 10%.
La cartolina non è stata spedita.
La collocazione in mappa è approssimativa rispetto allo scatto.
Una barca a vela sfila davanti all'albergo Conti sul lago di Santa Massenza prima della costruzione della centrale. Questa parte di lago verrà poi riempita col materiale di scavo delle gallerie realizzate a servizio della Centrale Idroelettrica di Santa Massenza.
Questa cartolina è stata spedita nel 1936.
Cartolina non viaggiata.
Interessante vista di Santa Massenza durante i lavori di costruzione della centrale idroelettrica: si nota l'interramento di una parte del lago ma non ancora la presenza degli impianti esterni.
Nel mezzo rivolto verso Toblino si può riconoscere la corriera di linea dell'impresa giudicariese Zontini e Leonardi che svolgeva il servizio di linea giornaliero da Ponte Arche a Trento a partire dal 1908.
Tra il 1908 e il 1909 è stata costruita dal comune di Trento la centrale di Fies con le linee che portavano l'elettricità in città. Lungo la strada, lato lago, è visibile la linea elettrica; in particolare, in primo piano sulla sinistra, si può notare un "palo della luce" con rispettivo sostegno ed il cavo elettrico che sostiene.
La strada che costeggia il lago era sterrata.
Sullo sfondo il castello.
In questa altra fotografia si vede la corriera in primo piano, con altre informazioni a riguardo:
In primo piano una barca con due pescatori in procinto di calare le reti per la pesca, sullo sfondo la località Due Laghi dove si nota la presenza di una costruzione, in alto a sinistra Castel Madruzzo.
Cartolina ad uso pubblicitario. Sullo sfondo il palazzo vescovile, convertito negli anni '30 in albergo di proprietà della famiglia Conti. Si nota la scalinata che dal terrazzo scendeva al porticciolo sulle rive del lago, attrezzate con cabina/spiaggia per gli ospiti. Le piante di olivo adornano il paesaggio. In primo piano la barca usata per le gite sul lago.
Nella foto due bambini giocano con l'acqua del lago, parte integrante della specificità di questo luogo. Sullo sfondo un piccolo porticciolo con delle barche per i turisti che soggiornavano a Santa Massenza. A sinistra si nota una cabina da spiaggia dell'albergo Conti (ex palazzo del Vescovo)
La centrale di Santa Massenza, l'impianto più potente del Trentino, sorge sulla sponda settentrionale dell'omonimo lago. Entrata in funzione nel 1952, è parte di un sistema articolato che, attraverso una vasta rete di gallerie, condotte forzate e opere idrauliche, porta l’acqua dalle cime dell’Adamello al Lago di Garda. La spettacolare sala turbine, con un volume di oltre 150.000 metri cubi, è interamente scavata nella roccia a 600 metri di profondità.
Per visitarla consultare il sito di
Panoramica sulle attività svolte dal gruppo Edison nel nord d'Italia con particolare riferimento agli impianti idroelettrici sorti presso i fiumi Toce, Liro-Mera, Adda, Noce e Oglio. Vengono descritte in dettaglio le attività svolte nelle centrali idroelettriche di Santa Massenza e di Bussoleno. Il documento si conclude con una descrizione dell'attività di sorveglianza e manutenzione necessaria per gestire al meglio le centrali, gli impianti e la rete di distribuzione dell'energia elettrica.
Parla della Centrale di Santa Massenza dal minuto 7:38 al 10:55.
Il filmato documenta le fasi di realizzazione della linea elettrica costruita per portare energia dalla centrale idroelettrica di S. Massenza in Trentino alla città di Milano. Vengono descritte le fasi di produzione dei tralicci, dei pali e dei cavi d'acciaio che avviene all'interno di officine specializzate, quelle di costruzione e montaggio dei pali elettrici e quelle del collaudo finale delle linee attraverso cui scorre l'energia.
Nella foto è ben visibile la parte del Lago di Santa Massenza interrata a partire dal 1947 in seguito ai lavori di realizzazione della Centrale Idroelettrica. Si vedono le barche nel lago, il molo, la pensione in cui era stato trasformato il palazzo vescovile ad inizio novecento, una parte del paese di Santa Massenza ed in lontananza Fraveggio, Lon e la Paganella.