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  • Estratto catalogo Scarponi Dallapè

    La fotografia mostra un estratto da un catalogo del calzaturificio Dallapè di Stravino dove vengono illustrati i vari modelli di scarponi tra cui scegliere. Dal 1930 gli scarponi Dallapè venivano spediti in tutta Italia con la posta. Questo estratto dovrebbe risalire tra il 1954 e il 1960 circa.
  • Foto di gruppo presso Calzature Dallapè

    La fotografia risale al 1965 e mostra un gruppo di dipendenti e operai di Calzature Dallapè davanti al negozio che nel frattempo è stato restaurato con l'aggiunta di due vetrine che mostrano i prodotti realizzati.
  • I "Calièri", poesia di Ottorino Pederzolli

    La fotografia mostra una poesia dedicata ai "Calièri" scritta da Ottorino Pederzolli di Stravino per onorare la premiata calzoleria Dallapè.
  • Giulio, Celeste con amici e apprendisti

    La fotografia risale al 1928 e mostra i fratelli Giulio e Celeste Dallapè, l'amico Aldo e i primi apprendisti della nuova calzoleria Dallapè di Stravino. Gli autori della fotografia potrebbero essere gli stessi fratelli Dallapè che in quegli anni iniziarono a realizzare scatti fotografici amatoriali.
  • Calzoleria Dallapè

    La fotografia mostra la nuova casa dei fratelli Giulio e Celeste Dallapè costruita negli anni 20 del 1900. Lo scatto risale precisamente al 1928, anno in cui i fratelli aprirono la prima calzoleria nel paese di Stravino sulla strada statale.
  • Nessun commerciante vuole vendere libri scolastici a Cavedine

    Nonostante lo sconto del 6,5% offerto dallo storico stampatore Monauni, il podestà di Cavedine Catoni non ha trovato nessun commerciante disposto a comprare libri scolastici.
  • Decreto di concessione alla Società cooperativa "Officina elettrica industriale di Cavedine"

    Il documento, in formato 21x29,7 cm, scansionato in questa occasione, rappresenta il decreto di concessione alla Società cooperativa "Officina elettrica industriale di Cavedine".
  • Cartolina di Cavedine

    L'ingrandimento in formato 50x70 cm, scansionato in questa occasione, mostra una cartolina di Cavedine di inizio '900. Nella parte superiore è raffigurata una panoramica della chiesa di S. Maria Assunta con in primo piano il cimitero. Nella fotografia sottostante la nuova officina elettrica industriale. In quegli anni infatti la Cooperativa si ampliò con un edificio a nord. Sulla sinistra si vede la tettoia della segheria che venne ingrandita nel settembre del 1900 dopo soli tre mesi dall'inaugurazione. Nella vecchia segheria era presente un magazzino per derrate alimentari e agrarie. Sulla facciata si nota la statua di S. Giuseppe collocata nel 1908.
  • Sfilata allegorica promozionale Vino Santo Roncher al Carnevale di Arco

    L'ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato in questa occasione, mostra un carro allegorico realizzato da Costante Roncher per il carnevale di Arco. Lo scopo era di promuore il "Vin Sant" (Vino Santo) realizzato dalla premiata ditta Costante Roncher di Cavedine.
  • Carro allegorico realizzato da Costante Roncher per il carnevale di Arco

    L'ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato in questa occasione, mostra un carro allegorico realizzato da Costante Roncher per il carnevale di Arco. Lo scopo era di promuore il "Vin Sant" (Vino Santo) realizzato dalla premiata ditta Costante Roncher di Cavedine.
  • Fabbrica di carri agricoli a Stravino

    L'ingrandimento in formato 70x50 cm, scansionato in questa occasione, rappresenta un gruppo di persone presso la fabbrica di carri agricoli a Stravino. Si dovrebbe trattare del primo carro per il trasporto di legname costruito da "Tombol" ai "Forti" di Stravino. Secondo gli appunti rinvenuti rispetto a questa fotografia il secondo uomo da sinistra verso destra è "Minicoto Gnoc", a seguire "Tombol" o "Rodolfo Pederzolli" e "Cesare Gnoc". Secondo altri appunti la fotografia rappresenta un carro costruito da Rodolfo Pederzolli (papà di Vittore).
  • Il primo edificio della Cooperativa

    L'ingrandimento in formato 70x50 cm, scansionato in questa occasione, rappresenta il primo edificio della Cooperativa, inaugurato il 13 maggio 1900. Una parte del piano terra è occupato dalla segheria che verrà trasferita dopo pochi mesi sotto una tettoia sulla sinistra dello stabile.
  • Confini della proprietà della fam. Pedrotti in loc. Pozze

    Il confine è marcato da un muretto a secco; inizialmente la famiglia coltivava vigne, poi quando divennero vecchie, verso il 1975 piantarono prugne per la vendita, ma c'erano anche altri alberi da frutto per autoconsumo: "ciresère", "perèri", "armelini", "fighèri", "pomèri", "perseghèri". Con i pomi facevano le persecche, che mettevano a seccare su un fil di ferro steso sul muro della casa. Poi si è ritornati alle vigne.
  • El bòn mercà 'l stracia la borsa

    Le buone occasioni riempiono la borsa finchè si strappa
  • Chi arte no sa far botéga sèra

    Non è certo il caso di
  • vènder

    oltre al significato di "vendere" ha anche quello di giorno della settimana:
  • Trasporto botti

    Al carro, carico di tre grandi botti, sono già aggiogati due cavalli pronti per partire per il viaggio Lavis-Vezzano. Davanti al carro Teresita Alberti di Vezzano col marito Armellini che aveva una grande cantina a Lavis e che riforniva Vezzano di vino e mosto.
  • Petizione per ristrutturazione abusiva di una casa a Lasino

    Baldassarre Bassetti, quale tuttore della propria moglie Teresina e della cognata Maria Bassetti, denuncia Gio Batta Bassetti per aver leso i diritti di consortalità e servitù delle sorelle apportando modifiche alla proprietà dominante, quindi gli impone di riportare tutto alla situazione originaria. Apprendiamo che un locale della casa era adibito a bottega di proprietà delle due sorelle. Nel documento si nomina il secchiaio, ovvero l'acquaio (il moderno lavandino). Le misure sono 34 x 42 cm.
  • Bottiglia Vino Santo 1957 - Cantina Ugo Angelini

    Bottiglia di Vino Santo de 1957 della cantina di Dro di Ugo Angelini.
  • Bottiglia Vino Santo 1935 - Cantina Pisoni di Calavino

    Bottiglia di Vino Santo della Cantina Pisoni di Calavino del 1935: da notare che sull'etichetta, che fu in seguito modificata, viene specificato "eredi fu Mansueto Pisoni".
  • Ricevuta d'acquisto con Vino Santo

    Ricevuta d'acquisto che mostra vari prodotti e il loro prezzo. Interessante il prezzo del Vino Santo, a confronto ad esempio col prezzo dell'acquavite o di un altro vino citato nelle prime righe: il prezzo è il triplo rispetto a quello del vino da tavola. Il Vino Santo, visto il lungo processo di produzione e la resa (di tutta l'uva raccolta ne rimane circa un 30% per via del processo di appassimento di 6 mesi) ha sempre avuto un prezzo più elevato rispetto ad altri vini.
  • Etichetta Teroldico Cantina Pisoni

    Vecchia etichetta di Teroldico, ovvero Teroldego, della cantina Pisoni di Pergolese, fondata nel 1852 e ancora in attività.
  • Etichette Vino Santo cantina Pisoni di Calavino

    Etichette di Vino Santo della cantina Pisoni di Calavino. Fondata la cantina nel 1879 da Mansueto Pisoni, in seguito la produzione di Vino Santo passò alla discendenza. Poi la cantina fu spostata a Padergnone; dopo il calo di popolarità che subì il Vino Santo, nel secondo dopoguerra la cantina fu ceduta a Cirillo Morelli. (Informazioni prese dal libro di Andrea Andreotti, "Vino Santo Trentino, un luogo un mito", Valentina Trentini Editore, 2005, pagina 103 e 104)
  • Etichetta Vino Santo cantina Costante Roncher

    Etichetta di Vino Santo della cantina Costante Roncher di Cavedine: Costante Roncher è nato intorno al 1830 e, a seguito dell'apertura dell'Albergo Corona e dello spaccio adiacente, apre anche una cantina, che produceva Vino Santo. In seguito la cantina fu portata avanti dalla discendenza finché terminò la propria attività nel 1956. (Informazioni prese dal libro di Andrea Andreotti, "Vino Santo Trentino, un luogo un mito", Valentina Trentini Editore, 2005, pagine 104 e 106)
  • Etichetta Vino Santo cantina Ugo Angelini

    Etichetta di Vino Santo della cantina di Ugo Angelini di Dro, attività iniziata dal bis nonno Giuseppe Angelini. La cantina produsse Vino Santo fino al 1954: chiuse l'attività a seguito delle ristrettezze dovute al secondo dopoguerra e alla concorrenza di vini più facili e meno cari. (Informazioni prese dal libro di Andrea Andreotti, "Vino Santo Trentino, un luogo un mito", Valentina Trentini Editore, 2005, pagina 103)