La roggia di Ciago, o di Valachel, o di Nanghel

Contenuto

Titolo
La roggia di Ciago - presa dell'acquedotto irriguo
Autore della fotografia
Data della fotografia
19 agosto 2007
Licenza d'uso
CC BY
Titolo
La roggia di Ciago - cascata sopra il ponte
Autore della fotografia
Data della fotografia
25 maggio 2019
Licenza d'uso
CC BY
Titolo
La roggia di Ciago - il ponte nella Val dei Molini
Autore della fotografia
Data della fotografia
25 maggio 2019
Licenza d'uso
CC BY
Titolo
La roggia di Ciago - cascata sotto il ponte
Autore della fotografia
Data della fotografia
25 maggio 2019
Licenza d'uso
CC BY
Titolo
La roggia di Ciago - vasca di decantazione
Autore della fotografia
Data della fotografia
25 maggio 2019
Licenza d'uso
CC BY
Titolo
La roggia di Ciago - la cascata in casa Cappelletti
Descrizione
La foto è stata scattata dalla botola davanti all'entrata di casa Cappelletti. In realtà si vede tutto buio pesto a parte il bianco della cascata soprattutto dove batte sul fondo.
Autore della fotografia
Data della fotografia
24 novembre 2021
Licenza d'uso
CC BY
Titolo
La roggia di Nanghel al lavatoio di Vezzano
Autore della fotografia
Data della fotografia
6 luglio 2003
Licenza d'uso
CC BY
Nome
La roggia di Ciago, o di Valachel, o di Nanghel
Descrizione
La Roggia di Ciago nasce dalle sorgenti di Valachel a quota 670 e 692 mslm in loc. Mondal e subito alimenta il serbatoio dell’acquedotto irriguo.
Nella sua ripida corsa attraverso il paese, lungo la Val dei Molini, un tempo forniva l’energia idraulica necessaria ad una fucina e cinque mulini ed alimentava due lavatoi, uno accanto al mulino Cattoni e uno sull’attraversamento di Via San Rocco. Ora in quel tratto c'è una vasca di decantazione e da Via San Rocco viaggia intubata fin sotto la strada del Pedegaza, passando anche sotto un edificio. Arrivata sotto il paese scende più tranquilla lungo la campagna. Da quanto risulta dal progetto di completa sistemazione dell’alveo del 1908, l’acqua andava allora in gran parte dispersa prima di unirsi alla sorgente di Nanghel, punto in cui assume il nome di Roggia di Nanghel, la cui importanza risulta dalla Carta di Regola di Vezzano del 1574 (Vedi pag 239-240 Il libro delle acque).
Al suo arrivo a Vezzano la roggia viaggia intubata fino alla nuova rotatoria del 2006 dove è stata deviata e riportata in superficie in un percorso più lungo per oltrepassare la rotatoria stessa, raggiungere il lavatoio davanti alle scuole e continuare il suo viaggio intubata sotto via Roma. Arrivata alla piazza principale di Vezzano, un tempo veniva deviata verso sinistra, intubata superava l’Albergo Stella d’Oro, tornava in superficie negli orti adiacenti a Via Borgo, si univa ad un’altra sorgente, tuttora attiva, e passando per la campagna di Terra Mare si immetteva nella Roggia Grande. Approfittando dei lavori alla rete fognaria, la roggia di Nanghel, è stata poi intubata insieme alle acque bianche sotto via Roma fino agli Alberoni. Attraversata la strada provinciale, ritorna allo scoperto in località Fossati unendosi alla sorgente Fontanele, proprio dove un tempo c’era il grande lavatoio usato dalle donne del Dos. La roggia attraversa la zona artigianale fra nuovi alti argini in pietra per poi immettersi nella Roggia Grande in località Acque Sparse, prima che essa riattraversi la strada provinciale nel suo viaggio verso Padergnone.
Informazioni tratte da:
Il Libro delle acque - rogge e sorgenti della Valle dei Laghi dalle viscere della terra alle opere dell'uomo.
Per conoscere gli antichi opifici presenti su questa roggia visitare
Antichi mulini di Ciago
Anello sulle tracce dei vecchi mulini di Ciago
Livello di precisione della collocazione geografica
Collocazione precisa

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Disegno incanalazione roggia sotto mulino Cappelletti Oggetto Testo
L'ultimo lavatoio di Ciago Oggetto Immagine