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  • sghitàr

    Il defecare degli uccelli
  • sghit

    Pl. sghiti
  • Liga l'àsen endó che te dis el padrón

    Ubbidisci al padrone. Per scherzo si diceva anche il contrario, ovvero: "Liga el padrón endò che te dis l'àsen".
  • Parla quande pissa le galine

    Cioè mai (le galline non urinano ma defecano solamente).
  • La diligenza a Vezzano

    Interessante cartolina acquerellata della piazza di Vezzano. Lo scatto è precedente al 1904, anno in cui venne demolita la chiesa, poi ricostruita più grande e con diverso orientamento. Il perimetro della vecchia chiesa è ora reso visibile nella pavimentazione in porfido del piazzale. In primo piano si vede la diligenza trainata da due cavalli; oltre alla posta trasportava su prenotazione anche le persone con i loro bagagli. Proprio nella piazza di Vezzano c'era la sede del cambio cavalli. Il servizio di trasporto pubblico che attraversava la nostra valle si chiamava "Il Pedone" ed era attivo sulla direttrice Trento-Sarche-Riva probabilmente da quando la strada venne ultimata nel 1848. Nel 1895 l'impresa Malacarne istituì una corsa giornaliera Trento-Ponte Arche con cambio di cavalli a Vezzano e tempo di percorrenza di 4 ore (6-10), ce ne volevano 7 per la tratta Treno-Tione. Nel 1908 venne soppiantata da una vettura a motore come possiamo vedere in questa foto:
  • Quande 'l sól tramonta, i àseni i se 'mpónta

    Lo si dice alle persone sfaticate che si mettono d'impegno quando ormai è troppo tardi (al tramonto, quando la giornata di lavoro in campagna è finita).
  • El gal l’è l’orolòi del contadin

    Il contadino si sveglia presto
  • Testa da bis!

    Interiezione dal significato simile a quest'altra:
  • càora

    oltre all'animale, è detta "càora" il cavalletto adatto a trattenere il palo mentre lo si sega.
  • osèl

    Diminutivo: oselét Plurale: osèi
  • Trasporto botti

    Al carro, carico di tre grandi botti, sono già aggiogati due cavalli pronti per partire per il viaggio Lavis-Vezzano. Davanti al carro Teresita Alberti di Vezzano col marito Armellini che aveva una grande cantina a Lavis e che riforniva Vezzano di vino e mosto.
  • A servizio

    Era frequente che le giovani andassero a servizio dalle famiglie benestanti. Qui vediamo Olga Morandi nella casa privata in cui è stata a servizio per ben 15 anni a Lavis (1927-1942).
  • Da Sant'Agnese le bisèrdole le vègn fòr dale zzése

    A Sant'Agnese (21 gennaio) il sole ricomincia a scaldare un po'.
  • La "boara"

    Sarina Miori di Lon, detta ”la boara”, poiché era solita guidare il bue, è qui a Vezzano col suo carro tirata in ghingheri per andare a fare la spesa, insieme alla cuginetta Maria (detta Mariotta).
  • Con la pecora

    Olga Morandi partiva da Vezzano e saliva il ripido sentiero dello Scal per far visita agli amici di famiglia a Margone, eccola lassù con una pecora degli amici. Alle sue spalle la scuola. (La strada Vezzano-Margone è stata costruita nel 1949 dalla SISM per raggiungere il pozzo piezometrico verso Maso Rualt, collegato alla Centrale Idroelettrica di Santa Massenza.)
  • Contadini sul carro

    Giancarlo Garbari, Valentino Bressan, Ettore Tomazzolli, Eustacchio Piccoli, con forche e rastrelli, sono tutti sul carro trainato da un cavallo bianco all'uscita di Vezzano verso Naran, dove dovranno occuparsi della fienagione.
  • L'è come dirghe béc a 'n àsen

    È inutile parlare alle persone che non ascoltano e fanno di testa propria
  • Trattative di compravendita terreni tra Emanuele Caldini e Baldassarre Bassetti

    Nel secondo documento si fa riferimento a molti toponimi: - al Gaggio - località Sorbel - località alle Giare (alla Barberina) - Rovecchi - Croce del Monte - Barcolo - Turrino (dov'è?) - Chiesura - Dorghelle (dov'è?) - Caviciani - Ronchione - altre Sorte - al Campo
  • Sgabello per mungere

    I piedi di questo sgabello sono costituiti da un ramo, fissato a una seduta circolare in truciolato con dei chiodi.
  • Bambine coi compagni di giochi

    Una bimba seduta sul paraurti di un automobile dell'epoca coccola il suo cane mentre la piccolina gioca con una grande bambola.
  • Pila

    Questo pesante masso incavato serviva da enorme mortaio per pestare il granoturco ("zaldo") per preparare la razione ("pastón") per gli animali da cortile quali galline ("galine"), conigli ("cunèi"), maiali ("ruganti"); è dotato di maniglie laterali per agevolarne lo spostamento, realizzate sempre incavando la pietra. Una pila di dimensioni più grandi serviva a pestare il granoturco per ottenere la farina. Come "pestello" Loretta usava la testa ("òcio") di un "pal de fèr", un attrezzo in ferro con terminazione a forma di cuneo che serviva a scavare delle buche nell'orto per seminare.