Questo racconto è stato ideato dai bambini delle classi seconda e terza della Scuola Primaria di Sarche che durante l'anno scolastico 2023/2024 hanno partecipato al Progetto SiVal realizzato in collaborazione con l'Ecomuseo della Valle dei Laghi.
Il progetto aveva come obiettivo avvicinare i bambini al territorio in cui vivono, in particolare al Parco Fluviale della Sarca. L'intervento dell'esperto Dott. Alessandro Marsilli, le uscite e le ricerche svolte dagli alunni, accompagnati da noi insegnanti, hanno portato all'idea di dar vita a una storia che ha come protagonisti gli animali che vivono in questo ambiente.
La multietnicità della nostra realtà scuolastica ha consentito di dare ai personaggi dei nomi originali e ricercati, attingendo dalle lingue madri dei bambini.
La loro fantasia e la loro immaginazione hanno fatto il resto.
Il risultato è un'avventura che porterà i lettori a viaggiare nella natura seguendo il percorso del nostro fiume, alla scoperta di tante informazioni interessanti.
Buon volo a tutti!
Il fiume Sarca, storicamente chiamato "la Sarca", unisce il paesaggio alpino della val Rendena a quello mediterraneo del Garda.
Il libro illustra e descrive con rigore scientifico ed in modo divulgativo la «diversità» degli insediamenti umani, dei valori storico-culturali, dell’ambiente, dell’alpinismo, legati fra loro da questo unico habitat.
Particolarmente interessanti per la nostra zona il cap. 2.1 in cui viene trattata la Sarca e la fauna del suo fondovalle e il cap. 3 in cui viene trattata la Sarca dalla Valle dei Laghi al Garda.
Essendo in pessimo stato lo statuto datato 2 aprile 1420, è stato rifatto, aggiornandolo, nel 1574 ed approvato dal vescovo Madruzzo il 19 agosto 1580. Una traduzione di questo statuto composto da 130 capitoli, risalente al XVII secolo, viene riportata integralmente in questo articolo, integrata con un'altra copia successiva nella quale sono aggiunti altri 6 capitoli del 1777 e 27 capitoli del 1787 qui riassunti. Molti sono poi i commenti e le note di L. Cesarini Sforza.
Dopo l'introduzione, a pag. 12 fa un riassunto del contenuto degli statuti presentando innanzitutto le autorità tra cui: il Maggiore, il Decano (pag. 14), i Saltari (pag.15). A pag. 16 presenta i capitoli che riguardano le strade, le acque, i boschi, le malghe, i furti e i danni, i pesi e le misure, i rivenditori, i forestieri, le infrazioni. Vengono menzionati le capre, i gamberi, le olive, l'uva, le verze, le biade, l'olio, il pane, la carne. A pag. 18 segue la trascrizione degli statuti.
Molto utili le note comprendenti anche la traduzione delle parole del tempo.
La “Carta geografica generale della Valle dei Laghi”, progettata e avviata da Nereo Cesare Garbari; fu completata a otto anni dalla sua morte, con l’impegno della moglie Carla, che si avvalse di conoscitori e cultori di storia locale. La carta, scala 1:20.000, punta sulle informazioni storico-culturali, quali toponomastica, siti di interesse archeologico, naturalistico, sentieri e altri; elementi geomorfologici, per questo motivo è unica nel suo genere. Sulla cartina sono indicati con numeri i siti di interesse con la rispettiva legenda, sul retro la traduzione in inglese, tedesco e francese.
Misura 80x66 cm su un foglio 100x67 cm, ripiegato a 19x12 cm.
Il 30 luglio 1997 è stata presentata al pubblico dal Gruppo Cuturale Nereo Cesare Garbari del Distretto di Vezzano di cui gli autori facevano parte. La cerimonia è descritta a pagina 12 di
Lavoro di ricerca realizzato attraverso interviste, letture, esperienze, relazionate poi a gruppi per tema.
Il fascicolo è stato elaborato al computer dai bambini stessi e riccamente illustrato con disegni al tratto e foto storiche.
Tre diversi percorsi per un viaggio tra natura, storia e leggenda alla scoperta di antichi sentieri in un territorio che si caratterizza per un bagaglio di storia umana e naturale molto significativo:
- sentiero delle "calchère";
- percorso tra masetti, castagni e leggende;
- “ai Mindi” nella terra del castagno.
Introduzione ai pozzi glaciali, alla figura di Antonio Stoppani e all'ambiente di Vezzano nel passato, preparata per i bambini di prima e ricca di illustrazioni. Il fascicolo era dislocato presso il pozzo n.3
Storia ambientata al pozzo numero 3 che ha come protagonisti la "Maria mata", il carpino e lo scoiattolo; inizia con la rivisitazione di una antica leggenda locale e continua con una parte completamente inventata dai bambini.
Storia ambientata nei pressi dei ruderi del casino di bersaglio degli Schützen (poi ricostruito) che ha come protagonisti il gigante Fiorenzo (nome di una località nelle vicinanze), il ciliegio selvatico ed il tasso.