Bambini

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  • Alla ricerca del tempo libero perduto

    Il fascicolo fotocopiato è il frutto di un lavoro di ricerca svolto dai bambini della scuola elementare di Padergnone nell'anno scolastico 1993/94 grazie alla collaborazione degli anziani. Il testo dattiloscritto è illustrato con disegni al tratto dei bambini.
  • Raganella

    Strumento musicale di legno costituito da una cassa sulla quale ad una estremità è inserita una ruota dentata attaccata ad un manico, all'altra è fissata con sei chiodi una lamina di legno che va ad appoggiarsi sulla ruota dentata. Tenendo il manico in mano si fa ruotare lo strumento producendo un suono simile al gracidio della rana (da cui il nome). Tradizionalmente veniva usato durante la Settimana Santa quando le campane delle chiese venivano “legate” per rispetto della morte di Gesù Cristo. La usavano i ragazzi anche alla sera del 12 dicembre, vigilia di Santa Lucia per informare i più piccoli che la Santa stava arrivando con i suoi doni e che loro dovevano dormire.
  • Giochi di bambini sul lago di Santa Massenza

    Nella foto due bambini giocano con l'acqua del lago, parte integrante della specificità di questo luogo. Sullo sfondo un piccolo porticciolo con delle barche per i turisti che soggiornavano a Santa Massenza. A sinistra si nota una cabina da spiaggia dell'albergo Conti (ex palazzo del Vescovo)
  • Bambino sul cavallo a dondolo

    Bambino sul cavallo a dondolo all'ingresso di una casa di Cavedine.
  • Bambino nei pressi della casa cantoniera di Vezzano

    Sulla facciata della casa cantoniera, ora hotel Vezzano, è riportata la dicitura che indica l'altitudine del paese; all'ultimo piano il tipico ballatoio su cui venivano sistemate le pannocchie ad essiccare. Le proprietà ai lati della strada erano protette da muri in sassi, spesso alti come quello che si può vedere sulla destra. La strada era delimitata da grossi paracarri in pietra. La via principale (Via Roma), allora strada di percorrenza Trento-Riva era asfaltata, mentre via Stoppani era sterrata. Dietro si vede la salita al Doss e i grossi ippocastani che hanno dato il nome a questo luogo: ai "Alberoni".
  • Da Pedegaza a Vallelaghi: memorie fotografiche delle 11 Frazioni

    Grazie alla collaborazione dei gruppi culturali Nereo Cesare Garbari del Distretto di Vezzano, La Roda, Retrospettive, Centro Studi Judicaria, Ecomuseo della Valle dei Laghi, Piccola Nizza de Trent, del gruppo Pensionati e Anziani di Vezzano, di molti privati e del patrimonio fotografico degli autori, la nascita del Comune di Vallelaghi ha visto la pubblicazione di questo libro fotografico. Le numerose foto storiche, accompagnate da brevi didascalie e introduzioni ai capitoli tematici, permettono di conoscere peculiarità e similitudini fra le 11 frazioni che compongono il neo comune favorendo così lo sviluppo di uno spirito di appartenenza ad un'unica comunità dei cittadini provenienti dai tre comuni fusi di Terlago, Vezzano e Padergnone. Diverse foto pubblicate su questo volume sono disponibili nell'Archivio della Memoria per il riutilizzo.
  • Fèra fèra pè

    Filastrocca - gioco per bambini in dialetto trentino. Un'altra versione è descritta al n. 16 del fascicolo
  • Giocando con la carriola

    Un bambino porta la sorellina con la carriola. Interessanti le informazioni paesaggistiche: la pavimentazione della Piazzetta di Sant'Anna era in sterrato e della strada in selciato; la zona ora occupata dal parco giochi e da diverse case era allora tutta campagna. Si intravede anche il capitello di S. Anna.
  • Bimbo col girello

    Un bimbo muove i primi passi nel cortile di casa aiutato da un girello di legno. Sullo sfondo i campi terrazzati che contraddistinguono l'ambiente di Ranzo.