Ricostruzione di una sega veneziana in scala ridotta
- Titolo
- Ricostruzione di una sega veneziana in scala ridotta - montata a Calavino
- Autore della fotografia
- Alberto Margoni
- Data della fotografia
- 15 luglio 2016
- Licenza d'uso
- CC BY
- Titolo
- Ricostruzione di una sega veneziana in scala ridotta - montata a San Michele all'Adige
- Autore della fotografia
- Rosetta Margoni
- Data della fotografia
- 15 aprile 2018
- Licenza d'uso
- CC BY
- Titolo
- Ricostruzione di una sega veneziana in scala ridotta - Madruzziane
- Autore della fotografia
- Annalisa Bonomi
- Data della fotografia
- 16 luglio 2016
- Licenza d'uso
- CC BY
- Titolo
- La sega veneziana - di Emanuele Pisoni
- Nome
- Ricostruzione di una sega veneziana in scala ridotta
- Descrizione
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"Io sono la Sega Veneziana e devo la mia rinascita alla “pazzia”, caparbietà e un pizzico di ingegno di tre signori che mi hanno voluto riesumare dalla mia ormai decennale dipartita.
Erano gli anni cinquanta-sessanta quando, dopo centinaia di anni di onorato servizio, ho dovuto lasciare spazio alla incombente tecnologia moderna.
Si dice che io sia nata da un'idea di Leonardo da Vinci; bene c'è da crederci, perché nonostante i miei movimenti siano apparentemente di una semplicità estrema, i vari sincronismi, indispensabili per il buon funzionamento, sono stati un bel grattacapo per coloro che mi hanno riportato alla vita, segno che il grande Leonardo ha dovuto pensarci un po' prima di darmi un'anima.
Certo che il mondo d'oggi è cambiato totalmente da quando operavo paziente governata da un silenzioso e instancabile “Segheta”.
Quel mondo incantato oggi non c'è più. Quando l'acqua movimentava la mia ruota e io cominciavo a sezionare le “bòre” e il “Segheta", come un burattinaio comandava serioso ogni movimento, era musica, musica vera, come quella delle grandi opere, tanto che i passanti si fermavano ad osservare incuriositi a bocca aperta. A conferma di questo, cioè che quel mondo non c'è più, ho dovuto accettare un compromesso per la mia rinascita e funzionare, qualche volta, a secco visto che l'acqua nelle piazze non c'è .
L'importante però è testimoniare in modo realistico il ruolo che ho avuto per centinaia di anni e ringrazio questi tre signori che mi hanno dato questa possibilità.
I protagonisti .
I tre protagonisti citati sono tre coscritti del 1948 di Calavino che oltre ad avere la stessa età sono accomunati da molte altre cose.
Tutti e tre figli di artigiani del legno, tutti e tre appassionati della storia dei vecchi mestieri e curiosi di conoscere i segreti (che rischiano di rimanere tali) delle vecchie macchine e attrezzi di un tempo, per questo si son messi in testa di costruire la Sega Veneziana, strumento di lavoro che ha avuto vita fino agli anni sessanta. In particolare a Calavino l'ultima Sega Veneziana è stata smantellata nel 1968 a casa Pisoni “Segheti”. Si spera che dopo mesi di lavoro certosino questa ricostruzione possa dare testimonianza vera della storia “recente” del nostro paese che in realtà sembra lontana anni luce.
CALAVINO 15 giugno 2008
Morelli Ferruccio — Pisoni Emanuele — Bassetti Fabio"
Questo citato è il testo predisposto dagli autori in occasione della prima attivazione della loro segheria alle feste madruzziane di Calavino del 2008. Nelle foto si vede la stessa sega pronta per l'edizione 2016 della stessa festa e di seguito la sega in funzione all'edizione 2018 del festival etnografico presso il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina.
Qui la storia della segheria citata: - Mulino e segheria Pisoni "Biasi"
- Materiale
- Legno
- Data di creazione
- 2008
- Provenienza
- Custodita presso il magazzino della Pro Loco di Calavino