Sono qui riuniti i contenuti che mostrano le piante tradizionalmente coltivate in Valle dei Laghi e la vegetazione spontanea che la caratterizza o l'ha caratterizzata nel passato.
Nell'ambito del progetto "Si.Val - Educazione all'aperto" promosso dall'ass. culturale Ecomuseo Valle dei Laghi sono stati coinvolti due gruppi costituiti da 11 alunni delle classi terze della SSPG di Vezzano frequentanti il II trimestre di attività opzionali (a.s. 2023-24). Lo svolgimento del progetto è stato articolato in attività laboratoriali, di ricerca e sul territorio, volte alla produzione di materiale informativo, con la presenza e il supporto del naturalista Alessandro Marsilli e della curatrice dell'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi Rosetta Margoni.
Per la realizzazione del progetto gli alunni hanno intervistato nonni e conoscenti residenti in valle, hanno raccolto diverse informazioni e le hanno trascritte e riportate a lezione; a supporto delle loro ricerche hanno consultato l'archivio della Memoria della Valle dei Laghi e alcuni testi e hanno potuto visionare e manipolare alcuni utensili di uso quotidiano d'un tempo. Successivamente gli alunni hanno lavorato in gruppo alla rielaborazione delle informazioni raccolte e alla stesura delle "pillole di memoria" con l'aiuto della docente.
In particolare nella scheda "Caratteristiche e varietà delle coltivazioni negli anni '50 in Valle dei Laghi" gli alunni hanno riassunto le principali colture presenti nella valle negli anni '50 e le comuni pratiche agricole; hanno inoltre selezionato alcune delle fotografie proposte nel testo.
Nell'ambito del progetto "Si.Val - Educazione all'aperto" promosso dall'ass. culturale Ecomuseo Valle dei Laghi sono stati coinvolti due gruppi costituiti da 11 alunni delle classi terze della SSPG di Vezzano frequentanti il II trimestre di attività opzionali (a.s. 2023-24). Lo svolgimento del progetto è stato articolato in attività laboratoriali, di ricerca e sul territorio, volte alla produzione di materiale informativo, con la presenza e il supporto del naturalista Alessandro Marsilli e della curatrice dell'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi Rosetta Margoni.
Per la realizzazione del progetto gli alunni hanno intervistato nonni e conoscenti residenti in valle, hanno raccolto diverse informazioni e le hanno trascritte e riportate a lezione; a supporto delle loro ricerche hanno consultato l'archivio della Memoria della Valle dei Laghi e alcuni testi e hanno potuto visionare e manipolare alcuni utensili di uso quotidiano d'un tempo. Successivamente gli alunni hanno lavorato in gruppo alla rielaborazione delle informazioni raccolte e alla stesura delle "pillole di memoria" con l'aiuto della docente.
In particolare nella scheda "Il bosco e la selvaggina negli anni '50 in Valle dei Laghi" gli alunni hanno riportato le caratteristiche, la frequentazione e l'utilizzo del bosco, in termini di vegetazione e fauna, in valle negli anni '50; hanno inoltre selezionato alcune delle fotografie proposte nel testo.
Con questo video Ecomuseo, con la collaborazione del Coro Valle dei Laghi e della operatrice di casa caveau Susanna Leonardi, intende promuovere il Sentiero etnografico della nosiola che passa tra i vitigni, i produttori, la casa caveau del vino santo, per far conoscere questo storico e il prodotto della valle. È uno dei sei video del progetto "Ciak si gira in Valle dei Laghi" finanziato dal Primo bando CARITRO per il volontariato culturale 2021 e dalla Comunità di Valle ed integra le proposte di Ecomuseo della serie:
Cartellone realizzato dai bambini della classe prima primaria di Vezzano in collaborazione con Ecomuseo della Valle dei Laghi nel 2019 per la mostra "Animali e cereali nel progetto memoria". Presenta la lavorazione dell'orzo dal raccolto ai diversi utilizzi.
Cartellone tubolare realizzato dai bambini della classe prima primaria di Vezzano in collaborazione con Ecomuseo della Valle dei Laghi nel 2019 per la mostra "Animali e cereali nel progetto memoria". Presenta la lavorazione del granoturco e i vari utilizzi delle sue parti basandosi sui racconti dei nonni, gli strumenti di lavoro, le uscite sul territorio, la visone di filmati.
Cartellone realizzato dai bambini della classe prima primaria di Vezzano in collaborazione con Ecomuseo della Valle dei Laghi nel 2019 per la mostra "Animali e cereali nel progetto memoria". Classifica i cereali presentandone la pianta, i semi e gli utilizzi.
Cartellone realizzato dai bambini della classe prima primaria di Vezzano in collaborazione con Ecomuseo della Valle dei Laghi nel 2019 per la mostra "Animali e cereali nel progetto memoria".
Con l’apertura dei Bandi del Gal Trentino centrale nel 2018 si è presentata l’occasione di proporre e condividere l’idea, inizialmente concepita dall’Associazione Vignaioli del Vino Santo Trentino della Valle dei Laghi, di poter valorizzare il vecchio appassitoio di Padergnone, da anni in disuso, realizzando una Casa Caveau del Vino Santo. Il Comune di Vallelaghi ha confermato la validità dell’idea anche per la sua valenza sovra comunale. Il fine del progetto è la valorizzazione di una delle tipicità del territorio, unica in Trentino, quella del Vino Santo, ridonando vita a un luogo storico, l'antico appassitoio di Padergnone, attraverso il restauro conservativo, la riconversione, l'allestimento e la messa in rete delle Cantine dei produttori di Vino Santo Trentino attraverso la sentieristica secondaria che percorre le zone dei coltivi.
La frazione di Padergnone, nel Comune di Vallelaghi, oltre ad essere un luogo culturalmente e storicamente importante, è molto famosa specialmente in campo enologico per essere la sede dei Vivai Cooperativi, fondati nel 1910 da Lodovico Pedrini. A Padergnone anche la famiglia Rigotti fa parte di una importante dinastia in campo enologico, da essa sono nati personaggi illustri che hanno lasciato un’impronta in campo enologico, come Rebo Rigotti, genetista e agronomo italiano.
Il progetto: il progetto di fattibilità, redatto dal dott. Marsilli di Albatros S.r.l. , presentato sulla misura 7.6 per l’ottenimento del contributo del Gal Trentino centrale, ha ottenuto un ottimo punteggio, arrivando primo. Il Comune di Vallelaghi si è impegnato a sostenere la spesa non coperta dal contributo, con il sostegno anche della Cassa Rurale. L’affido su appalto del restauro conservativo degli avvolti è andato all’architetto Patton dello studio Faes - Patton.
Il progetto culturale di allestimento per conoscere la storia del Vino Santo Trentino è stato affidato alla dott.ssa Bonomi – Paratolina aRtelier progettuale con la direzione lavori affidata all’arch. Marega dello studio di architettura Matteo Marega.
IL PERCORSO SUL TERRITORIO
La Casa Caveau Vino Santo è un percorso fatto di storia, profumi, sensazioni, immagini e racconti.
Il percorso è esperienziale, lo si può iniziare avendo già visitato le cantine dei Produttori di Vino Santo della Valle dei Laghi, oppure come punto di partenza per la scoperta della storia del Vino Santo Trentino D.O.C. e al termine andando a visitare le cantine dei Produttori. Il percorso parte con una breve e piacevole passeggiata che ti accompagna dal parcheggio del Parco del Lago di Santa Massenza alla Piazzetta del Mercato a Padergnone frazione del Comune di Valle Laghi, dove si trova la Casa Caveau Vino Santo. Lungo il percorso 7 stazioni didattiche, le cui linee moderne rimandano alle vecchie arèle, corredate da pannelli descrittivi, permettono di scoprire le fasi della storia del Vino Santo. Il racconto si conclude dentro la Casa Caveau Vino Santo, con altri pannelli didattici, una linea del tempo, un bellissimo filmato dove il vento, i coltivi di Nosiola e il Vino Santo fanno da protagonisti e un tavolo multimediale con cui interagire per ascoltare i racconti dei Vignaioli Produttori di Vino Santo, ognuno dei quali svelerà qualche aneddoto legato a questo "oro liquido".