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  • Musicisti in posa

    La fotografia mostra i fratelli Giulio e Celeste Dallapè e due amici, tra cui Rodolfo Pederzolli con completo alla cavallerizza.
  • Orchestra "Concarino"

    Orchestra "Concarino" di Stravino. Sono presenti i fratelli Giulio e Celeste Dallapè e al centro il maestro Adriano Bortolotti.
  • Coro di Stravino nel 1932

    La fotografia ritrae il coro di Stravino in uno scatto del 1932 davanti alla porta di ingresso della chiesa. In piedi da sinistra verso destra: ignoto, Alfonso Berteotti, "Nane Vedovel", don Pietro Zeni, ignoto, Bortolo, Oreste "Scienza" e Celeste "Furia". Seduti nella fila centrale da sinistra verso destra: Rodolfo "Dofa", Egidio Berteotti, Poldo Chemotti, Simone Pederzolli "Galiaz", Oliveto D., Lino "Bataia". In basso da sinistra verso destra: Aldo Ceschini e accanto Severino Ceschini.
  • Gruppo coscritti di Brusino

    La fotografia ritrae un gruppo di "coscritti" di Brusino nati nell'anno 1931. Per festeggiare questo rito di passaggio alla maggiore età in ogni paese della valle erano soliti vestirsi eleganti e in particolare indossare un caratteristico cappello decorato con fiori. Immancabile era anche la foto ricordo di gruppo con indicato il loro anno di nascita.
  • Il coro di Covelo

    Come d'uso al tempo il coro parrocchiale era composto di soli uomini.
  • Cartoline della canzone "Lili Marlene"

    Raccolta di quattro cartoline che riportano il testo della traduzione italiana della canzone tedesca del 1938 "Lilì Marleene" che in tempo di guerra a Padergnone cantavano anche con testo modificato contestualizzato al periodo di guerra. 1. Tutte le sere sotto quel fanal presso la caserma ti stavo ad aspettar... Anche stasera aspetterò e tutto il mondo scorderò. con te, Lilì Marlen con te, Lilì Marlen. 2. O trombettiere, stasera non suonar una volta ancora la voglio salutar... Addio piccina, dolce amor, ti porterò per sempre in cor. con me, Lilì Marlen con me, Lilì Marlen. 3. Dammi una rosa da tener sul cuor, legala col filo dei tuoi capelli d'or... Forse domani piangerai... ma dopo tu... sorriderai a chi Lilì Marlen? a chi Lilì Marlen? 4. Manca 5. Se chiudo gli occhi il viso tuo m'appar come quella sera nel cerchio del fanal... Tutte le notti sogno allor... di ritornar... di riposar... con te Lilì Marlen con te Lilì Marlen
  • In ricordo di Giorgio Galetti - benefattore insigne

    Video realizzato da alcuni volontari di Vigo Cavedine in occasione del Natale 2022. Il video è un omaggio a Giorgio Galetti, un benefattore di Chicago che nel 1930 ha donato la scultura lignea delle Anime del Purgatorio (posto sotto l'altare della chiesetta del Santuario di Cavedine). Nel 1962 ha contribuito all'acquisto dell'organo della chiesa di S. Biagio di Vigo Cavedine.
  • Il coro dei molini

    Il “Coro dei Molini” è un canto che ripropone con cadenza ritmico-musicale la potenza dell’acqua della Roggia Grande che si fa sempre più forte. Utilizza per questo le frasi tramandate dalla tradizione associate ai tre antichi mulini del paese: “Dio ‘l te aiuta” al “Mòlin dei Pradi”, “Se ‘l podrà ‘l te aiuterà” al “Mòlin del Pero”, “El pòl se ‘l vòl” al “Mòlin de la Giòana”. In italiano le tra frasi stanno a dire: Dio ti aiuta. Se potrà ti aiuterà. Può se vuole!
  • La banda di Vezzano in processione con la Madonna

    Si vede la banda del borgo di Vezzano in primo piano seguita dalla processione con la Madonna. Copriletti e coperte addobbano le finestre. La data è solo approssimativa e non abbiamo riconosciuto il luogo, contiamo sul vostro aiuto.
  • ranèla

    Strumento musicale in legno classificato come idiofono a raschiamento a suono indeterminato. Tradizionalmente veniva usato durante la Settimana Santa quando le campane delle chiese venivano “legate” per rispetto della morte di Gesù Cristo. Vi erano delle "ranèle" formate da una cassa di legno in cui erano inserite delle lamelle che venivano colpite da una ruota dentata mossa da una manovella di ferro, o da martelli mossi dalla ruota dentata. Essa veniva suonata appoggiata a terra nei pressi della chiesa. Ve ne erano altre di molto più piccole e leggere, chiamate anche "gril", utilizzate girando per i paesi più grandi. In questo caso si tenevano in mano con una manovella collegata ad una ruota dentata e si faceva ruotare il telaio cosicché la lamella che conteneva andava a strisciare sui denti della ruota. Il suono prodotto è simile al gracidio delle rane, più o meno grave e potente a secondo della grandezza dello strumento.
  • Corpo bandistico del Borgo di Vezzano

    Uno statuto manoscritto documenta l'esistenza del sodalizio già nel 1892, come Banda sociale del Borgo, dal titolo onorifico che nel 1527 il vescovo Bernardo Clesio donò all'antica villa di Vezzano. Si ha notizia di un concerto tenuto nel 1894 in occasione di San Valentino e degli onori resi all'Imperatore Francesco Giuseppe di passaggio in Valle dei Laghi. Null'altro è documentato fino al 1931, quando Celestino Bressan raduna un gruppo di appassionati al Caffé alla Posta e si apre un libro delle offerte per l'acquisto degli strumenti musicali. A luglio dello stesso anno la banda di Villa Banale dona sedici berretti e sedici strumenti, ai quali si aggiungono poco dopo sei clarinetti e una batteria. Si affittano due locali in via Nanghel, 34, dove Guido Pardi apre una scuola di musica e istruisce gli allievi fino al debutto della prima domenica di ottobre, con il concerto nella piazza centrale di Vezzano. L'avventura continua! La seconda Guerra mondiale rallenta ma non ferma l'attività della banda, che prosegue ininterrotta fino al 1985: la pausa di riflessione di quell'anno sfocia in una ripresa entusiasta, che vedrà fra l'altro la banda accompagnata per svariati anni da un gruppo femminile di twirling. Nel frattempo la presidenza Bassetti ha promosso l'apertura di un corso allievi alla scuola media - in appoggio ai corsi gestiti dalla Federazione – utilizzando gli strumenti donati dalla disciolta banda di Terlago. Il Corpo bandistico festeggia grandiosamente il centenario nel 1992 e nel 1998 approva il nuovo Statuto, tuttora in vigore. La compagine attuale, in media giovanissima, è un gradevole complemento alla storia ultracentenaria dell'associazione: a dimostrazione di come la passione per la musica non abbia età, il suonatore più anziano e quello più giovane hanno circa settant'anni di differenza. Il Corpo Bandistico è stato diretto dal 1987 al 2019 dal Maestro Bruno Gentilini. Attualmente collabora con le realtà bandistiche della Valle dei Laghi in una prospettiva di sviluppo di relazioni positive per il prosieguo dell'attività bandistica. [dalla pagina facebook della banda] I maestri della banda che si sono succeduti sono: Guido Pardi (1931-45), Patelli (1945-56), Carlo Chiusole (1956-86), Armando Ghedini e Carlo Patton (per alcuni mesi), Bruno Gentilini (1987-2019), Gianluigi Favalli. Sono stati presidenti della banda: Ilario Garbari, Mario Chiusole, Angelo Bassetti, Alessandro Chemotti, Silvia Cozzini.
  • Storia delle Campane della Chiesa Parrocchiale di S. Biagio a Vigo Cavedine

    Video che racconta la storia delle campane di Vigo Cavedine a partire dal 1605 fino al 2017.
  • Gruppo di bandisti

    La fotografia ritrae un gruppo di bandisti presumibilmente di Cavedine.
  • Le macine del mulino Cattoni

    Così si presentavano le macine, o palmenti ("préde"), rimaste sul "castello" del mulino Cattoni una novantina di anni dopo la sua chiusura. La macina superiore mobile presenta un foro centrale (bocca) da cui entrava il grano; veniva mossa dall'albero della lanterna fissato ad essa attraverso un apposito ferro chiamato nottola. La macina inferiore, appoggiata sul pavimento del castello, è fissa , concava superiormente e fornita di bordo così da contenere la farina che fuoriesce da un unico foro che qui vediamo collegato ad un cilindro di legno.
  • La banda di Vezzano con la madrina e le vallette

    Foto ricordo della banda di Vezzano diretta dal Maestro Carlo Chiusole. Madrina era Tullia de Eccher, che aveva ben tre familiari nell'organico, e porta lo stendardo. Accanto a lei le vallette Roberta Tonelli e Giuliana Ronchetti. Sulla destra, accanto al Maestro, il sindaco Celeste Bressan. Sulla sinistra il presidente della banda, Mario Chiusole, fratello del maestro.
  • Nuove divise per la banda di Vezzano

    La banda di Vezzano, guidata dal maestro Carlo Chiusole, indossa la nuova divisa.
  • Medaglia decennale fanfara

    La medaglia è stata donata dall'A.N.A. sezione di Trento ad Enrico Aldrighetti per il decennale di fedeltà alla fanfara. Documenta la sua entrata nella fanfara cittadina nel 1954, anno in cui, con la guida del maestro Patelli, aveva vinto il primo premio al concorso per fanfare alpine di Vittorio Veneto. La fanfara era stata rifondata da soli due anni dopo l'interruzione dell'attività in seguito della seconda guerra mondiale.
  • Con la fanfara a Fornace

    Faceva parte della fanfara cittadina, guidata dal maestro Patelli, anche un gruppo di bandisti di Vezzano, qui in trasferta a Fornace.
  • Con la fanfara a Levico

    Faceva parte della fanfara cittadina, guidata dal maestro Patelli, anche un gruppo di bandisti di Vezzano, qui in trasferta a Levico.
  • I vezzanesi nella fanfara di Trento

    Il gruppo di Vezzano che faceva parte della fanfara A.N.A. di Trento. In piedi: Carlo Biscaglia, Mario Gentilini, ?, Giuseppe Gentilini con moglie e cognata. Seduti: Enrico Aldrighetti, Remo Garbari, Renzo Garbari, Adolfo Tonelli, Maestro Patelli, Luigi Bressan.
  • Musica in terrazza

    Livio e Cesare (detto Cesarino) Bassetti suonano mandolino e chitarra sulla terrazza di casa in piacevole compagnia. Dietro di loro una catasta di robuste assi rivela la professione esercitata dalla famiglia: i falegnami.
  • Raganella di Adriano Bortolotti

    Misure: 22.5 x 15 x 5.5 cm