Ambiente naturale

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  • Fauflò

    Gioco a carte sulle Aree Protette della Valle dei Laghi. Sono presenti tre file pdf: uno con le carte da gioco, uno con la scatola e uno con varianti di regole del gioco. Il gioco, già uscito in più ristampe da parte della rete delle riserve del Sarca e del Bondone, può essere stampato e diffuso da chiunque per espressa volontà dei bambini, che l'hanno creato allo scopo di diffondere la conoscenza delle aree protette della Valle dei Laghi, degli ambienti, animali e piante che la caratterizzano, delle azioni che si possono fare per la protezione dell'ambiente. Indice delle carte da gioco: p. 1 e 54 - 2 carte jolly con la mappa di tutte le aree protette della Valle dei Laghi p. 2 - Zona Speciale di Conservazione Laghi e abisso di Lamar p. 3 - Riserva Locale Prada A B C p. 4 - Zona Speciale di Conservazione Terlago p. 5 - Riserva Locale Palù p. 6 - Riserva Naturale Provinciale - ZSC Torbiera delle Viote p. 7 - Riserva Naturale Integrale - ZSC Tre Cime Monte Bondone p. 8 - Riserva Naturale Provinciale - ZSC Lago di Toblino p. 9 - Riserva Naturale Provinciale - ZSC Marocche di Dro p. 10 - Zona Speciale di Conservazione Monte Brento pp. 11-25 - 15 carte piante pp. 26-40 - 15 carte animali pp. 41-53 - 13 carte azioni positive p. 55 - retro delle carte pp 56-58 - come si gioca --- Per maggiori informazioni visita
  • Rap del Sarca

    In preparazione dell'inaugurazione del “Parco fluviale della Sarca”, celebrata domenica 14 dicembre 2014 a Sarche, la classe quarta, coordinata dalla maestra Raffaela Zanoni, ha scritto e musicato il “Rap del Sarca”, con l'aiuto di un esperto esterno: Simone Daves. Qui in allegato troviamo il testo, il ritornello cantato da Simone e la prima strofa in una delle prove del 19 novembre 2014. Se qualcuno avesse la registrazione della canzone completa, o il video da cui estrapolare l'audio, e la volesse condividere, contatti archiviomemoria@ecomuseovalledeilaghi.it. Grazie.
  • Tavole uscita ulivo

    La classe ha aderito all'uscita a Santa Massenza, proposta da Ecomuseo, per vedere la raccolta delle olive, coltivazione tradizionale nella bassa Valle dei Laghi. Nei giorni successivi hanno rappresentato sui loro quaderni, col disegno, i loro ricordi della giornata, legati alle loro sensazioni visive, tattili, uditive, olfattive e gustative. Sui disegni hanno poi inserito le parole chiave individuate per la giornata.
  • La roggia di Ciago, o di Valachel, o di Nanghel

    La Roggia di Ciago nasce dalle sorgenti di Valachel a quota 670 e 692 mslm in loc. Mondal e subito alimenta il serbatoio dell’acquedotto irriguo. Nella sua ripida corsa attraverso il paese, lungo la Val dei Molini, un tempo forniva l’energia idraulica necessaria ad una fucina e cinque mulini ed alimentava due lavatoi, uno accanto al mulino Cattoni e uno sull’attraversamento di Via San Rocco. Ora in quel tratto c'è una vasca di decantazione e da Via San Rocco viaggia intubata fin sotto la strada del Pedegaza, passando anche sotto un edificio. Arrivata sotto il paese scende più tranquilla lungo la campagna. Da quanto risulta dal progetto di completa sistemazione dell’alveo del 1908, l’acqua andava allora in gran parte dispersa prima di unirsi alla sorgente di Nanghel, punto in cui assume il nome di Roggia di Nanghel, la cui importanza risulta dalla Carta di Regola di Vezzano del 1574 (Vedi pag 239-240 Il libro delle acque). Al suo arrivo a Vezzano la roggia viaggia intubata fino alla nuova rotatoria del 2006 dove è stata deviata e riportata in superficie in un percorso più lungo per oltrepassare la rotatoria stessa, raggiungere il lavatoio davanti alle scuole e continuare il suo viaggio intubata sotto via Roma. Arrivata alla piazza principale di Vezzano, un tempo veniva deviata verso sinistra, intubata superava l’Albergo Stella d’Oro, tornava in superficie negli orti adiacenti a Via Borgo, si univa ad un’altra sorgente, tuttora attiva, e passando per la campagna di Terra Mare si immetteva nella Roggia Grande. Approfittando dei lavori alla rete fognaria, la roggia di Nanghel, è stata poi intubata insieme alle acque bianche sotto via Roma fino agli Alberoni. Attraversata la strada provinciale, ritorna allo scoperto in località Fossati unendosi alla sorgente Fontanele, proprio dove un tempo c’era il grande lavatoio usato dalle donne del Dos. La roggia attraversa la zona artigianale fra nuovi alti argini in pietra per poi immettersi nella Roggia Grande in località Acque Sparse, prima che essa riattraversi la strada provinciale nel suo viaggio verso Padergnone. Informazioni tratte da:
  • Le marmitte dei giganti

    Introduzione ai pozzi glaciali, alla figura di Antonio Stoppani e all'ambiente di Vezzano nel passato, preparata per i bambini di prima e ricca di illustrazioni. Il fascicolo era dislocato presso il pozzo n.3
  • El bus dela Maria Mata

    Storia ambientata al pozzo numero 3 che ha come protagonisti la "Maria mata", il carpino e lo scoiattolo; inizia con la rivisitazione di una antica leggenda locale e continua con una parte completamente inventata dai bambini.
  • Amico frassino, mi aiuti?

    Storia ambientata alla sorgente di Ronch che ha come protagonisti un alieno, il frassino ed il falco.
  • All'ombra dell'edera

    Storia ambientata alla sorgente di Ronch che ha come protagonisti le fate, l'edera ed il capriolo.
  • Festa d'estate

    Storia ambientata nel tomo n. 2 degli Schützen che ha come protagonisti un bambino, la roverella ed i pipistrelli.
  • I tassi innamorati

    Storia ambientata nei pressi dei ruderi del casino di bersaglio degli Schützen (poi ricostruito) che ha come protagonisti il gigante Fiorenzo (nome di una località nelle vicinanze), il ciliegio selvatico ed il tasso.
  • Il bosco incantato

    Storia ambientata lungo il sentiero archeologico A. Stoppani che ha come protagonisti un folletto, il pino nero e il topo selvatico.
  • Il segreto della strega

    Storia ambientata nel tomo n. 3 degli Schützen che ha come protagonisti una strega, il sommacco e la volpe.
  • I folletti al pozzo di Lusan

    Storia ambientata al pozzo numero 6 che ha come protagonisti i folletti, il leccio e la lucciola.
  • Paolino e il magico bosco del Bersaglio

    Storia che presenta la collana ed unisce i protagonisti delle prime sei pubblicazioni della biblioteca del bosco incantato di Vezzano.
  • Al Tuf

    Nei periodi di siccità gli abitanti di Ranzo dovevano scendere fino alla sorgente del Tuf, nella gola del Sarca, con le "brentóle" e i secchi per prendere l'acqua ad uso domestico. Ci volevano due - tre ore di scosceso cammino. Qui vediamo un momento di incontro tra chi scendeva e chi tornava; si notano infatti dei secchi vuoti ed altri pieni d'acqua coperta da figlie, utili a trattenere lo sciabordio dell'acqua durante il percorso. Per saperne di più leggi pagine 279 - 280 del "Libro delle acque" collegato.
  • Retrospettive (2005/32)

    Periodico culturale - Valle dei Laghi
  • Retrospettive (2004/30)

    Periodico culturale della Valle di Cavedine
  • Scopri la Valle dei Laghi colorando con Vespertillo

    Su sollecitazione di Ecomuseo della Valle dei Laghi, gli alunni delle scuole primarie della Valle hanno individuato i luoghi per loro più significativi per bellezza, identità storica, naturalistica e antropologica e li hanno descritti con brevi testi. Davide Bolognani ha poi realizzato le illustrazioni e curato il progetto grafico. L'albo illustrato da colorare è rivolto ai bambini e alle loro famiglie che grazie alla mappa finale possono raggiungere i luoghi che hanno destato la loro curiosità.
  • La biblioteca del bosco di Vezzano - collana

    Collana, di 10 libretti, realizzata dai bambini della scuola primaria di Vezzano nel corso di 6 anni scolastici con la collaborazione del Consorzio Vigilanza Boschiva della Valle dei Laghi e del Comune di Vezzano. Ogni libretto termina con la mappa del bosco tra Bersaglio, Ronch e Lusan in cui sono indicate le 7 postazioni, allestite anche con la collaborazione dei genitori, dove questi libretti, plastificati, sono stati posizionati in apposite "casette". Ogni libretto contiene una storia ambientata nello specifico luogo del bosco in cui si trova la pubblicazione ed ha come protagonista un personaggio immaginario, una pianta ed un animale presentati con due schede scientifiche in coda alla storia. Accanto alla casetta è stato posto un cartellino sulla pianta protagonista e la sagoma a grandezza naturale dell'animale protagonista con le sue tracce impresse in una piccola piattaforma di cemento inserita nel terreno. Le pubblicazioni sono inoltre disponibili in biblioteca, on-line sul sito della scuola e sono state date in copia a tutti i bambini coinvolti. Questi i titoli 1 A– Paolino e il magico bosco del Bersaglio. 1 B - I folletti al pozzo di Lusan (leccio – lucciola). 2 – Il segreto della strega (sommacco- volpe). 3 – Il bosco incantato (pino nero – topo selvatico). 4 – I tassi innamorati (ciliegio selvatico – tasso). 5 – Festa d'estate (roverella – pipistrello). 6 A – All'ombra dell'edera (edera – capriolo). 6 B - Amico frassino, mi aiuti? (frassino – falco). 7 A– El bus dela Maria Mata (carpino – scoiattolo). 7 B - Le marmitte dei giganti.
  • La scuola di Fraveggio nel primo periodo

    Prospero Bressan, emigrato negli Stati Uniti nel 1929, ha conosciuto e sposato là Ines Genovese emigrata dall’Italia nel 1912. Questa foto ricordo è stata scattata sul suolo dove sarebbe sorta la loro casa a Fraveggio, in occasione del loro breve viaggio fatto per acquistare il terreno e dare disposizioni per la costruzione. Dietro la coppia si vede la scuola di Fraveggio com'era nella prima fase della sua esistenza con una sola grande aula. Si notano la coltivazione della vite e dei broccoli, una catasta di ramaglie, l'ambiente sullo sfondo spoglio, il capitello sulla vecchia strada per Lon e, a ben guardare, anche i resti del muraglione di "Castel Tonin" sul doss Tonin (a sinistra).