Laghi
- Titolo
- Laghi
- Descrizione
- La Valle dei Laghi deve il suo nome alla presenza dei laghi: Lamar (La Mar e Santo), Terlago, Santa Massenza, Toblino, Cavedine, Lagolo, Bagatoi, Solo, ai quali si aggiungono i laghetti artificiali per la pesca sportiva di Naran e Laghestel.
Contenuti
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Ex Palazzo Vescovile ora "Pensione Clementi"Il palazzo vescovile nel 1905 venne venduto a privati e trasformato in albergo, fece di Santa Massenza la "Piccola Nizza de Trent" attirando molti turisti da tutto il Tirolo. Nel 1947 iniziarono a riempire la parte settentrionale del lago coi materiali di scavo provenienti dalle gallerie per la costruzione della centrale idroelettrica, allontanando così il palazzo dal lago. La foto pubblicitaria dell'albergo risale quindi a questo arco temporale, come si vede era collegato con una scala alla darsena.
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Lago di Terlago, Vallelaghi, TrentoQuota m: 414, Superficie mq: 120.000 c. (a livello idrometrico 1,90), Volume mc: 445.000, Prof. mass. m: 11, Prof. media m: 3,8. Si trova alle pendici orientali del Gruppo Gazza-Paganella in una depressione in cui passava anticamente il fiume Adige. La sua forma è oblunga, con un restringimento mediano, che lo suddivide in due bacini distinti; quello meridionale più naturalistico e quello settentrionale più turistico, separati dalla strada provinciale che lo attraversa. Due immissari portano il loro contributo al lago meridionale: la Roggia di Terlago, che nasce nei pressi del Lagostel, raccoglie le rogge di Monte Terlago e di Castel e il piccolo Rio Rodèl, attraversa interrato il paese (un tempo dava energia ai mulini) e dal Fosso Maestro che nasce dal pianoro di Sant'anna (Sopramonte). Le sue acque affluiscono all'Adige attraverso un emissario sotterraneo di tipo carsico attraverso alcuni inghiottitoi, localmente chiamati "lóre" che si trovano lungo la riva orientale. Sulle sponde settentrionali sono stati individuati i resti di un accampamento del Tardo Paleolitico-Mesolitico (VIII- IX Millenio a. c.) ed a livello naturalistico la vegetazione presente nei prati aridi di questa zona sono molto interessanti. La zona che comprende l'intero lago e le sue sponde, la zona meridionale umida e quella settentrionale arida, con un'area di 109.3 ettari, costituiscono un'area protetta denominata "Zona Speciale di Conservazione Terlago", Codice Rete Natura 2000: IT3120110. --- Bibliografia: - Gino Tomasi, La Valle dei Laghi - 6. Di Lago in Lago - Lago di Terlago, IN: Di lago in lago: un percorso fra storia e natura nella Valle dei Laghi, Associazioni Culturali della Valle dei Laghi, 2005, pp. 17-19 - Depaoli Verena, Il Lago di Terlago, IN: Di lago in lago: un percorso fra storia e natura nella Valle dei Laghi, Associazioni Culturali della Valle dei Laghi, 2005, pp. 31-67 - Depaoli Verena, Terlago e le sue acque - 2. I corsi d'acqua, IN: Il Libro delle Acque, Associazioni Culturali della Valle dei Laghi 2008, pp. 94-100 - Cavagna Stefano, Acqua Viva Terlago - Punti di scoperta intorno al lago, Vezzano (TN): Ecomuseo della Valle dei Laghi 2016
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Laghi di Lamar, Vallelaghi, TrentoI Laghi di Lamar un tempo formavano un unico bacino poi separato da due conoidi torrentizi che oggi distanzia di circa 150 metri i due bacini siti nel comune di Vallelaghi sopra l'abitato di Monte Terlago. Il lago Santo Quota è a 713 mslm, ha una superficie di 68.900 mq, un volume di 456.000 mc, una prof. mass. di 13 m e media di 6,6 m. Il Lago di Lamar propriamente detto (anche La Mar) è a quota m: 714, ha una superficie di 40.200 mq, un volume di 384.000 m, una prof. massima di 16 m e media 9,6 m. Il Lago di Lamar è molto frequentato dai bagnanti, con la sua acqua pura, verde e trasparente, le sue pareti a picco sul lago da un lato e l’accogliente spiaggia prativa dall’altro. Al di sopra del Lago si trova l’Abisso di Lamar, con i suoi 400 metri di dislivello è la grotta più profonda della regione ed è frequentato solo da speleologi esperti. Il vicino lago Santo, sfruttato per l’irrigazione della campagna sottostante, negli ultimi anni sta sempre più attirando turisti e bagnanti. La zona che comprende i due laghi, le loro sponde e l'abisso di Lamar, con un'area di 24,9 ettari, costituisce un'area protetta denominata "Zona Speciale di Conservazione Laghi e abisso di Lamar", Codice Rete Natura 2000: IT3120087, poiché è di rilevante importanza per la nidificazione, la sosta e/o lo svernamento di specie di uccelli protette o in forte regresso, e/o a distribuzione localizzata sulle Alpi; gli invertebrati presenti, fra cui il gambero di fiume, indicano buona naturalità delle acque correnti; l'abisso di Lamar è un'importante stazione per i chirotteri ed il Lago Santo presenta sulle sue sponde alcune specie vegetali rare in provincia. Tra Monte Terlago ed i laghi, a fianco della strada nelle vicinanze del campeggio segnaliamo una interessante presenza di rilevanza naturalistica: il “Sas gris”, un grande masso erratico porfirico che testimonia il passaggio del ghiacciaio dell’Adige. Di interesse etnografico invece è la Malga Bassa di Terlago col Malghet, posti fra i due Laghi, diventati poi discoteca, colonia, casa sociale, pubblico esercizio. --- Bibliografia: - Gino Tomasi, La Valle dei Laghi - 6. Di Lago in Lago - Lago di Lamar - Lago Santo, IN: Di lago in lago: un percorso fra storia e natura nella Valle dei Laghi, Associazioni Culturali della Valle dei Laghi, 2005, pp. 15-17 - Depaoli Verena, Lago Santo e Lago di Lamar, IN: Di lago in lago: un percorso fra storia e natura nella Valle dei Laghi, Associazioni Culturali della Valle dei Laghi, 2005, pp. 69-81