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  • Margone e la sua strada

    Studiando l'autonomia del Trentino, dopo la visita al Consiglio Provinciale, gli alunni della classe quarta della scuola primaria di Vezzano hanno deciso di approfondire il tema della provincializzazione delle strade sul loro territorio e di percorrere la più interessante andando a visitare il paese di Margone. Insieme alle loro insegnanti, hanno poi deciso di interfacciarsi con l'Archivio della Memoria della Valle dei Laghi, che già avevano conosciuto in precedenti occasioni, e di intervistare Eddo Tasin, nativo di Margone ed ex sindaco dell'ex comune di Vezzano, che ha ben saputo adeguarsi al livello dei suoi interlocutori. Dopo l'intervista sono stati visionati alcuni contenuti dell'Archivio della Memoria e successivamente altri ne sono stati inseriti per documentare quanto detto.
  • Ricordiamo Maria Faiòta - 2

    Maria Cappelletti, detta Faiòta, (1890-1965) ha passato la sua vita a Covelo (TN) prodigandosi per tutti quelli che avevano bisogno. Prima che il suo ricordo vada perso, raccogliamo la testimonianza di chiunque l'abbia conosciuta; pubblichiamo in questo video altre tre voci nella speranza che stimolino altri a condividere i loro ricordi. ---
  • Ricordiamo Maria Faiòta - 1

    Maria Cappelletti, detta Faiòta, (1890-1965) ha passato la sua vita a Covelo (TN) prodigandosi per tutti quelli che avevano bisogno. Prima che il suo ricordo vada perso, raccogliamo la testimonianza di chiunque l'abbia conosciuta; pubblichiamo in questo video le prime cinque voci nella speranza che stimolino altri a condividere i loro ricordi.
  • Quaderno di testi del 1956/57

    Quaderno senza copertina con pagine rovinate dall'acqua, ma contiene molti testi datati che descrivono fra l'altro le numerose escursioni nei dintorni di Stravino fatte dall'autrice coi suoi compagni ed il maestro . Questi i contenuti delle pagine scansionate: 4.10.56 - La mia casa 9.10.56 - Un'escursione in loc. "Uccelliera" 12.10.56 - Esplorazioni e ricerche alla "Casoleta" 15.10.56 - Ricerche in loc. "Uccelliera" 19.10.56 - Ricerche alla "Cosinata" 21.10.56 - La giornata mondiale delle missioni 23.10.56 - Ricerche alla "Fontana Romana" 9.11.56 - Ricerche sul Dos Piovan
  • Quaderno-diario 1952/53

    Quaderno senza copertina con pagine rovinate dall'acqua, ma contiene molti testi datati che ben descrivono la vita che si svolgeva a Stravino negli anni 50' visti da una bambina di 11-12 anni (classe 1941). Questi i contenuti delle pagine scansionate: 1.12 - Il mio primo castigo L'incendio del nostro piccolo paese S'avvicina il Santo Natale 26.12 - Il giorno del S. Natale 31.12 - È l'ultimo giorno dell'anno 1.1. - L'anno nuovo 1953 8.1 - Il presepio - Diario [spavento] 3.2 - Diario [letture] 5.2 - Tempo di carnevale e maschere Diario [venerazione alla Madonna] Diario [carnevale] Diario [spettacolo] 6.3 - Diario [cane e gatto] La pulizia della casa Come faccio il bucato
  • Graziano Eccher racconta alcuni ricordi in chiesa quando era bambino

    Graziano Eccher parla dei suoi ricordi durante le celebrazioni religiose in chiesa a Vigo Cavedine, durante gli anni '50 del 1900. Questo contenuto deriva da una video intervista realizzata nel 2019.
  • Ricordi di scuola di Graziano Eccher

    Graziano Eccher racconta i suoi ricordi di scuola elementare a Vigo Cavedine, durante gli anni '50 del 1900. Questo contenuto deriva da una video intervista realizzata nel 2019.
  • Ricordi di scuola del Circolo Pensionati e Anziani di Cavedine

    Sei componenti del Circolo Pensionati e Anziani di Cavedine offrono in questa intervista i loro ricordi relativi alla personale esperienza scolastica. Ciascuno di loro si presenta, indicando la data di nascita e il luogo in cui ha trascorso l'infanzia, così da collocare nel tempo e nello spazio i racconti proposti. Dalle parole degli intervistati si ricavano numerose informazioni relativamente alla scuola del secolo scorso, sia in riferimento all'organizzazione delle attività didattiche, sia per quanto riguarda gli stili educativi del tempo, sia, infine, in merito all'organizzazione della giornata dei bambini di allora. L'intervista si colloca all'interno del progetto coordinato da ecomuseo della Valle dei Laghi per la ricostruzione della storia delle scuole del Comune di Cavedine.
  • Ricordi di scuola di Lina Bolognani

    La maestra Lina Bolognani di Vigo Cavedine, classe 1939, ha gentilmente accettato l'invito della classe terza primaria di Cavedine ad entrare in classe per rispondere alle curiosità dei bambini sulla sua esperienza di scolara e maestra. È stato questo uno degli incontri all'interno del progetto coordinato da ecomuseo della Valle dei Laghi per la ricostruzione della storia delle scuole del Comune di Cavedine. Gli intervistatori sono stati gli alunni della classe terza di Cavedine. Nonostante la classe numerosa, ogni bambino ha avuto la possibilità di soddisfare le proprie curiosità incontrando grande disponibilità dalla maestra Lina, che ha mantenuto inalterata la sua capacità di coinvolgere la classe, nonostante non potesse girare fra i banchi, come le veniva naturale, per problemi di ripresa video in assenza dei bambini. I bambini sono riusciti a intervenire con ordine, a mantenersi concentrati, a prendere appunti sulle risposte alle rispettive domande con l'aiuto dell'insegnante. Le poche parole dialettali citate sono state spiegate direttamente nel video, comunque in fondo a questa scheda sono riportati i termini dialettali usati con il collegamento al glossario.
  • Itinerario per la visita pastorale dal 10-17 maggio 1930

    Il documento rappresenta il programma per un itinerario di una visita pastorale in valle di Cavedine svoltasi nel 1930. La prima pagina riguarda il programma di previsione, mentre le pagine seguenti il riassunto della visita pastorale avvenuta. La partenza della visita fu a Calavino e a seguire il territorio di Cavedine. Interessante risulta l'esame degli scolari e le cresime fatte a Cavedine e a Vigo. Fu visitato il paese di Stravino e il giorno seguente Vigo e Brusino. Seguono le visite di Lasino, Madruzzo, Ranzo e Margone. Infine a Calavino si tenne una conferenza al clero.
  • Ricordi di scuola di Dolores Gottardi

    Dolores Gottardi, classe 1937, racconta i suoi ricordi di insegnante di scuola materna. Un'intera vita dedicata con passione alla cura dei piccoli, iniziata giovanissima quando, nel 1955, accetta il primo incarico con l'O.N.A.I.R.. Successivamente insegna nella scuola di Lases, per 7 anni. Nel 1960, con la nascita della scuola materna statale, la signora Dolores partecipa al concorso pubblico e prende posto a S. Agnese, accompagnando i bambini delle cinque frazioni della zona. Si sposta poi a Terlago, dove resta per 12 anni, fino al pensionamento, contribuendo attivamente alla realizzazione di una nuova scuola materna. Con grande coinvolgimento, la maestra Dolores racconta la nascita di questa scuola, descrivendo le scelte fatte sia dal punto di vista dell'organizzazione e dell'arredo degli spazi, sia per quanto riguarda la metodologia didattica, sia per quanto concerne, infine, il rapporto con il territorio e con la confinante scuola elementare. Le parole di questa insegnante raccontano con chiarezza e passione un'interessante esperienza nella scuola materna tra gli anni '60 e gli anni '80, offrendo a chi ascolta l'immagine di una scuola impegnata sia nell'istruzione, sia nell'educazione dei bambini del tempo. Emerge inoltre una concezione dell'infanzia in cui il bambino è protagonista attivo del suo apprendimento, che avviene sempre in modo graduale e coerente con le capacità e con l'età. L'approccio pedagogico presentato dall'intervistata prevede un progressivo lavoro di responsabilizzazione del bambino, volto a renderlo via via sempre più autonomo e consapevole di se stesso.
  • Ricordi di scuola dei nonni di classe quarta di Cavedine

    Ben sette nonni sono riusciti ad essere presenti contemporaneamente a scuola per raccontare alla classe dei loro nipoti la loro esperienza scolastica. È stato questo uno degli incontri all'interno del progetto coordinato da ecomuseo della Valle dei Laghi per la ricostruzione della storia delle scuole del Comune di Cavedine. Gli intervistatori sono stati gli alunni della classe quarta di Cavedine. Gli intervistati sono presentati con la loro data di nascita e luogo in cui vivevano al tempo in cui andavano a scuola, così da poter inserire correttamente le loro esperienze nel tempo e nello spazio. Le poche parole dialettali usate, se non comprese dai bambini, sono state spiegate direttamente nel video, comunque in fondo a questa scheda sono riportati i termini dialettali usati con il collegamento al glossario cosicché, se non capite qualche termine, potete conoscerne il suo significato.
  • Ricordi di scuola di Elsa Bolognani e Albina Bolognani

    Elsa Bolognani, classe 1934, e Albina Bolognani, classe 1938, ci raccontano i loro ricordi di scuola a partire dalla scuola dell'infanzia in quel di Vigo Cavedine. Pochi anni di differenza e qualcosa è cambiato, le percezioni sono diverse, così come le esperienze, ma lo scenario è lo stesso: una scuola vista come luogo in cui i figli vengono principalmente custoditi ed educati, con severità, pochi mezzi e formazione di genere differente.
  • El carneval en la nosa val na volta e ades

    Fascicolo realizzato con pagine fotocopiate su una sola faccia e unite con tre punti di cucitrice. I testi sono scritti a mano, i disegni realizzati al tratto sono stati in parte colorati dopo la fotocopiatura. Vi hanno contribuito tutte le classi.
  • Quaderno di Margoni Mario

    Questo quaderno, dal formato è 15 x 20,5 cm, è composto dalla copertina e 8 fogli uniti da due punti metallici in centro, per un totale di 32 facciate a a righe da 8 mm con margini. È stato scritto da Margoni Mario nel 1959/60 mentre frequentava la scuola popolare di Ciago. Vi si trovano lezioni di matematica, contabilità, francese e italiano. Al suo interno sono conservate pagine, ritagliate da un altro quaderno, che riportano temi e lettere. Sono state scansionate e riportate qui le pagine ritenute di maggiore interesse. Dello stesso è presente in archivio la certificazione rilasciata a fine anno scolastico:
  • Ricordi di Liliana Zuccatti seguendo il calendario

    L'intervista alla signora Liliana è stata fatta su invito di Fausto, uno dei bambini coinvolti nel "Progetto calendario" che Ecomuseo sta svolgendo con la collaborazione delle scuole del territorio. Liliana, classe 1949, ha raccontato, con trasporto e talvolta con commozione, molti momenti della vita di Ciago e della sua famiglia quando lei era una bambina, esprimendosi per lo più in lingua italiana, ma di tanto in tanto anche il dialetto ha fatto capolino: anche quello fa parte della sua e nostra storia! Frequente anche l'uso di località: San Rocco all'interno del paese; Olif, Pian, Zignon/Cignon, Slincia, Segrai, Ronchi nei dintorni; San Giovanni, Al piocio, Seraiole sul Monte Gazza. Come di consueto, in fondo alla scheda trovate i termini dialettali utilizzati da Liliana ed inseriti nel nostro glossario; se non capite qualche altra parola provate ad utilizzare la ricerca libera, se avete richieste o precisazioni da fare non esitate a contattarci.
  • Ricordi di Gemma Zuccatti seguendo il calendario

    L'intervista alla signora Gemma è stata fatta su invito di Gaia, una delle bambine coinvolte nel "Progetto calendario" che Ecomuseo sta svolgendo con la collaborazione delle scuole del territorio. Gemma, classe 1939, nel raccontare le esperienze legate al calendario si è soffermata anche a narrare episodi della sua vita di bambina: qualche marachella, gli interventi educativi del papà e della maestra, ... Alla visione del video assemblato ha poi voluto aggiungere ancora qualche ricordo. Come di consueto, in fondo alla scheda trovate i termini dialettali utilizzati da Gemma ed inseriti nel nostro glossario; se non capite qualche altra parola provate ad utilizzare la ricerca libera, se avete richieste o precisazioni da fare non esitate a contattarci.
  • Ricordi di Amelia Pisoni seguendo il calendario

    L'intervista alla signora Amelia è stata fatta su invito di Carlo, uno dei bambini coinvolti nel "Progetto calendario" che Ecomuseo sta svolgendo con la collaborazione delle scuole del territorio. Come si vede dall'indice, molte sono le ricorrenze raccontate con trasporto da Amelia, classe 1940. A parte riportiamo anche il suo racconto sul lavoro stagionale che faceva alla "fabbrica delle noci":
  • Inaugurazione del nuovo edificio scolastico a Cavedine

    La fotografia è stata scattata il 3 ottobre 1954 durante l'inaugurazione del nuovo edificio scolastico a Cavedine. Questo scatto mostra il momento del taglio del nastro tricolore da parte della vedova del defunto Commendatore Giulio Cattoni, alla cui memoria fu intitolato l'edificio. Si riconoscono l'attuale arciprete di Cavedine don Luigi Demattè e don Simone Felicetti che sorregge il paramento liturgico. A seguire sono presenti la maestra Gregorina Cattoni, il maestro Eugenio Pederzolli e il maestro Mario Chesani. Si tratta di un ingrandimento in formato 40x30 cm, scansionato nel 2021.
  • È cotto il pane?

    I bambini fanno sentire per due volte la canzone, che fa parte del gioco omonimo da loro scelto nell'ambito del progetto "giochi e filastrocche al tempo dei nonni" per la pubblicazione sull'albo illustrato edito da Ecomuseo della Valle dei Laghi. Anche in altre scuole della valle questo gioco tradizionale è stato segnalato ed è ancora praticato in alcune scuole dell'infanzia e primarie. ---- TIPO DI GIOCO Gioco tradizionale di movimento all’aperto. Può partecipare un qualsiasi numero di giocatori. PREPARAZIONE Ci si posiziona in semicerchio tenuti per mano. I due bambini alle estremità devono conoscere il gioco SCOPO DEL GIOCO Ingarbugliarsi e tenersi collegati ai compagni. REGOLE DEL GIOCO: Dialogo fra i due bambini alle estremità: DX. “È cotto il pane?” SX. “Sì, ma è un po’ bruciato.” DX. “Chi è stato?” SX. Dice il nome di uno dei giocatori DX. Parte seguito da tutto il gruppo tenuto per mano e passa sotto alle braccia che fanno ponte alla sinistra del bambino chiamato cosicché lui rimane a braccia incrociate e girato verso l’esterno. Mentre si fa questo movimento tutti insieme cantano: “Povero ...(Nome), legato alle catene, soffrirà le pene, le pene da morir.” Si ripete il gioco, senza mai mollare le mani dei vicini finché tutti sono “incatenati”. Il gioco può concludersi qui. VARIANTI Se a giocare sono bambini più grandi, alla fine anche i due alle estremità si danno la mano e tutti tirano verso l’esterno finché la catena si spezza. Un'altra variante segnalata in valle è nel finale del canto: “Povero ...(Nome), legato alle catene, alle dure pene, è costretto a lavorar.”
  • Il lavoro nei campi

    Il lavoro svolto un tempo nei campi e la fienagione vengono qui descritti dai nonni intervenuti in classe prima della scuola primaria di Vezzano all'interno del progetto memoria svolto con Ecomuseo.
  • Audiointervista a un'anziana di Cavedine

    Racconto della vita al tempo della guerra, tra miseria e restrizioni. A proposito di "copàr piòci", si veda la filastrocca al n. 29 del fascicolo
  • Quando l'acqua nelle case non c'era... nei ricordi di Dolores Zuccatti

    Il video riporta esperienze di vita legate all'uso dell'acqua prima dell'arrivo dei rubinetti in casa. Le immagini sovrapposte aiutano a comprendere il racconto della bisnonna Dolores che si esprime in dialetto. I termini meno usuali sono spiegati nel glossario e linkati a fondo pagina: bugàda, celéti, crazidèi, seciàr, brènta, pizeghìn. La localizzazione in mappa si riferisce alle fontane e lavatoi citati, ormai scomparsi.
  • Quando l'acqua nelle case non c'era... nei ricordi di Attilio Comai

    Il video è stato realizzato in funzione di un'attività svolta con i bambini della scuola primaria sul tema dell'acqua e riporta esperienze di vita legate all'uso dell'acqua prima dell'arrivo dei rubinetti in casa. La frase che veniva rivolta al piccolo Attilio "'n om che lava? Varda che te va via le scarséle!", anche se detta per scherzo, sottintendeva una netta separazione dei ruoli. La perdita automatica delle tasche, accessorio prezioso per ogni uomo, era una "minaccia" che poteva far pensare e desistere un bambino dal fare lavori da donne. La risposta del bambino dimostra sicurezza e fiducia nella madre. In mappa il video è localizzato nel posto dove c'era la fontana citata. Nel glossario sono spiegati il significato di termini dialettali quali: brentóla, cazza, cassa dela legna, scarsèle, tacàr.
  • Gemma Comai racconta la sua infanzia a Vigo Cavedine negli anni '50 -'60

    Sollecitata dalla nipotina, nonna Gemma racconta della sua infanzia ai bambini che partecipano al progetto "Giochi e filastrocche" organizzato in collaborazione tra l'Ecomuseo della Valle dei Laghi ed Istituto Comprensivo Valle dei Laghi-Dro. Per essere ben compresa dai bambini si rivolge in lingua italiana ma utilizza anche termini dialettali per dare più risalto ad alcuni termini come "bala" (palla), "pirlo" (trottola), "salasà" (selciato), "scondiléver" (nascondino), "zorla" (maggiolino).