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  • La chiesa dei Santissimi Angeli a Monte Terlago

    Si trova al centro del paese ed è dedicata ai Santissimi Angeli. La sua costruzione risale al 1890. È stata ristrutturata nel 1996 in onore del centenario. All'interno troviamo un quadro raffigurante "l'Angelo Custode" e l'affresco del "Cristo Morente" ad opera di Bruno Degasperi.
  • La cappella di Sant'Anna a Terlago

    La cappella risale al tredicesimo secolo. Era utilizzata fino ai primi anni del 1900. Oggi è completamente abbandonata e in rovina.
  • La chiesa di San Filippo Neri a Terlago

    Di proprietà privata è particolarmente legata alle vicende della famiglia Merlo. All'interno vi è una pala d'altare di un artista anonimo raffigurante la 'Madonna Assunta in cielo fra schiere d'angeli con ai suoi piedi San Filippo Neri'. --- Bibliografia:
  • La chiesa di Sant'Andrea a Terlago

    Dedicata a Sant'Andrea che viene festeggiato il 30 novembre, si trova nella piazza centrale del paese. Ha uno stile rinascimentale ed è documentata sin dal 1183. In passato era conosciuta per la 'Madonna delle Grazie' che attirava pellegrini da tutto il Trentino. La cupola è stata affrescata da Francesco Giustiniani di Roma nel 1909 e da Vittorio Bertoldi di Trento nel 1947. Riformata e modificata nel 1667, anche negli anni successivi subì numerose trasformazioni. Venne ulteriormente ampliata e consacrata il 17 ottobre 1852. L'ultima modifica risale al 1984. L'interno è costituito da tre navate con volte a crociera poggianti su quattro pilastri. Sono presenti tre altari in marmo, diversi affreschi e anche numerose statue. Curiosa è anche la presenza delle lapidi funerarie di alcune famiglie nobili e lo stemma lapideo dei Conti Graziadei. Sulla parete del lato sud esterno della chiesa, c'è anche il monumento ai caduti delle due guerre mondiali. Bibliografia: - D. Mussi, “I segni del sacro nella Valle dei Laghi”, Tione, 2012 - Speciale Frazione: Terlago, in "Vallelaghi informa", Vallelaghi, TN, 2019, 1
  • La chiesa di San Pantaleone a Terlago

    Eretta su un piccolo colle a lato della strada che porta verso il paese. È dedicata a San Pantaleone, giovane medico di Nicodemia martirizzato nel 305. La costruzione attuale risale al 1500 ma sorge su un'antica cappella precedente; presenta ancora degli elementi originali: il campanile a vela e l'arco santo affrescato. All'interno si trovano degli affreschi realizzati dal Verla nel 1518, che decorano il presbiterio raffigurando la vita di San Pantaleone, San Sebastiano e altri episodi biblici. Subì molti cambiamenti nel corso dei secoli, soprattutto per quanto riguarda il suo utilizzo, è stata usata, infatti, anche come deposito, alloggio per soldati napoleonici e dormitorio militare nella Prima Guerra Mondiale. L'esterno appare spoglio e privo di decori. Bibliografia:
  • Coristi di Ciago e Lon nella chiesa di Ciago

    Due immagini scattate nella stessa occasione in cui si vedono alcuni coristi di Ciago e Lon cantare insieme nella chiesa di Ciago diretti da Mario Hajeck.
  • Libro della sposa

    Libro della sposa: libretto di preghiere che veniva consegnato ad ogni donna al momento del matrimonio.
  • La facciata della chiesa di Fraveggio

    Nella foto, la chiesa di Fraveggio immortalata durate una processione. Da notare la presenza delle statue lignee settecentesche dei santi Pietro e Paolo nelle nicchie nella parte superiore della facciata, oggi assenti. Il settecentesco portale d'ingresso è un'opera dello scultore Francesco Oradini proveniente dalla chiesa del Carmine di Trento. La statua di una Madonna viene portata in processione, si presume –visto l'abbigliamento– in occasione della ricorrenza dell'Assunzione della Madonna.
  • La chiesa di San Bartolomeo a Fraveggio

    Situata al centro del paese di Fraveggio, questa chiesa è dedicata a San Bartolomeo. La sua presenza è documentata in un inventario del 1491; anche allora era dedicata a San Bartolomeo. L'antica chiesa venne demolita perchè ormai troppo piccola per le esigenze del paese; è stata ricostruita nel 1832, nello stesso luogo, e consacrata l'11 novembre di quell'anno. La nuova chiesa è costituita da un'unica navata con l'altare maggiore e due altari laterali e diversi affreschi sulle volte. Nella cupola spicca l'affresco della Gloria di San Bartolomeo, opera del 1832 del pittore rivano Giuseppe Craffonara. Sono presenti anche numerose statue lignee. Un fatto increscioso è che la tela del XVIII secolo, di ignoto autore, raffigurante la Madonna del rosario con San Domenico in adorazione del Santissimo Sacramento, è purtroppo stata irreparabilmente danneggiata dal furto avvenuto il 29 aprile 2007: è stato ritagliato dalla tela il viso della Madonna. In relazione al tema della pace al quale è dedicato l'itinerario tra i luoghi del sacro di Vallelaghi poniamo attenzione ai quattro angoli del soffitto della navata dove sono affrescate le virtù, tra loro la Pace. Il "patto della pace" è richiamato anche nella dedica sulla tela di Carlo Pozzi del 1645 raffigurante la consegna dello scapolare a San Simone di Stock presente sulla sinistra del presbiterio. Bibliografia:
  • Bozzetto della chiesa di San Biagio prima del 1908

    Bozzetto raffigurante la chiesa di San Biagio prima dell'ampliamento, come appariva prima del 1908.
  • Vigo Cavedine - Interno della Chiesa

    La cartolina mostra una panoramica interna relativa alla chiesa di Vigo Cavedine. Lo scatto, come dimostra la scritta a mano "dopo il 1908", è sucessivo ai lavori di ampliamento della chiesa. Si notano molti particolari architettonici e decorativi non più presenti, come il parapetto che delimita l'altare e il pulpito.
  • La vecchia canonica di Stravino

    Lo scatto ritrae un evento particolare avvenuto presso la vecchia canonica del paese di Stravino. Il luogo è dove c'era l'unico ristorate di Stravino, ora chiuso. Il ricordo della precedente funzione dell'edificio è mantenuto nella denominazione della "caneva" usata nella manifestrazione "Stravino Stravinario", organizzata ogni ultimo fine settimana di luglio dalla Pro Loco di Stravino: "la vecia canonega". Sul balcone sono presenti personaggi allora importanti in valle come gli autisti e un certo signor Folgaresi. L'occasione di festa era in occasione dell'ingresso in paese di don Luigi Mascotti.
  • "Paradiso" allestito presso l'abitazione del defunto

    Si trattava di un locale fittizio le cui pareti erano formate da lenzuola bianche sorrette da legni e addobbato con crocifisso, quadri rappresentanti soggetti sacri e fiori; all'interno la bara sulla quale la gente aspergeva la propria benedizione.
  • Funerale presso il cimitero di Cavedine

    La fotografia ritrae il momento conclusivo di un funerale presso il cimitero di Cavedine nel 1970.
  • Registro pel Cassiere della Confraternita del Sant.mo Sacramento

    Questo registro riporta i nomi di tutti gli iscritti alla Confraternita dal 1931 fino al 1971. Sono qui riportate al completo le pagine degli iscritti tra il 1931 e il 1941, solo due pagine del periodo 1942-52, 1953-1962, 1963-71 per mostrare il cambiamento delle quote. 198 soci risultano aver pagato la loro quota nel primo anno (1931), 175 nell'ultimo anno (1971). Gli iscritti dovevano versare una tassa iniziale di iscrizione e poi una quota annuale. La tassa di iscrizione variava a seconda dell'età e quindi della speranza di vita del neo iscritto in quanto alla morte di un socio la confraternita aveva l'impegno di far celebrare a sue spese tre messe a suffragio del socio defunto. La tunica veniva acquistata a parte, era rossa con una corda di lana intrecciata in vita e un triangolo che cadeva dalle spalle sulla schiena terminante con una nappa. Un semplice foglietto inserito nel registro riporta le quote della tassa di iscrizione (1956), poi corrette(1963): dai 20 ai 30 anni £ 200, poi 300, dai 30 a i 40 anni £ 300 poi 400, dai 40 a i 50 anni £ 500 poi 700, oltre i 50 anni £ 1000 poi 1500, tassa annuale £ 100 poi 150. Per i periodi precedenti la quota annuale si può desumere dai pagamenti effettuati £ 1 nel 1931, cresciuta a £ 2 nel 1941, a £ 10 nel 1946, £ 20 nel 1948, £ 40 nel 1949, £ 50 nel 1954.
  • Foto per la Prima Comunione

    All'epoca le bambine indossavano un abito bianco col velo. Le mani guantate di questa bambina reggono l'attestato dell'avvenuto sacramento. Sulla sedia, il libro delle preghiere che ogni bambina aveva. La foto in formato 18x24 cm, scansionata in questa occasione, è una ristampa recente dell'originale messo a disposizione per una mostra.
  • Battesimo di Nellj Giavarina

    All'epoca i bambini venivano battezzati il giorno stesso o quello immediatamente seguente la nascita. Le partorienti, considerate impure, non potevano partecipare alla cerimonia e i neonati venivano solitamente portati in chiesa da un'altra donna della famiglia. Nella foto la bambina è ritratta in braccio alla nonna Pasquina ed è accompagnata dalle sorelle. Si noti il prezioso tradizionale porta enfant da cerimonia bianco nel quale la bimba, tutta vestita di bianco, era ben protetta per la sua prima uscita da casa. Lo zio, che si era avvicinato al mondo della fotografia quando era militare ad Addis Abeba, emigrato in Belgio si era comperato la macchina fotografica e così quando rientrava a Lasino fotografava i suoi familiari. Spesso dobbiamo ai nostri emigrati le testimonianze fotografiche dei nostri antenati.
  • Prima Comunione 1945

    Foto ricordo dei bambini nati nel 1937 che hanno ricevuto la Prima Comunione nel 1945 a Cavedine. Lo scatto è stato realizzato davanti all'ingresso della Chiesa dei Santi Martiri di Cavedine.
  • Processione verso San Siro

    Il Crocefisso è scortato da due diverse confraternite e da due ufficiali dei Carabinieri. La processione è molto partecipata in quanto il corteo prosegue a perdita d'occhio fino alla strada (attuale SP 84). La data é riportata sul retro, nell'intestazione della cartolina.
  • Santino per la fine della siccità a Lasino del 1935

    La fotografia ritrae la processione con il Crocifisso per invocare la pioggia in un periodo di siccità durante l'estate del 1935, in particolare durante il mese di agosto.
  • Scolaresca mista

    Tra i 48 alunni delle prime classi di ambedue i sessi ci sono anche le bambine più grandi, si noti la presenza della maestra tra gli alunni, di due parroci e del maestro che si affiancano al gruppo. La datazione suggerita è indicativa.
  • Santino Pasqua a Lasino 1952

    Santino della Pasqua di Lasino dell'anno 1952.
  • Santino Pasqua a Lasino 1927

    Santino della Pasqua celebrata a Lasino nel 1927 con immagine e testo.
  • La chiesa di S. Biagio a Vigo Cavedine

    La chiesa è posta in zona centrale ed è orientata verso est. La facciata è tripartita con corpo centrale affiancato da salienti laterali. Il portale è architravato. La torre campanaria è posta a sud. L'interno è a tre navate e la zona presbiteriale è rialzata e vi si accede con cinque gradini. E' presente dal XIII secolo e fu oggetto di arricchimenti nelle decorazioni ad affresco dopo il 1250. Le pareti della sala furono nuovamente affrescate verso la fine del XV secolo e questo comportò la perdita di parte dei dipinti di epoca anteriore. Nella seconda metà del XVIII secolo l'edificio venne ristrutturato ed ampliato con un allungamento della sala ottenuto con la trasformazione della navata originale nel nuovo presbiterio. In tale occasione vennero arricchiti gli interni con cornici realizzate in stucco. Durante il XX secolo all'interno delle cornici a stucco del settecento vennero dipinte opere a tempera e la chiesa venne nuovamente ampliata. Le mura laterali vennero abbattute e ricostruite in modo da ottenere tre navate. Dopo tali lavori venne celebrata la solenne consacrazione, nel 1908. Venne elevata a dignità parrocchiale nel 1919. Negli anni ottanta, nel corso di un restauro, fu possibile recuperare parte di superfici affrescate risalenti ai primi tempi dell'edificio su parti murarie originali del XIII secolo. Gli ultimi interventi di restauro conservativo e di recupero delle antiche decorazioni si sono conclusi nel 2008. Nel tabernacolo troviamo un affresco raffigurante il 'Padre Eterno,, opera di Valentino Rovisi.
  • Cartolina veduta chiesetta monumentale di San Siro

    Veduta della collina e della chiesetta monumentale di San Siro, con la strada che sale costeggiata da un muro di sassi, le stazioni della via crucis e la croce sulla cima. Alti cipressi seguono la strada che sale e si trovano sparsi anche nel giardino antistante la chiesetta. Sul retro della cartolina con una piccola dedica è indicata la data dell'8 marzo 1961 o 1962.