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  • La Banda Sociale di Cavedine alla prima festa alpina sul Monte Gaggio

    Negli anni '60, fino al 1971, l'uniforme era costituita solo dal berretto.
  • La Banda Sociale di Cavedine a Vezzano

    Si noti la permanenza del negozio di alimentari e della sede dei Vigili del Fuoco descritti nel contenuto al link sottostante:
  • Inaugurazione del nuovo stendardo della Banda Sociale di Cavedine

    Lo stendardo, unitamente alle sue aste, è quello attuale. La foto è stata scattata davanti alla biblioteca comunale. La data è riportata a penna sul retro.
  • La Bandina Sociale di Cavedine in posa con la Società Bersaglieri

    Al centro appare Don Pedrotti, che lasciò la parrocchia di Cavedine nel 1911: dato che la Bandina indossa la divisa ricevuta in occasione del giubileo hoferiano del 1909, possiamo quindi restringere il campo cronologico al 1909-11.
  • Processione della Madonna Assunta a Cavedine

    Si notino gli stendardi e le lanterne portati dalla confraternita, tradizione che continua ancora oggi a ferragosto. I tre officianti sono in preghiera di fronte a un altare con ai lati due pini, allestito per l'occasione come una tappa del percorso della processione.
  • All'ombra del Brenz

    Documentario realizzato in occasione del 120° anniversario dalla fondazione della Banda Sociale di Cavedine caricato in una playlist sul canale Youtube dell'associazione, scomposto nei suoi capitoli
  • La Bandina Sociale di Cavedine sfila al Giubileo Hoferiano ad Innsbruck

    Il presidente della Bandina Francesco Baceda nel 1907 intrattenne con le autorità tirolesi un fitto carteggio per ottenere l'autorizzazione ad indossare una nuova uniforme, già confezionata. Dopo un anno di rifiuti e ricorsi, poichè la divisa assomigliava troppo a quella degli ufficiali italiani, nel 1908 la richiesta venne definitivamente respinta, con grande rammarico dei bandisti. Nel centenario dell'insorgenza tirolese è indetto il 28-30 agosto 1909 ad Innsbruck il primo "Giubileo Hoferiano", con rappresentaze da tutto il Grande Tirolo. La Bandina aprì il corteo dell'intera delegazione trentina, e per l'occasione, le autorità tirolesi fornirono una divisa, poi mantenuta fino agli anni '60 come uniforme ufficiale, alternata però a quella di taglio italiano. In testa allo schieramento, il mazziere: figura oggi quasi scomparsa nel mondo bandistico.
  • La Bandina Sociale di Cavedine nel 1905

    Il gruppo indossa la primissima divisa, costituita dal solo berretto con stemma della lira e visiera, unico elemento distintivo. È presente il mazziere (il quarto da sinistra, seduto nella prima fila; indossa una fascia con la lira). Il maestro è il sesto da sinistra, contraddistinto dalla bacchetta. Due uomini indossano la stessa spilla/fiore della prima fotografia reperita della Bandina Sociale di Cavedine (1892-1897, v. link sottostante). La data è scritta nell'angolo in basso a destra della pagina di album.
  • Don Domenico, don Evaristo e la Banda di Cavedine

    Fotografia di gruppo realizzata al termine della processione con la nuova statua della Madonna destinata alla Chiesetta delle Coste donata da Aleandro Merlo nell'autunno del 1952. Nello scatto sono presenti l'allora parroco di Vigo Cavedine don Domenico Vanzetta, don Evaristo Bolognani e la Banda di Cavedine.
  • La Banda Sociale di Cavedine in Piazza Italia nel 1980

    La banda indossa la divisa invernale del 1971. Si noti la presenza dell'edicola sulla destra, con all'esterno la targa del giornale "L'Adige": oggi (2020) in quel locale è presente un barbiere.
  • Concerto in occasione del 70° anniversario dalla fondazione della Banda Sociale di Cavedine

    I suonatori sono disposti in gran numero a semicerchio su una tribuna a due livelli sulla destra, attorniati dalla folla. La piazza è addobbata a festa con delle bandierine bianche. Si noti nell'angolo in alto a sinistra la collocazione della Cassa Rurale di Cavedine a quest'altezza cronologica. La data è scritta a matita sul retro della fotografia. A questo grande raduno bandistico, oltre alla banda di Cavedine, c'erano anche quelle di Vezzano, Terlago, Mattarello e Vigo Meano. Il pubblico è stato eccezionalmente numeroso, non solo per godere del grande concerto, ma incuriosito anche dal clamoroso evento accaduto la sera prima. Alle 22:15 qualcuno aveva fatto esplodere la trebbiatrice custodita nel cortile del Consorzio cooperativo di Cavedine provocando spavento e danni anche ai mezzi e alle case vicine.
  • La Banda Sociale di Cavedine in Piazza Italia nel 1929

    In questo scatto la banda indossa la divisa in tessuto di loden grigio con bordature verdi ricevuta al Giubileo Hoferiano nel 1909, caratterizzata da un cappello con una lunga penna di gallo cedrone; la divisa attuale riprende questo elemento. La data è tratta da una dedica sul retro.
  • La Banda Sociale di Cavedine presso la Villa al Lago (Pietramurata)

    La banda è qui ritratta in gruppo assieme ad altre persone nel cortile della villa e sulle sponde del lago di Cavedine, probabilmente sempre per un concerto privato in occasione di una festa organizzata da un finanziatore dell'associazione. La divisa è quella di taglio italiano, confezionata nel 1907, caratterizzata da un cappello con piumaggio alla bersagliera, una giacca verde con spalline rosse e pantaloni verdi con una banda rossa.
  • La prima fotografia reperita della Bandina Sociale di Cavedine

    La fotografia è incollata su un cartoncino ed è purtroppo tagliata sul lato destro. Si noti la presenza di quattro giovani ragazzi seduti per terra in prima fila e del parroco in abito scuro al centro. I componenti sono vestiti con abiti propri perchè nei primi anni di attività l'associazione non possedeva ancora una divisa; tuttavia, sono contraddistinti da una spilla o un fiore chiaro sulla giacca. L'occasione dello scatto potrebbe essere stata un concerto per un privato finaziatore dell'associazione, che potrebbe essere l'uomo seduto alla sinistra del parroco, con un elegante bastone (è infatti uno dei pochi che non regge uno strumento musicale).
  • Banda Sociale di Cavedine

    L'atto di fondazione della Bandina Sociale di Cavedine risale all'11 giugno 1892, dato ricavato non già dal documento ufficiale, purtroppo mancante, ma dalla ricostruzione effettuata a partire da fonti scritte successive. La creazione di un'associazione culturale-ricreativa di questo tipo richiese un notevole sforzo finanziario del quale si fece carico l'intera comunità. Nei suoi primi anni di attività la bandina di Cavedine, partecipò attivamente alla vita della comunità accompagnando con la sua musica sagre paesane, processioni religiose e civili e anche concerti per privati benestanti. Di quel periodo è la partecipazione della banda al "Giubileo Hoferiano" tenutosi ad Innsbruck il 28-30 agosto del 1909, la prima delle grandi uscite che l'associazione avrebbe svolto nella sua storia ultracentenaria. Durante il corso del primo conflitto mondiale l'attività associazionistica della banda venne forzatamente interrotta, per riprendere con gradualità negli anni del dopoguerra. I problemi politico-economici legati al periodo post-bellico e soprattutto l'emigrazione di massa ridimensionarono l'attività del sodalizio; nonostante tutto fu proprio in quegli anni di crisi che l'associazione perse la primitiva denominazione di "bandina" a favore dell'ancor oggi in uso "Banda Sociale di Cavedine". Le prove, concentrate durante il periodo di stasi agricola, rinnovavano di anno in anno il repertorio costituito prevalentemente da marcette ed inni patriottici, non facendosi mancare, talvolta, l'impegno della musica operistica. Oltre all'aspetto musicale, va sottolineato anche quello inerente l'immagine: nel corso della sua storia la banda vide l'alternarsi di ben cinque divise. Le prime avevano il cappello piumato, ispirato alla tradizione austriaco-tirolese (ricordiamo che fino alla fine della Prima Guerra Mondiale il Trentino-Alto Adige faceva parte dell'impero austro-ungarico). Con l'avvento degli anni sessanta la fase di stanca dell'associazione sembrò riflettersi anche sulla divisa, che per oltre un decennio si limitò al solo berretto. Negli anni '70-80 si ritornò alla divisa completa, di taglio diverso e distante dal modello originale. La divisa attuale è stata rinnovata in occasione del centenario di fondazione e volutamente richiama molti aspetti della tenuta originaria, a testimonianza della propria lunga storia (si vedano le varie fotografie correlate). FONTE: tesi di laurea, La banda: ieri e oggi, relatore: prof.ssa Rossana Dalmonte, correlatore: dott. Marco Uvietta, laureando: Daniele Gober, Università degli Studi di Trento, Facoltà di lettere e filosofia, Corso di laurea in Scienze dei Beni culturali, a. acc. 2004-05. Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da importanti cambiamenti in seno al direttivo e da un progressivo e costante miglioramento della qualità e dell'esecuzione di un rinnovato repertorio; l'aspetto musicale è stato affidato dal 2014 al giovane maestro Roberto Garniga, mentre dal 2019 la presidente è Barbara Travaglia, la prima donna nella storia dell’associazione a ricoprire questo ruolo. Oggi la Banda Sociale di Cavedine può vantare un organico numeroso e di qualità, un rinnovato parco strumenti e un vasto repertorio che spazia dai brani originali per banda alle moderne colonne sonore ed ai pezzi classici, senza dimenticare le tradizionali marce da sfilata. Merito dei responsabili della Banda è anche quello di aver saputo valorizzare le leve giovanili, organizzando corsi di formazione musicale in collaborazione con la Scuola Musicale Alto Garda, consci del fatto che la banda svolga un ruolo di educazione ma anche un momento di amicizia e di ritrovo.
  • Mostra permanente "Olivi estremi"

    Nel centro abitato di Santa Massenza, in un edificio del 1875, è stata allestita nel 2007 la mostra storica "Olivo Estremo" che permette di approfondire il tema della coltivazione dell'olivo e della produzione dell'olio sul territorio locale attraverso una ricerca condotta su numerose fonti storiografiche, documenti, cartografia, mappe topografiche, antiche strumentazioni. Completa la mostra “La riviera degli olivi”, parco collezione situato lungo le rive del Lago. (Progetto di ripristino della Riviera d’Uliveti) ...Meano, vicin à Toblino,(il cui lago......), è delicioso con à torno una, come Riviera d’ Uliveti, dove vengono Vini rari, & che hanno dell’aromatico…(..) (REGNUM ANIMALE.) cit. da Mariani, Trento con il Sacro Conclio, et altri Notabili, Trento, 1673) Per visitare la mostra scrivere una mail a olivoestremo.valledeilaghi@gmail.com o telefonare al seguente numero Ecomuseo Valle dei Laghi 333/5360188
  • Mostra permanente "Un viaggio tra turbine e alambicchi"

    Nel Borgo di Santa Massenza, Capitale della Grappa, nel 2006 è stata allestita all'interno di una casa storica del 1875 la mostra permanente “Un viaggio tra turbine e alambicchi”, testimonianza storica delle due facce del paese: vocazione centenaria della distillazione artigianale della grappa e volto industriale dell’Italia del dopoguerra con la costruzione della Centrale Idroelettrica. Modo originale per evocare la ricchezza costituita dall'intreccio tra la modernizzazione e la tradizione. L'iniziativa è stata realizzata sotto l’egida del Progetto memoria per il Trentino. È possibile prenotare la visita alla mostra e alle distillerie storiche inviando una email al seguente indirizzo alambicchi.accesi@gmail.com o telefonando al seguente numero Ecomuseo Valle dei Laghi 333/5360188.
  • Festa in Piazza a Fraveggio con don Celestino

    Festa in piazza a Fraveggio nell'anno 1953 in occasione dell'ordinazione di don Celestino Faes: per l'occasione era presente la banda di Vezzano, poiché a Fraveggio non ce n'è mai stata una. Da notare la vecchia fontana sulla destra, demolita nel 1960.
  • Processione della Madonna in partenza

    Processione della Madonna a Fraveggio in data 8 dicembre 1932, in occasione dell'Immacolata. Si vede la gente che porta in processione la statua della Madonna, con la partecipazione anche della banda di Vezzano.
  • Associazione Nazionale Alpini – Gruppo Ottavio Bassetti – Vezzano

    Illustrazione di cm 43 x 26 con riportati i ritratti con i nomi degli alpini del gruppo. Ottavio Bassetti, a cui era dedicato il gruppo, reduce dalla Russia, è morto durante l'internamento in Germania nel 1944. La sorella Rosetta è stata nominata madrina del gagliardetto. Il loro cappellano era don Dante Clauser, parroco di Vezzano tra il 1957 ed il 1964. Il gruppo, costituito nel 1953, è stato inaugurato l'8 giugno 1958 e probabilmente questo elaborato grafico è stato fatto proprio per questa occasione. Nel 1966 si staccherà da Vezzano il gruppo Monte Gazza.
  • Sbigolada a Ciago

    Il carnevale in piazza veniva organizzato dal Comitato Pro bigoi che si è evoluto poi in Associazione Pro Loco. Venivano usate le caldere del Caseificio locale. Nei giorni precedenti gli organizzatori andavano in tutte le case per raccogliere vino con cui fare il vin brulè ed offerte per comperare gli spaghetti (bìgoi) e gli ingredienti per il ragù. Tutti poi si recavano in piazza col loro piatto di casa, o un pentolino, per mangiare in compagnia gli spaghetti, festeggiare insieme il carnevale e talvolta portarne a casa un po'.
  • Vecchia pompa idraulica

    La tromba idraulica, come veniva chiamata un tempo la pompa idraulica, era fornita di una vasca riempita a mano dai pompieri che prelevavano l'acqua a secchi dalla roggia, 4-6 uomini la trasportavano poi a mano sul luogo dell'incendio, lì altri 8 uomini pompavano l'acqua nella manichetta ed un altro pompiere con la lancia dirigeva il getto d'acqua a pressione sulle fiamme. Se l'incendio era lontano dalla roggia l'autopompa veniva caricata su un carro trainato da cavalli. Questa vecchia tromba idraulica era probabilmente in dotazione al "Corpo Volontari Zappatori Pompieri di Vezzano" formato nel 1887 dal gruppo dei Comuni di Vezzano, Calavino, Padergnone, Ranzo, Fraveggio, Lon, Ciago e Baselga. Il gruppo era formato da tre sezioni: zappatori, pompieri ed assistenti; la tromba idraulica faceva parte dell'equipaggiamento dei pompieri. La data presunta si riferisce alla data di nascita del Corpo.
  • Don Dante Clauser inaugura il magazzino dei pompieri di Vezzano.

    All'interno del magazzino concesso ai pompieri di Vezzano don Dante celebra la cerimonia di inaugurazione assistito da un chierichetto e circondato dai vigili del fuoco volontari.
  • Inaugurazione magazzino pompieri Vezzano

    Foto di gruppo dei vigili del fuoco volontari di Vezzano davanti alla loro sede nel giorno della sua inaugurazione.