La saggezza popolare, il modo di pensare ed esprimersi tipico di un determinato momento storico, luoghi comuni, ci portano a conoscere la quotidianità del passato.
La parlata trentina, con le differenze proprie di ogni zona e talvolta paese, danno un particolare colore ad ogni modo di dire.
Non c'è nulla da stupirsi se in una casa ci sono delle discussioni perché "I anèi dela segósta i fa sempre rumor", in altre parole "'na nós en de 'n sac nó la fa gnent, do nós en de 'n sac le fa già rumor".
Due oggetti vicini, come gli anelli di una catena da focolare o le noci in un sacco, facilmente si toccano e fanno rumore. Allo stesso modo due persone che stanno insieme è normale che si sentano, non solo a chiacchierare, ma anche a discutere e magari alzare la voce.
Antonia spiega anche rapidamente come si usava il paiolo sul focolare.
Alla domanda "Come stat?" (Come stai?) la risposta "Cossì cossì, come le dòne senza marì." (Così così come le donne senza marito.) viene così spiegata dall'anziana che la pronuncia: "Se digo "mal" l'è 'na bosìa e se digo "bèn", anca" (Se dico "male" è una bugia, ma lo è anche se dico "bene"), nessun accenno alla seconda parte del modo di dire che la dice lunga sulla condizione femminile di un tempo.
Viene usato anche in senso figurato in un modo di dire: "no eser né 'nfodradi né 'mbastidi" cioè essere lontani dal raggiungimento del proprio scopo; letteralmente non avere un vestito, non solo non averlo foderato, ma neppure imbastito.
Maria nel raccontare alla figlia il freddo che fa e la pazienza che ci vuole nell'attesa che l'inverno passi scrive: "Il proverbio dice che l'inverno non lo hanno mai mangiato i lupi".
Non manca una importante raccomandazione: "Fatevi anche voi un po' di compagnia e vogliatevi bene, che non abbiamo altro noi, che volerci bene tutti."
La sua fede comprende ogni momento della vita; parlando delle nipoti scrive: " Pregherò lo S. Santo che le illumini e che sieno diligenti nei loro compiti, perché mi parevano un po' svogliate nel farli."
Racconta di aver ricevuto soldi dalla figlia e dal nipote emigrati in Svizzera ed avere così la possibilità di pagare "da bere quello che vi piace" sottolineando che "È proprio vero che, mentre noi dormiamo, la Providenza veglia, se in Lei si confida: Intendiamo bene: Non mica per questo stare con le mani in mano, quello che si può fare si deve farlo."
Usa poi un modo di dire per rivolgersi alle bambine nel concludere: "quando verrò peri e pomi gli porterò" e spiritosamente si firma "Nonna brontolona".
Disegno preparato per la rubrica "Proverbi trentini" a pagina 25 del n. 12 della rivista "Retrospettive". Illustra il modo di dire: "da 'n ciòc vègn för tante stèle" che continua con l'affermazione "ma.. così i m'è sortìdi".
Questo modo di dire si usa per sottolineare come i fratelli possono essere anche molto diversi fra loro, come lo sono i pezzi che si ottengono tagliando un legno.
Epiteto, in genere bonario, che si rivolge ad una persona lenta nel fare e nel pensare, come lenta è la polenta a cuocere. Si usa anche per pigro o goffo. Esempi: Te sei en polenta! Dai polentón, mòvete!
In italiano "polentone" è usato dai meridionali per etichettare gli abitanti del nord Italia, al contrario di "terrone".
La registrazione è stata fatta da una telefonata in viva voce parlando di attrezzi di una volta.
Roberto Pedrotti cita e spiega questo modo di dire.
In italiano sta a significare:
Quello te le racconta che non riusciresti a prenderle neppure con le molle per il focolare.
Lo si potrebbe dire di uno spaccone.
Il pane vecchio è un ingrediente della "pinza", perciò se ti do un po' di "pinza" ti ho reso il pane che mi hai prestato. Lo si dice quando si dà qualcosa in cambio di ciò che si è ricevuto in precedenza, ma anche come ammonimento quando si presta qualcosa.
Variante:
In senso figurato, un successo e uno sbaglio si compensano.
Talvolta può essere usato anche in riferimento a due persone, per esempio di una coppia di lavoratori uno capace e l'altro pasticcione.
Se si viene invitati si rimedia qualcosa da bere o da mangiare, invece se si resta a casa si rimane con la bocca asciutta.
Se si ha bisogno di qualcosa o qualcuno ci si fa avanti e si chiede aiuto se si vuole raggiungere il proprio obiettivo.
Lo si dice alle persone sfaticate che si mettono d'impegno quando ormai è troppo tardi (al tramonto, quando la giornata di lavoro in campagna è finita).