Anello Vezzano - Terlago

Anello nord del percorso ad otto del sacro del Comune di Vallelaghi, nel rientro si può scendere da Ciago per vedere il capitello di San Jop protettore dei bachicoltori o, rinunciandovi, fare un giro più ampio passando per Lon e Fraveggio; ambedue queste proposte partono ed arrivano a Vezzano passando per Terlago.  A seconda della scelta effettuata, questo anello sarà lungo 12,8 o 15,4 km. 

L'anello sud prevede invece il passaggio da Padergnone.

Questo è pensato per essere fatto in bicicletta ed è quasi tutto su strada asfaltata, a parte un tratto pianeggiante sterrato. La partenza è prevista dalla rotonda a Nord di Vezzano con parcheggio presso il cimitero. Sul bivio per Ciago c'è il capitello della Madonna ed è lì che parte la ciclabile per Terlago con un tratto in salita.

Raggiunto un punto panoramico c'è un'area di sosta con un crocifisso con tetto in legno e poi si scende ad affiancare per un tratto la strada provinciale, in questo tracciato, tra la pista ciclabile e la strada provinciale c'è il capitello di Sant'Anna.

Si segue poi la ciclabile fra i campi coltivati, si supera il Vecchio Mulino in Naran, si scavalca il punto d'incontro tra Monte Mezzana e Gaidos, si incontrano particolari muretti di delimitazione della strada fatti con lastre verticali, si attraversa il piccolo biotopo umido denominato "Riserva Locale di Palù", si supera il Centro Sportivo Trilacum, si arriva sulla strada provinciale, la si segue verso Terlago e si incontra subito la chiesetta di San Pantaleone.

Poco oltre si incontra la Croce di Braidon e, all'entrata di Terlago, il capitello delle 4 facce.

Arrivati al centro del paese si trova la chiesa di Sant'Andrea e poco oltre, sopra il portale d’entrata del Palazzo Mamming, un bassorilievo marmoreo della Sacra Famiglia.

Appena superato il paese si incontarano affiancati il Capitello del crocefisso e la croce "del Casilino".

Arrivati a Covelo si incontra il capitello dedicato alla Madonna di Lourdes, risalendo il paese su un cocuzzolo si trova la chiesa di San Giacomo e scendendo dalla parte opposta, all'uscita dal paese, il capitello del Sacro Cuore di Gesù.

All'entrata di Ciago vi è la Croce della pietà, più avanti il capitello di San Rocco ed in cima alla salita la chiesa di San Lorenzo dalla quale si può godere una magnifica vista sulla Valle dei Laghi ed il Lago di Garda.

A questo punto si può scegliere di rientrare a Vezzano passando davanti, lungo la discesa, al capitello di San Jop, ossia San Giobbe, protettore dei bachicoltori, oppure fare il percorso alternativo che passa per Lon e Fraveggio.

Se si prosegue per Lon si incontrerà dapprima un picciolo crocifisso con tettoia in legno poi una croce in pietra eretta in occasione dell'epidemia di colera del 1855 e poi, lasciando la strada provinciale per inerpicarsi sulla via dedicata a padre Beniamino Miori si giunge alla chiesa di Sant'Antonio. Dal sagrato una stupenda vista sulla Valle di Cavedine e la bassa Valle dei Laghi, i laghi di Santa Massenza, Cavedine e Garda. Girando lo sguardo verso la strada per Ranzo sul dosso a fianco della stessa sono visibili i resti dei muraglioni del leggendario e misterioso Castel Tonin.

Poseguendo si giunge nell'ampia piazza del paese e girando subito a destra si raggiunge il capitello di Sant'Anna, dietro il quale c'è un bel parco giochi e tutta la nuova zona abitativa.

Appena usciti dal paese si gira subito a destra, scendendo per Piai, lungo la vecchia strada di collegamento con Fraveggio, si incontra subito una croce di pietra risalente al 1739 e più sotto il capitello del colera.

Arrivati a Fraveggio, in piazza e sotto lo chiesa, si possono osservare sugli edifici quel che rimane di antichi affreschi sacri cinquescenteschi e settecenteschi, per poi salire la scalinata della chiesa di San Bartolomeo, dal cui sagrato si domina tra l'altro un magnifico panorama sulla valle.

All'uscita dal paese altra croce di pietra e poi inizia la discesa lungo la quale incontriamo un capitello alla Madonna poco sotto l'abitato ed un'altra piccola edicola sempre dedicata alla Madonna, arrivati a Vezzano al bivio per via Croz. 

Arrivati nella piazza di Vezzano possiamo notare sul portale della casa n. 36 una lode a Gesù e sull'edifico della biblioteca una lapide a ricordo del voto a San Valentino prima di giungere alla chiesa dei santi Vigilio e Valentino.

Ora non resta che chiudere il percorso ad anello, oppure fare anche l'anello verso Padergnone.

PUNTI SACRI DI INTERESSE SULL'ANELLO VEZZANO TERLAGO

Dedicata a Sant'Andrea che viene festeggiato il 30 novembre, si trova nella piazza centrale del paese. Ha uno stile rinascimentale ed è documentata sin dal 1183. In passato era conosciuta per la 'Madonna delle Grazie' che attirava pellegrini da tutto il Trentino. La cupola è stata affrescata da Francesco Giustiniani di Roma nel 1909 e da Vittorio Bertoldi di Trento nel 1947. Riformata e modificata nel 1667, anche negli anni successivi subì numerose trasformazioni. Venne ulteriormente ampliata e consacrata il 17 ottobre 1852. L'ultima modifica risale al 1984. L'interno è costituito da tre navate con volte a crociera poggianti su quattro pilastri. Sono presenti tre altari in marmo, diversi affreschi e anche numerose statue. Curiosa è anche la presenza delle lapidi funerarie di alcune famiglie nobili e lo stemma lapideo dei Conti Graziadei. Sulla parete del lato sud esterno della chiesa, c'è anche il monumento ai caduti delle due guerre mondiali. Bibliografia: - D. Mussi, “I segni del sacro nella Valle dei Laghi”, Tione, 2012 - Speciale Frazione: Terlago, in "Vallelaghi informa", Vallelaghi, TN, 2019, 1

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Questa chiesa spicca per la sua maestosità. Dedicata a San Giacomo dal 1882, si trova in via Villa Alta ed è stata costruita sulle rovine di un'antica torre romana, di cui rimane ancora il campanile. E' documentata a partire dal 1307. L'interno è decorato da Alfonso Facchini di Trento. I quadri ad olio di Sant'Antonio Abate e San Giuseppe attribuibili al pittore Giovanni Battista Chiocchi, risalgono al 1898. Il dipinto di San Giacomo Maggiore invece è opera del mantovano Agostino Aldi. All'esterno, sulla facciata, è affissa una lapide con incisi i nomi dei militari di Covelo caduti nella Prima Guerra Mondiale; inoltre è presente un'altra lapide che ricorda l'ex sindaco della chiesa Giacomo Pooli (1792-1850). Bibliografia:

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In cima al colle del paese, dove c'è la piazza, si trova la chiesa curaziale di San Lorenzo. Ne abbiamo testimonianze a partire dal 1491. Costruita dove probabilmente sorgeva un'antica torre di avvistamento romana, poi trasformata in campanile, viene affiancata nel 1300 dal primo edificio di culto, una chiesetta. Dal 1739 fu eretta a curazia e dedicata a San Lorenzo. Nel 1866, ormai troppo piccola per la popolazione del tempo, viene abbattuta e ricostruita nella forma attuale. Venne consacrata il 9 settembre 1877. Costituita da un'ampia navata, al suo interno si trova l'affresco del 1946 di 'Gesù in cielo che consegna le chiavi del Paradiso a san Pietro' ad opera di Vittorio Bertoldi, una pala ottocentesca di 'Santo Stefano Protomartire' di autore sconosciuto, mentre il soffitto è decorato con 4 grandi medaglioni raffiguranti i 4 evangelisti. Ai lati invece i quadri della 'Via Crucis' e una tela del 'Battesimo di Gesù compiuta da San Giovanni Battista' di pittore sconosciuto. All'esterno è affissa una lapide in marmo che reca incisi i nomi dei caduti nella due guerre mondiali. Bibliografia:

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Si tratta di una chiesa molto ricca di decorazioni sia all'interno che all'esterno. A partire dal 1500 subisce varie ristrutturazioni. Si trova in piazza Mons. Donato Perli che nel 1895 iniziò l'iter che avrebbe ricostruito la chiesa così come la vediamo oggi. Tra il 1904 e il 1907 i lavori vennero svolti da Bonifacio Bassetti di Trento e Rodolfo Gobber delle Sarche. In quell'occasione è stata rinvenuta una pietra datata 1221, appartenente probabilmente all'edificio originario. La facciata esterna è contraddistinta da un portone strombato che porta in rilievo gli stemmi lapidei di Papa Pio X, del vescovo Celestino Endrici e del comune di Vezzano, un mosaico di Cristo Pancreatore ad opera di Marco Bertoldi (1960), un grande rosone ed il campanile abbellito da un quadrante di orologio che reca la data 1814. All’interno gli sono opere di grande pregio, come l'altare maggiore, il mosaico attribuito al bresciano Domenico Italiani raffigurante la 'Traslazione di San Vigilio verso Trento dopo il martirio', le vetrate colorate che rappresentano San Vigilio e San Valentino, statue lignee di vari santi ed i 2 leoni di pietra calcarea ai lati del presbiterio risalenti al XVI secolo ed appartenenti a Castel Madruzzo, presenti nella chiesa dal 1864. Troviamo anche quattro diversi altari lignei, dei quali il secondo contiene le reliquie dei santi protettori di San Valentino e Parentino. Vi sono poi una pala ad olio su tela risalente al XVII secolo rappresentante un miracolo di San Valentino e dei fregi ad opera del pittore Antonio Zeni da Tesero. Importante è ricordare il preziosissimo altare ligneo a portele che oggi è custodito al museo Diocesano ma un tempo si trovava all'interno della chiesa. -- Bibliografia:

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Situata al centro del paese di Fraveggio, questa chiesa è dedicata a San Bartolomeo. La sua presenza è documentata in un inventario del 1491; anche allora era dedicata a San Bartolomeo. L'antica chiesa venne demolita perchè ormai troppo piccola per le esigenze del paese; è stata ricostruita nel 1832, nello stesso luogo, e consacrata l'11 novembre di quell'anno. La nuova chiesa è costituita da un'unica navata con l'altare maggiore e due altari laterali e diversi affreschi sulle volte. Nella cupola spicca l'affresco della Gloria di San Bartolomeo, opera del 1832 del pittore rivano Giuseppe Craffonara. Sono presenti anche numerose statue lignee. Un fatto increscioso è che la tela del XVIII secolo, di ignoto autore, raffigurante la Madonna del rosario con San Domenico in adorazione del Santissimo Sacramento, è purtroppo stata irreparabilmente danneggiata dal furto avvenuto il 29 aprile 2007: è stato ritagliato dalla tela il viso della Madonna. In relazione al tema della pace al quale è dedicato l'itinerario tra i luoghi del sacro di Vallelaghi poniamo attenzione ai quattro angoli del soffitto della navata dove sono affrescate le virtù, tra loro la Pace. Il "patto della pace" è richiamato anche nella dedica sulla tela di Carlo Pozzi del 1645 raffigurante la consegna dello scapolare a San Simone di Stock presente sulla sinistra del presbiterio. Bibliografia:

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Eretta su un piccolo colle a lato della strada che porta verso il paese. È dedicata a San Pantaleone, giovane medico di Nicodemia martirizzato nel 305. La costruzione attuale risale al 1500 ma sorge su un'antica cappella precedente; presenta ancora degli elementi originali: il campanile a vela e l'arco santo affrescato. All'interno si trovano degli affreschi realizzati dal Verla nel 1518, che decorano il presbiterio raffigurando la vita di San Pantaleone, San Sebastiano e altri episodi biblici. Subì molti cambiamenti nel corso dei secoli, soprattutto per quanto riguarda il suo utilizzo, è stata usata, infatti, anche come deposito, alloggio per soldati napoleonici e dormitorio militare nella Prima Guerra Mondiale. L'esterno appare spoglio e privo di decori. Bibliografia:

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La Chiesa curaziale dedicata a Sant'Antonio Abate di Lon è posta su un colle al centro del paese e domina l'intera vallata. Le più antiche testimonianze che la riguardano risalgono al 1537; a quei tempi era dedicata ai Santi Barnaba e Antonio, come ricorda la pala posta dietro l'altare e che ritrae i due santi ai piedi della Madonna. Durante i secoli ha subito numerose modifiche, la più importante nel 1892, quando fu completamente ristrutturata e ampliata. Al suo interno è composta da un'unica navata con tre altari ottocenteschi. L'altare maggiore, in marmo, è di semplice fattura; sopra il tabernacolo è posto un crocifisso ligneo; al suo interno si trovano: delle statue, come il Sacro cuore di Gesù, la Madonna, Sant'Antonio; un quadretto con San Giuseppe e il bambino in braccio. Alle pareti è appesa una moderna via crucis in formelle di ceramica. Questi sono solo alcuni dei simboli sacri presenti al suo interno. Bibliografia:

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Nel paese di Fraveggio, sono presenti dei piccoli segni sacri, affrescati sulle pareti di abitazioni private. Uno di questi, situato sulla parete dell'abitazione che si intravede poco dopo la piazza, raffigura la Madonna con bambino, con sopra di loro una schiera di Santi. Ormai significativamente rovinato. Bibliografia:

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Situato allo storico crocevia dove una volta passava la strada romanda detta “Traversara” che collegava Trento, Riva del Garda e le Giudicarie. È stato realizzato con materiali di epoche diverse: la copertura ed il pinnacolo sono pietra calcarea locale e sulla facciata sud del pinnacolo è incisa la data “1700”; le 4 nicchie in pietra rossa presentano una lavorazione più moderna e contenevano 4 raffigurazioni sacre andate perdute; il basamento decorato in finti cocci con la malta risale probabilmente al primo '900. Nel 2007 è stato un po' spostato verso il portale d'entrata di Villa Cesarini Sforza per salvaguardarlo dal traffico. Nel 2013 le nicchie sono state ridecorate dai ragazzi del Liceo delle Arti “Alessandro Vittoria” di Trento, con la tecnica dello smalto a fuoco, raffigurando i quattro numi tutelari di Terlago: San Pantaleone, S. Anna, San Filippo Neri, S. Andrea Apostolo. Bibliografia:

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Situata sulla casa al bivio tra via Dante e via Croz, l’edicola è posta in una nicchia con cornice in pietra rossa di stampo settecentesco. È andato perso il contenuto originario ed ospita ora un quadro con l’immagine di una Madonna con Bambino. ---

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Nel paese di Fraveggio, sono presenti dei piccoli segni sacri, affrescati sulle pareti di abitazioni private. Sull'abitazione davanti alla chiesa si trova l'affresco della Madonna Addolorata. Ormai molto sbiadito e cancellato. Raffigura la Madonna Addolorata con una spada nel cuore vicino alla quale si intravede la sagoma di un santo. Era stato dipinto come ex voto durante l'epidemia di peste che aveva colpito la zona. Si intravede la scritta sul fondo che permette di datare l'opera: "Anno 1715". Bibliografia:

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Sul lato della strada statale che da Trento porta a Riva del Garda, poco dopo la località “Vecchio Mulino”, si trova questo capitello dedicato a Sant’Anna. Il capitello in muratura presenta una grande nicchia chiusa da un cancelletto in ferro lavorato, al suo interno è presente un affresco che ritrae Sant’Anna a fianco della Madonna con bambino, insieme a loro sono ritratti anche San Vigilio e San Valentino. L’opera è del 1996, realizzata dall’artista Marco Bertoldi durante uno dei numerosi restauri che hanno coinvolto il capitello. Sulla facciata del capitello è posta una lapide con l’incisione: ERETTO L’ANNO 1735 LA MAGNIFICA COMUNITÀ DEL BORGO DI VEZZANO FECE FARE PER ESSER STATA LIBERATA DAL MAL BOVINO PER INTERCESSIONE DI SANT’ANNA sotto di essa si trova anche un concio in pietra con incisa la data “9 giugno 1736”. Grazie a questi simboli si può datare il capitello (1735-1736), e conoscere il motivo della sua costruzione; era stato infatti edificato dai vezzanesi come ringraziamento alla Santa, che aveva dato loro protezione durante l’epidemia bovina che aveva colpito l’intera zona. Bibliografia: - “I segni del sacro nella Valle dei Laghi”, Tione, 2012

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Croce in pietra posta nel paese di Lon, nei pressi di quello che un tempo era il ristorante "Fior di Roccia", Sul basamento porta incisa la data: "1739". È molto simile alle altre presenti nei dintorni e probabilmente anch'essa veniva utilizzata come punto di sosta nelle antiche processioni delle rogazioni. Bibliografia:

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Dalla strada che da Terlago porta verso Ciago, si trovano questa croce in pietra e questo capitello, uno di fianco all’altro. Sulla croce, detta "del Casilino", è incisa la data “1793”, con probabilità, fungeva da tappa per le antiche processioni delle Rogazioni. Il capitello, invece, è stato costruito nel XIX secolo, ed è dedicato a Gesù. Nella sua nicchia sono ritratti due angeli, una serie di svolazzi con grappoli d’uva e un crocifisso ligneo. Bibliografia: - “I segni del sacro nella Valle dei Laghi”, Tione, 2012

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In via San Rocco a Ciago si trova una piccola piazzola con al centro questo capitello. Edificato originariamente nel 1836 come ex voto per aver liberato il paese dalla peste, venne, nel secolo successivo, demolito e ricostruito con una migliore collocazione. Alla sua base si trova una lapide, parte del capitello originale, con inciso: “PIETAS FIDELIUM CIAGI EX VOTO PESTIS EREXIT ANNO D. 1836” All’interno della nicchia si trovano delle tele realizzate dall’artista Vittorio Bertoldi nel 1947, qui sfollato durante la guerra. Le decorazioni raffigurano San Lorenzo e San Rocco con ai loro piedi le anime dell’inferno; sopra di loro la Madonna con bambino e gli angeli, San Vigilio e San Sebastiano. È stato restaurato per l’ultima volta nel 1999. --- Bibliografia:

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A metà strada del percorso che porta ai “Piai” tra Fraveggio e Lon, si trova questo capitello. Come ricorda la targa posta su di esso, è stato eretto in seguito al “Voto di Nicolò Miori per essere stato Fraveggio e Lon preservate dal flagello del colera che infieriva nei limitrofi paesi dell’agosto 1836”. All’interno della sua nicchia, chiusa da un artistico cancello in ferro, ci sono un crocifisso ligneo e due statuine di Gesù e della Madonna. Sulla volta c'è un fregio con un viso d'angelo. Unito al capitello c'è un grande portale in pietra ricoperto d’edera che porta in un campo. Bibliografia: - D. Mussi, “I segni del sacro nella Valle dei Laghi”, Tione, 2012

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Questa croce in pietra si trova lungo la strada che da Ciago porta a Lon. La croce è stata posta in questo luogo dai paesani come ex voto per ringraziare di essersi salvati dalla tremenda epidemia di colera che nel 1855 ha colpito la zona. Sul basamento della croce è posta un'epigrafe che ne racconta la storia con un'incisione: "Della Croce la Salute M.N.C.C. per Lon preservato dal Cholera Morbus del MDCCCLV riconoscente questa memoria pose per voto." Ha avuto anche la funzione di "tappa" durante le processioni delle antiche rogazioni. Bibliografia:

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Nel centro del paese di Terlago, a due passi dalla Chiesa di Sant'Andrea, si trova un bellissimo bassorilievo marmoreo, posto sopra un portale in pietra. Il bassorilievo raffigura al centro la sacra Famiglia, alla base è inciso il motto "Sub vestrum presidium", in alto invece sono incisi due piccoli scudetti, nel primo è scolpito un levriero, simbolo della famiglia Tabarelli de Fatis, nel secondo invece la testa di uno stambecco, simbolo della famiglia Mamming. Opera dell'artista bolzanino Franz Rainalter. Bibliografia:

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Sulla strada che da Ciago scende a Vezzano è presente questo capitello, il più antico del paese di Ciago; la data che porta incisa infatti è “1887”. Nella sua nicchia ospita una tela realizzata dall’artista M. Degasperi, che raffigura la Madonna e Sant’Anna in cielo, e nella parte bassa San Giobbe e Sant’Antonio da Padova con ai loro piedi una cesta di bozzoli di bachi da seta (in dialetto detti “galete”). Questo capitello infatti è dedicato a San Giobbe, in dialetto “San Job”, protettore dei bachicoltori, attività molto diffusa un tempo. Unica presenza in Valle dei Laghi. Bibliografia - D. Mussi, I segni del sacro nella Valle dei Laghi”, Tione, 2012

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Classico capitello situato nel cuore del paese di Lon. Originariamente posto dall’altra parte della strada in direzione Monte Gazza, è stato poi spostato e in parte ricostruito nella posizione attuale. Nella nicchia, protetta da una inferriata lavorata, c'è una statua in gesso di Sant’Anna con la giovane figlia. Nel 1998 causa di lavori di rifacimento dell’area, è stato restaurato dall’amministrazione comunale. Bibliografia: - D. Mussi, “I segni del sacro nella Valle dei Laghi”, Tione, 2012

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A lato della strada che collega Vezzano e Fraveggio si trova questo capitello. Si racconta che la sua costruzione è stata voluta da Don Giuseppe Nicolini nel 1903; pare infatti che il curato, passeggiando per la strada mentre leggeva un breviario, sia inciampato e caduto dal precipizio che costeggia la strada; rimasto miracolosamente illeso perché precipitato sopra un pergolato di vite sottostante, fece voto alla Madonna per la grazia ricevuta, e commissionò così la costruzione di questo capitello proprio nella zona dell’accaduto. Nella sua nicchia il capitello ospita una statua policroma della Madonna di Lourdes. Bibliografia - D. Mussi, I segni del sacro nella Valle dei Laghi”, Tione, 2012

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All'ingresso del paese di Covelo è presente questo elegante capitello, costruito dalla nobile famiglia Sizzo nel 1925. Nella sua nicchia è stata realizzata una riproduzione della celebre grotta di Lourdes, con le statue della Madonna e della pastorella Bernadette. Bibliografia - D. Mussi, I segni del sacro nella Valle dei Laghi”, Tione, 2012

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All'interno del paese di Covelo si trova questo piccolo capitello costruito nel 1934. Prende il nome dalla statuetta del Sacro Cuore di Gesù che ospita al suo interno. Gesù infatti, porta un mantello rosso e un grande cuore sul petto. Con le mani piagate dalle stimmate benedice il passante. Bibliografia - D. Mussi, I segni del sacro nella Valle dei Laghi”, Tione, 2012

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La lapide marmorea, posta sull'edificio allora sede del municipio, del consultorio e dell'ambulatorio medico, ed ora sede della biblioteca comunale, riporta: “A PERENNE RICORDO DEL VOTO DI SAN VALENTINO ESPRESSO DAL COMUNE DI VEZZANO NELLA GUERRA 1940-1945” Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, l’allora Comune di Vezzano aveva fatto un Voto Solenne con lo scopo di proteggere il paese dalla guerra, promettendo che alla fine del conflitto avrebbe celebrato una grande festa come ringraziamento a San Valentino. Bibliografia: - “I segni del sacro nella Valle dei Laghi”, Tione, 2012

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All’incrocio in cui Via San Rocco si ricongiunge alla strada provinciale, si trova questa caratteristica croce lignea, eretta verso la metà del secolo scorso. Posta su un muretto in pietra, presenta una statuetta di Gesù, e sotto di essa, un bassorilievo in gesso raffigurante la Pietà. Bibliografia:

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All'"ingresso" del paese di Fraveggio, si trova questa croce in pietra rossa dalle estremità rastremate, dedicata a San Bartolomeo, realizzata verso il 1948. Bibliografia

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A lato della strada che da Vezzano porta verso Ciago, nei pressi del cimitero, si trova questo capitello incastonato in un muretto. Il capitello è dedicato alla Madonna, presenta all’interno della sua nicchia una statuina in gesso della vergine; nella parte sottostante è presente una targa in pietra che riporta: “A ricordo della visita di Maria Immacolata alle famiglie di Vezzano – Anno Mariano 1954"; la prima versione era stata costruita, infatti, nel 1954. Spostato nel 1968 per la costruzione della circonvallazione, poi nel 2006 per la costruzione della rotatoria ed infine, nel 2020, per la realizzazione del marciapiede, ha in parte mutato l’aspetto originale della nicchia. La sua storia si interseca strettamente con le modificazioni della viabilità vezzanese. Bibliografia:

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La chiesa di Sant'Andrea a Terlago

La chiesa di San Giacomo a Covelo

La chiesa di San Lorenzo a Ciago

La chiesa parrocchiale dei Santi Vigilio e Valentino a Vezzano

La chiesa di San Bartolomeo a Fraveggio

La chiesa di San Pantaleone a Terlago

La chiesa di Sant'Antonio Abate a Lon

Dipinti sacri a Fraveggio - La Madonna con bambino

Capitello delle quattro facce

Edicola della Madonna “al Croz”

Dipinti sacri a Fraveggio - La Madonna Addolorata

Capitello di Sant'Anna

Croce al "Fior di Roccia"

Capitello del crocefisso e croce "del Casilino"

Capitello di San Rocco a Ciago

Capitello del colera a Lon

Croce del Colera

Bassorilievo della Sacra Famiglia

Capitello di San Job

Capitello di Sant'Anna a Lon

Capitello della Madonna

Capitello della Madonna di Lourdes

Capitello del Sacro Cuore di Gesù

Lapide a ricordo del voto a San Valentino

Croce della Pietà

Croce di San Bartolomeo

Capitello della Madonna

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In relazione a questi due percorsi alternativi si possono scaricare:

Si possono anche seguire i percorsi ed avere altre informazioni su Outdooractive con discesa da Ciago o da Lon.

 

Percorso nel sacro Vezzano - Terlago - Ciago - pdf scaricabile

Percorso nel sacro Vezzano - Terlago - Ciago - traccia gpx

Percorso nel sacro Vezzano - Terlago - Lon - pdf scaricabile

Percorso nel sacro Vezzano - Terlago - Lon - traccia gpx

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