Il documento, coi suoi allegati, è composto da fogli piegati, inseriti l’uno dentro l’altro e cuciti tra loro col filo. Qui sono riportati solo le pagine scritte.
Il primo foglio fa da copertina.
Sul davanti riporta: “Testamento di Caterina Botesa osia donazione che essa ha fatto alla Vila di Brusino come in questo di fiorini 200 del Tirolo
N 15°”.
Sul dietro riporta: “N° 16”
Il primo allegato è un documento di cinque pagine, datato 13.12.1791, riguardante un censo passivo di fiorini 200 di Pietro Berlanda, da Brusino, verso Caterina Botesi, e termina col timbro del notaio siglato C.B.N., Christophorus de Benvenuti Notarius.
Il secondo e terzo documento, di una pagina ciascuno, datati 12.11.1795 e 13.9.1797, impegnano il Berlanda a saldare il suo debito verso al Botesi.
Il documento finale, di quattro pagine, datato 20 aprile 1806, riguarda la donazione di Caterina Botesi alla vicinia di Brusino di fiorini 200 "all’effetto di stabilire la scuola per istruire li ragazi e fanciuli della villa predettala". Questo ultimo, steso con una scrittura contorta e piena di abbreviazioni, risulta di difficile lettura. Termina col timbro del notaio Angelini siglato C.M.A.F.C.A. (?).
La circolare inviata dalla Federazione provinciale di Trento dell'O.N.M.I. "Al Signor Podestà Presidente del Comitato di Patronato 0. N. M. I. di CAVEDINE" comunica l'obbligo dei Comitati di Patronato ad adoperarsi affinché il servizio di refezione scolastica per i bambini poveri sia istituito in ogni Comune, ove esistano asili provvisti di refettorio e non solo su espressa richiesta da parte loro, purché riconosciuti idonei in base alla legge del 1926.
Esplicita le condizioni di accesso al servizio e finanzia £. 8 mensili per ogni bambino povero da gennaio a maggio ponendo la soglia di un massimo di 60 bambini.
È qui riportata la corrispondenza fra la Federazione provinciale di Trento dell'O.N.M.I. ed il Comune di Cavedine, conservata unita con uno spillo.
Vengono richiamate le disposizioni dettate con al circolare n. 155 del 1938 presente in questo archivio:
Dal documento si ricava che nel 1947 la Federazione provinciale di Trento dell'O.N.M.I. ha garantito la refezione calda per tutto l'arco dei 12 mesi ai 60 bambini poveri che frequentavano gli asili infantili di Cavedine (34 bambini) e Vigo (26 bambini) con una quota individuale mensile di £. 60 per un contributo totale di £. 43.200.
In archivio possiamo trovare le stesse informazioni anche per l'anno 1944:
Il documento, a firma del Sindaco, descrive la situazione degli studenti della vallata di Cavedine, con preciso riferimento ai paesi di Drena, Masi di Vigo, Vigo Cavedine, Brusino, Cavedine, Stravino, Lasino e Madruzzo, mettendo in evidenza la difficoltà nella prosecuzione degli studi successivi a quelli elementari. Dal documento si evince infatti che la possibilità di raggiungere la città di Trento per il completamento del percorso scolastico era cosa per pochi, “a prezzo di enormi spese e disagi” legati agli spostamenti. La relazione evidenzia le conseguenze di tale situazione, con particolare riferimento ad un eccesso di giovane manodopera nei campi e all'assenza di una preparazione specifica. Di qui la proposta di istituire una Scuola di Avviamento Professionale, quale soluzione ai problemi sopraderscritti della vallata e quale possibilità concreta di fornire ai giovani una preparazione tecnica ben inquadrata e spendibile sul mercato del lavoro.
Documento a firma del Sindaco del Comune di Cavedine nel quale si fa esplicito riferimento all'istituzione della nuova Scuola Secondaria di Avviamento Commerciale e si sollecita la pubblicizzazione del nuovo percorso di studi attraverso “un congruo numero di manifesti murali”.
Nella lettera si parla inoltre del modulo in fac simile per l'iscrizione degli alunni.
Corrispondenza da parte della Direzione Regionale dei trasporti, che si rivolge alle amministrazioni comunali nelle quali sono state istituite nuove scuole secondarie, ai fini di organizzare il trasporto scolastico degli alunni.
Destinatario della lettera anche il Comune di Cavedine, in riferimento all'istituzione della Scuola Secondaria di Avviamento Commerciale.
Nel documento si sottolinea la necessità di “studiare gli orari delle corse a carattere locale, in modo da soddisfare le esigenze dei giovani che frequenteranno le nuove scuole” e si invitano dunque le amministrazioni comunali e i capi di Istituto a interloquire e a fornire informazioni dettagliate in merito al numero degli alunni e agli orari delle lezioni.
In questa lettera, il Provveditorato agli Studi di Trento comunica al Direttore didattico di Vezzano, all'Ispettore scolastico di Trento e al Sindaco di Cavedine la non usufruibilità di due aule della scuola, in quanto non rispondenti alle norme di salubrità e igiene. Si comunica dunque la presenza di una sola aula utilizzabile per lo svolgimento delle lezioni. Si sottolinea inoltre la necessità di costruire un nuovo edificio scolastico.
Sarà poi il Direttore Didattico a rendere operativo questo decreto:
In questa lettera il Direttore Didattico comunica la decisione ufficiale di chiudere due aule scolastiche per l'inadeguatezza delle stesse, sollecitando l'amministrazione comunale a intervenire in termini progettuali per la costruzione di una nuova scuola.
Nel documento il Sindaco scrive al Provveditorato degli Studi di Trento chiedendo di ripristinare l'utilizzo delle aule chiuse nel settembre dello stesso anno per mancanza di requisiti minimi da salubrità e igiene. Viene sottolineata la difficoltà di svolgere le lezioni con orario avvicendato e si propone l'utilizzo di alcune aule scolastiche riscaldate per il periodo invernale, e di alcuni spazi all'interno della canonica, non riscaldati, per il periodo primaverile, fino al termine delle lezioni dell'anno scolastico.
Qui il documento che ne prevedeva la chiusura:
Nel documento il Provveditorato agli Studi di Trento autorizza in via eccezionale l'utilizzo di un'aula al secondo piano dell'edificio scolastico e di una sala della canonica per lo svolgimento delle lezioni, in risposta alla richiesta del Comune di Cavedine del 31.12.1951.
Nel documento il Sindaco del comune di Cavedine si rivolge all'Arciprete dello stesso paese per chiedere conferma della disponibilità di una sala dell'oratorio per svolgere le lezioni scolastiche, in riferimento all'autorizzazione eccezionale del Provveditorato agli studi di Trento del 31 gennaio 1952.
Nella lettera, scritta a mano, l'arciprete di Cavedine si dice favorevole a cedere temporaneamente una delle sale dell'oratorio ad utilizzo aula scolastica, in risposta alla richiesta del Sindaco di Cavedine del 7 febbraio 1952.
Carteggio dell'I[mperial] R[egio] Capitano Distrettuale di Trento col Capo Comune di Cavedine riguardo le seguenti voci di spesa:
a) salari ai maestri
b) affitti di locali
c) steore
d) requisiti scolastici e premi
e) interessi di capitali passivi
per le scuole di Laguna Mustè (Cavedine), Vigo Cavedine, Brusino e Stravino.
Per il vocabolo "steora" si veda il nostro glossario.
Si noti che il maestro della scuola di Stravino "viene pagato coll'entrata del fondo della Chiesa di Stravino".
Il Capo Comune di Cavedine - su segnalazione dell'I[mperial] R[egio] Capitano Distrettuale di Trento - si rivolge ai rispettivi deputati frazionali chiedendo:
- a quello di Brusino che la muraglia a settentrione del locale delle scuole venga riparata perchè troppo umida;
- a quello di Stravino di acquistare 2 sedie e 20 calamai di piombo e di far riparare "due tavole nere" (lavagne);
- a quello di Vigo che "deve esser tolto l'intollerabile abuso che il cesso dei fanciulli debba servire anche pelle fanciulle".
Le spese erano a carico delle singole frazioni.
Documento scritto in corsivo, a mano, tiene memoria della data del 3 maggio 1953 quale giorno della posa e benedizione della prima pietra dell'edificio scolastico di Cavedine "alla presenza di Autorità e numeroso popolo".
Il documento riporta a fondo pagina, oltre a diverse firme autografe, un doppio timbro: uno del Comune di Cavedine, uno dell'Amministrazione Separata Usi Civici Laguna-Mustè.
Con la nascita della scuola media verrà poi costruito un altro edificio per la scuola elementare e questo sarà riservato alla media, ora secondaria.
Progetto per i lavori di restauro e migliorie dell'edificio scolastico delle scuole elementari di Stravino. Contiene pianta seminterrato, pianta piano rialzato, sezione trasversale, sezione longitudinale, prospetto nord, prospetto est, prospetto sud, prospetto ovest. Redatto dallo studio tecnico Carloni di Trento.
Si riportano qui i prospetti delle quattro facciate in scala 1:100 del progetto, a firma ing. Mario Eccel, per la costruzione dell'edificio scolastico di Cavedine, previsto inizialmente per la "scuola elementare" ed attualmente utilizzato dalla scuola secondaria.
I quattro disegni, presenti su un unico lungo foglio, sono qui allegati separatamente.
Documento scritto a mano in cui il Comune di Cavedine chiede all'Ufficio Distrettuale Politico di Trento di approvare "gli uniti disegni dell'iniziato edificio scolastico a Brusino".
Si sollecita una tempestiva risposta, sottolineando l'urgenza di portare a termine i lavori al fine di rendere utilizzabile l'edificio ("Causa la stagione avanzata si prega la massima sollecitudine nell'evasione, dovendo adoperare l'edificio ad uso scuole ancora dal prossimo anno scolastico".)
Si presume che i disegni siano quelli del progetto Comai, più recente di quello del Commissariato:
Statuto per i patronati scolastici dei comuni con popolazione inferiore ai diecimila abitanti, composto di 23 articoli. Il documento si riferisce alla Legge 4 marzo 1958, n.261 ("Norme per il riordinamento dei patronati scolastici"), che istituisce il patronato scolastico quale ente che "si propone di assistere gli alunni bisognosi frequentanti la scuola nell'adempimento dell'obbligo scolastico". L'articolo 1 individua quali aventi diritto di tale assistenza anche i bambini frequentanti la scuola materna e gli alunni delle scuole a completamento dell'obbligo scolastico, "semprechè queste scuole siano sprovviste di Cassa Scolastica".
L'articolo 3 individua invece quali finalità specifiche del patronato:
- la fornitura gratuita agli alunni bisognosi di materiale scolastico, indumenti, medicinali;
- l'integrazione alimentare, anche nella forma della refezione scolastica;
- l'istituzione e la gestione di attività di doposcuola, attività ricreative e colonie;
- l'assistenza igienico-sanitaria;
- la cura di altre azioni educative ad integrazione di quelle proprie e specifiche dell'attività scolastica.
Nonostante lo sconto del 6,5% offerto dallo storico stampatore Monauni, il podestà di Cavedine Catoni non ha trovato nessun commerciante disposto a comprare libri scolastici.
Questa minuta contiene molte interessanti informazioni:
- apprendiamo che l'onorario annuale della maestra della scuola di Vigo Cavedine era di 40 fiorini;
- alla mestra di Cavedine viene aumentato l'onorario da 40 a 65 fiorini;
- vengono risolti alcuni problemi presentati in questo documento:
Documento di valutazione delle condizioni igienico-sanitarie - a firma dell'ufficiale sanitario e del sindaco - volto a raccogliere informazioni relativamente a:
- idoneità dell'edificio scolastico (arredamento, illuminazione, ventilazione)
- qualità servizi igienici;
-servizio refezione scolastica;
- stato di salute degli alunni.
I dati raccolti nella scheda allegata si riferiscono al novembre 1957, sono relativi alla visita effettuata in 4 scuole e mettono in evidenza le seguenti carenze:
- necessità di una migliore areazione delle aule;
- mancanza di acqua nei gabinetti della scuola di Vigo;
- 1 caso di predisposizione alla t.b.c.;
- 1 caso di difetto dello sviluppo
Documento di valutazione delle condizioni igienico-sanitarie - a firma dell'ufficiale sanitario e del sindaco - volto a raccogliere informazioni relativamente a:
- idoneità dell'edificio scolastico (arredamento, illuminazione, ventilazione)
- qualità servizi igienici;
- servizio refezione scolastica;
- stato di salute degli alunni.
I dati raccolti nella scheda allegata si riferiscono all'ottobre 1957, sono relativi alla visita effettuata in 4 scuole e mettono in evidenza la presenza di 2 casi con "difetti di organi di senso" . Il documento rileva inoltre una proposta di miglioria dell'arredamento, ma non specifica quale.